Nato dalla costola del film Disney Pixar lanciato lo scorso Natale, Soul, sulla piattaforma streaming Disney Plus e che ha portato a casa la statuetta come Miglior Film d’Animazione durante l’ultima edizione degli Oscar 2021, questa storia magica non smette di approfondire la sua trama. Ci viene regalato ora un corto che non vede più protagonista il buon Joe Gardner, ma l’altro protagonista di questa storia incredibile e tremendamente profonda: 22. Esattamente, quella piccola, morbida palla di pelo torna sui nostri schermi in una vicenda cronologicamente posta prima degli eventi del film Soul, in soli sei minuti di visione, nel corto 22 contro la Terra. Un prodotto “breve ma intenso” che abbiamo visto per voi e di cui noi di Kaleidoverse vi raccontiamo le nostre impressioni in questa recensione.
22 contro la Terra: prima di Joe Gardner
In questa nuova storia, il piccolo 22 decide di sfidare le regole dell’Ante-Mondo e si rifiuta di andare sulla Terra, com’è sua consuetudine, cercando di portare dalla sua parte anche altre piccole anime, le quali però sono pronte per lasciare questo luogo e andare finalmente sul nostro pianeta. Per chi ha visto Soul però, è ben nota l’insistenza e la testardaggine che contraddistinguono quella peste di 22, il quale non si arrende e riesce a reclutare un gruppo di altre cinque nuove anime nel suo tentativo di ribellione al sistema. Queste sembrano assecondarlo, diventando seguaci in tutto e per tutto di 22, capo di questa piccola banda di simpatiche canaglie, addestrate per odiare la Terra e fare disastri e capricci per tutto l’Ante-Mondo. Tuttavia, mentre le loro azioni portano a risultati inattesi, il piano sovversivo di 22 potrebbe condurre a una sorprendente rivelazione sul significato della vita, portandoci all’ennesima spiegazione su di essa e il significato dell’esistenza. Forse.
Diretto da Kevin Nolting e prodotto da Lourdes Alba, 22 contro la Terra sarà disponibile in streaming su Disney+ da venerdì 30 aprile, un cortometraggio originale che ha visto alla regia un veterano di Pixar, presente da ormai 21 anni. II corto in questione diventa infatti un’occasione per poter esplorare le motivazioni tali per cui una nuova anima non voglia vivere sulla Terra e cercare di rispondere ad alcune delle domande rimaste senza risposta sul perché 22 fosse un’anima così cinica.
Il senso della vita (quasi) spiegato
Infine, le nuove anime riescono a rendere il corto divertente, con il contrasto, da una parte, tra la loro pura innocenza e gioia, e le ciniche aspettative di 22 dall’altro, mostrando una sorta di “prima e dopo” di come sono le anime novelle e non corrotte, e poi invece quanto accade nel momento in cui decidono di intraprendere un altro percorso. Da semplicemente innocenti, come pagine bianche guidate dai consulenti nel loro viaggio, perlopiù senza sorprese, verso il portale terrestre, a un’occasione per 22 di guidarle verso il suo modo “corrotto” di pensare e agire. Contro la Terra, appunto.
Ma può un’anima essere contro quella che dovrebbe essere la sua vera natura, ossia non rispettare il naturale corso del suo cammino, e decidere di rifiutarsi di percorrerlo? Lo fa 22, e cerca di farlo fare anche agli altri compagni, ma avrà davvero successo? La riflessione finale viene affidata alla voce dei mentori di questo Ante-Mondo, sulla vita e sul suo vero obiettivo. Una rivelazione però che non sarà forse quella che ci aspettiamo.
In definitiva, 22 contro la Terra riprende il mood, il tone-of-voice e lo stile del comparto grafico e sonoro del primo titolo originale, Soul, in perfetta continuità con questo e proponendo una piccola digressione sul comportamento della piccola anima. Forse non ci saranno grandi sorprese in questo titolo, ma il corto si incastona in quella serie di iniziative che Disney è solita fare, come nel caso di Frozen (per citare uno dei titoli di punta della recente epoca disneyana), ponendo uno o più cortometraggi come prodotti ancillari e corollari a quello originale, ampliandone (in modo più o meno accurato e approfondito) la trama. 22 contro la Terra riesce in parte in questa missione, raccontando qualcosa in più rispetto a Soul, ma senza aggiungere nulla di fondamentale alla trama e alla storyline già definita in precedenza.
In poche parole, un’esperienza davvero breve, ma intensa, come anticipato in apertura, che merita tutta la nostra attenzione per trascorrere qualche minuto in compagnia di personaggi teneri, simpatici e in grado di farci riflettere su alcuni punti del carattere umano. O per meglio dire, spirituale.