La serie di Sweet Tooth è tratta dal fumetto dello stesso nome, scritto e disegnato da Jeff Lemire. Uscito oramai 12 anni fa, il fumetto ci ha messo qualche anno ad arrivare in Italia, grazie anche a una storia editoriale non delle migliori. L’opera originale ha un tono decisamente più cupo, per via anche della premessa della trama, ma la serie Netflix si differenzia dall’originale in questo.
Un tono quasi più fiabesco, più positivo, forse una scelta voluta proprio per il periodo in cui è uscita la serie. Un momento già difficile di per sé, e viste le tematiche fin troppo attuali di alcuni punti di trama, la scelta di alleggerire il tono forse ripaga anche in questo.
Sweet Tooth, una fiaba moderna
La trama, come già detto, è decisamente attuale. Una pandemia ha inflitto il mondo, un morbo mortale che sembra colpire indiscriminatamente, portando la società ad un tracollo. In contemporanea a tutto ciò, vediamo la nascita di dei bambini ibridi. Umani con caratteristiche animali, come il bambino che sarà il protagonista della serie, Gus, un incrocio tra un umano e un piccolo cervo.
Il padre di Gus lo ha cresciuto lontano dalla civiltà per anni, tenendolo lontano e al sicuro dalla rovina della civiltà dovuta al Morbo che l’ha colpita. Sarà nel primo episodio che Gus si imbarcherà in un viaggio per trovare la madre, scomparsa anni prima. Come già detto, il fumetto ha un tono decisamente cupo, rispecchiato anche nelle tematiche della serie. Sia la scrittura che il tratto usato nel disegno fanno trasparire ciò, ma la serie prende un’altra direzione, discostandosi dalla sua origine.
Attraverso gli occhi di un bambino
La serie prodotta da Netflix e sviluppata da Jim Mickle prende la scelta di far vedere la serie attraverso gli occhi innocenti di Gus. Un bambino che ha avuto una vita fino ad ora lontana dalle bruttezze del mondo, che dona al tutto un tono quasi fiabesco. Il cambio di tono rispetto all’opera originale però non va decisamente a snaturare la serie, dando semplicemente un’altra finestra attraverso cui guardarla, che potrebbe anche far piacere al più purista dei fan.
Forse le uniche scelte che funzionano leggermente di meno sono proprio alcune aggiunte, mirate principalmente ad espandere il mondo di Sweet Tooth, che non sempre funzionano perfettamente, non solo dal punto di vista del tono. Ma queste aggiunte non sono troppe, e decisamente non vanno a danneggiare troppo la visione di un’opera che è, tutto sommato, decisamente molto godibile.
La produzione di Sweet Tooth
La regia della serie non è male, ma non brilla per originalità. Sicuramente godibile, che aiuta la produzione del prodotto, ma non va a lasciare quel qualcosa in più che forse i più appassionati potrebbero andare a cercare. Indubbiamente la produzione è di buon livello, che si tratti di regia o di produzione dei set.
La recitazione, in particolare di Gus, interpretato da Christian Convery, non è decisamente male. La recitazione del giovane attore non risulta forzata, come troppo spesso accade in produzioni in cui sono i più piccoli ad avere la maggior parte di tempo sullo schermo. Qualche piccola incertezza ci sta, ma sicuramente non è dovuta alla mancanza di esperienza, visto il già impressionante curriculum artistico del bambino, che a solo 11 anni conta già diverse produzioni di alto livello.
Un mondo intrigante
Sweet Tooth è un prodotto tutto sommato ottimo. Non perfetto, certamente, ma che va a intrattenere sia chi non è minimamente a conoscenza dell’opera originale, sia chi la ha già letta. La scelta di un punto di vista più leggero per la serie rende la visione più leggera, e sicuramente possibile anche per i più piccoli, opzione che può sicuramente allargare il bacino di pubblico del prodotto. Una serie sicuramente consigliata, che grazie al suo tono fiabesco può attrarre anche chi non vuole un prodotto troppo pesante, e che potrebbe essere allontanato dalle premesse della trama.
Sweet Tooth è disponibile su Netflix da oggi, 4 giugno, con tutti i suoi 10 episodi. Potete seguirci su Telegram per rimanere aggiornati su tutte le nostre recensioni, e notizie riguardanti il mondo del cinema e quello dei videogiochi. Oppure potete continuare a seguirci qui, su Kaleidoverse!
Sweet Tooth è un'ottima serie, con un tono fiabesco che va sicuramente ad alleggerire anche i punti forse più pesanti della sua trama. Una buona regia e recitazione rendono il tutto godibile, grazie anche ai buoni effetti di makeup per il protagonista, che risulta sempre fantastico da vedere.