Che sia piaciuto o meno, anche questo E3 si è concluso, lasciandoci cose più o meno interessanti. Tra i vari titoli aspettati, le delusioni e le sorprese, una delle cose sicuramente meno premeditate è arrivata proprio da Nintendo. Forse un annuncio che non ha avuto lo stesso peso su tutti, ma che ha una storia quantomeno importante all’interno dell’industria. Metroid Dread è un gioco che fa parlare di sé da almeno 15 anni, senza però mai apparire direttamente sulla scena. Andiamo a ripercorrere la sua storia insieme.
Da Metroid Fusion a Dread
Era il 2002 l’anno in cui Metroid Fusion è arrivato sui Game Boy Advance dei giocatori. Ultimo capitolo in 2D prima del passaggio al 3D con Metroid Prime, Fusion continua la storia di Samus Aran, la cacciatrice di taglie protagonista della serie. Ma è 3 anni dopo, nel giugno del 2005, che sulle pagine e sui forum di Game Informer si hanno le prime notizie di Metroid Dread. Secondo ciò che si vociferava, Dread sarebbe stato un side scroller in 2D, proprio come Fusion. Sarebbe uscito per Nintendo DS, e avrebbe continuato la storia del capitolo precedente. Da quel momento fino al 2006, sono continuate voci su una possibile uscita di Dread per un qualche periodo di quell’anno. Già dal tempo però le notizie sul gioco erano contrastanti, con alcune fonti che confermarono la cancellazione del progetto, e altre invece confermavano che il gioco era in lavorazione.
Una luce di speranza arrivò con Metroid Prime 3: Corruption, per Wii. Nel gioco, attraverso un terminale, era possibile leggere dei riferimenti ad un certo progetto Dread, vicino alla sua fase di completamento. Ovviamente la frase ha mandato i fan in agitazione, credendo che questo fosse un chiaro riferimento al gioco, oramai vicino ad essere completato. Non ci volle molto però per raffreddare gli animi. Mike Wikan, che ai tempi aveva lavorato a Prime 3, confermò che si trattava di uno scherzo, un riferimento inserito per divertirsi. Questo riferimento venne poi rimosso nella versione giapponese del gioco con una frase che non aveva nulla a che vedere con il progetto Dread.
Dread nel nuovo decennio
Le voci su Dread non sono certo andate a scemare negli anni, continuando anche dopo il 2010. In un podcast di IGN, l’editor Craig Harris confermò che la storia di Dread era completamente scritta, e nonostante il progetto fosse fermo, Nintendo avrebbe potuto riportarlo in vita in ogni momento. Harris parlò appunto di riportare in vita il progetto anziché di continuarlo, probabilmente in riferimento alle parole del co-creatore della serie, Yoshio Sakamoto, che l’anno prima aveva confermato che c’era stato effettivamente un lavoro su Dread, ma se avesse dovuto riprenderlo adesso, avrebbe preferito ripartire da zero.
Le voci si affievolirono per anni, fino a quando nel 2015 si iniziò a parlare di un prototipo di Dread, creato nel 2008, che fu mostrato in segreto allo staff Nintendo nel 2009. Per quel periodo, il progetto non portava più il nome Dread, e aveva uno stile molto simile a quello di Fusion. La stessa fonte che parlò di questo prototipo però confermo come il progetto era essenzialmente morto per il 2010, non più in lavorazione da anni e anni.
Il ritorno di Samus
Con l’arrivo del remake per 3DS di Metroid 2, venne chiesto a Yoshio Sakamoto se il progetto fosse legato in alcun modo a Dread. Sakamoto negò assolutamente il collegamento, specificando che questo era solo un remake, fatto per portare ai giorni nostri Metroid 2, senza collegamenti ad altri progetti in lavorazione. Samus Returns presentava qualche similarità con il prototipo di Metroid mostrato ai dipendenti Nintendo anni prima, come la presenza di una mappa sullo schermo inferiore, con il gameplay presente sullo schermo superiore in ogni momento.
In un’intervista nel 2018, Sakamoto rivelò che il Nintendo DS non aveva le capacità per supportare il gioco che aveva in mente. Questo fu anche confermato dopo l’annuncio ufficiale di Dread da Sakamoto, grazie alla quale abbiamo la conferma che il progetto fu cancellato ben due volte. Una conferma per le voci di corridoio degli anni precedenti. Il concetto generale del gioco, in cui Samus è inseguita da un nemico impossibile da sconfiggere, è lo stesso di 15 anni fa, una delle poche cose rimaste immutate durante il progetto. Non ci resta ora che aspettare per vedere finalmente Dread sulle nostre console.
Metroid Dread uscirà l’8 ottobre 2021 per Nintendo Switch. Non mancheremo ovviamente di tenervi informati su qualsiasi news riguardante il titolo in arrivo. Potete rimanere connessi ai nostri canali Telegram e ai nostri social per ricevere notifiche sugli articoli pubblicati qui, su Kaleidoverse!