Esattamente nel 1998, usciva la serie Cowboy Bebop, una serie animata composta da episodi con una trama verticale (episodi auto-conclusivi), che cambierà per sempre l’immaginario collettivo del pubblico giapponese e non. Nonostante siano passati più di vent’anni, l’interesse per il brand non si è mai spento e questo ha portato il franchise ad espandersi sempre di più. Infatti, oltre alla serie TV che sbarcherà su Netflix il 19 novembre, uscirà il romanzo Cowboy Bebop: A Syndicate Story – Red Planet Requiem.
L’opera è ambientata nei giorni del sindacato di Spike, prima che quest’ultimo diventasse un cacciatore di taglie. Esso esplorerà le sue prime avventure contro il suo acerrimo nemico Vicious. L’obiettivo del prequel sarà sicuramente sviscerare alcuni lati nascosti, e far luce sulle cause che hanno condotto Spike a vivere una carriera da cowboy solitario. Il romanzo sarà scritto dallo sceneggiatore della serie live action, Sean Cummings.
Cowboy Bebop: in arrivo anche una serie a fumetti
A dicembre, sarà invece la volta di Cowboy Bebop: The Comic Series, una serie a fumetti scritta da Dan Watters (veterano DC), e disegnata da Lamar Mathurin. La narrazione si sposterà su una storia nuova, ambientata nel mondo dello spettacolo; i cacciatori spaziali saranno impegnati nell’inseguimento di un ex membro della banda. Il fuggitivo è l’attuale possessore di un particolare giubbotto, il quale si dice conferisca fortuna illimitata.
Cowboy Bebop: un dietro le quinte inaspettato
A coronare il tutto c’è un Cowboy bebop: Making the Netflix Series, con un fantastico concept art, fotografie dietro le quinte e un’anteprima dello showrunner André Nemec. Questo regalo sarà disponibile l’11 gennaio 2022, e il making fungerà da ulteriore stimolo verso i fan più curiosi del prodotto, che saranno affascinati nel vedere ulteriori dettagli che hanno portato alla creazione della serie televisiva.
Cowboy Bebop: si va verso un’opera transmediale
Oramai anche i brand di anime giapponesi sono opere multimediali. Infatti il modello americano dove un’opera converge su più medium (Star wars, Il Signore degli Anelli, Matrix...) è sbarcato anche nella terra del sol levante. Cosa ne pensate di questa apertura del brand? Questa serie Netflix potrebbe essere il trampolino di lancio per ulteriori prodotti nipponici di questo stampo? Si potrebbe andare verso un anime multiverse? Per rimanere aggiornati su questo e molto altro, seguiteci su Kaleidoverse e iscrivetevi al nostro canale Telegram!