Finalmente ci siamo. Dopo quasi due anni, la Casa di Carta 5 ha ufficialmente una data di uscita. Il 3 settembre tutti gli abbonati alla piattaforma di Netflix potranno mettere mano sulla quinta e ultima stagione di questa tanto acclamata serie spagnola. Sono passati ormai quattro anni da quando il Professore ha assoldato otto ladri per compiere uno dei più grandi furti della storia cinematografica. Da quel momento, molte cose sono cambiate e molti personaggi hanno preso parte a quest’avventura. Dopo però un tira e molla durato 50 mesi, cosa dobbiamo aspettarci dalla prima parte della quinta stagione della Casa di Carta? Noi di Kaleidoverse abbiamo avuto modo di vedere in anteprima i primi due episodi che debutteranno ufficialmente il 3 settembre 2021, ed ecco cosa ne pensiamo.
La Casa di Carta e i suoi tuffi nel passato
Si sa, ad Alejandro Bazzano e a tutta la bella combriccola della regia piace spiegare nel minimo dettaglio ogni singolo particolare che collega fra di loro tutti i membri della banda protagonista de la Casa di Carta 5. Uno dei camei più apprezzati nel corso delle stagioni, è sicuramente quello dedicato a Berlino. Sappiamo ancora poco di lui e, nonostante questo, la serie continua a raccontare cosa di più sbagliato ha fatto nella sua vita, facendoci esplorare ogni singolo momento prima del colpo alla zecca di stato spagnola. Anche la giovanissima Tokyo riuscirà a tornare nuovamente nel suo triste trascorso per raccontare una volta per tutte come mai determinati avvenimenti hanno cambiato per sempre la sua vita. Insomma, quando pensavamo di sapere davvero tutto, ci rendiamo conto che ancora non sappiamo assolutamente niente di loro.
“Scacco matto”
Così la quarta e penultima stagione de la Casa di Carta si conclude, lasciando allo sbaraglio milioni di spettatori. Alicia Sierra, dopo le accuse di tortura mosse dal tribunale nazionale spagnolo, si è data alla pazza ricerca del nascondiglio segreto del Professore per vendicarsi di ogni male da lui causato. “Scacco matto figlio di pu**ana!“. Inutile nascondere (come si può anche vedere dal trailer rilasciato nelle scorse settimane da Netflix) che Sergio Marquina passerà dei bruttissimi quarti d’ora assieme a una donna ormai disperata per una carriera andata in fumo nel giro di pochissimo tempo.
Tokyo, Rio, Palermo e tutta l’intera banda, assieme a Raquel Murillo, sono costretti adesso a cavarsela da soli contro un branco di ostaggi ormai inferociti da tutto questo. Guadagnare ore preziose ora come ora è una cosa fondamentale per portare a termine tutto il lavoro svolto fino ad adesso. Non tutto però andrà secondo i piani e l’arrivo di Lisbona nella banca di Spagna cambierà le cose, rischiando anche di mettere tutti contro. Diplomazia o guerra? Tamayo, direttamente dalla tenda operativa, non può permettersi di sprecare tempo prezioso e deve scegliere in fretta se la priorità adesso sono le vite degli ostaggi, o catturare una volta per tutte l’intera banda.
Considerazioni su La Casa di Carta 5
Quanto può essere stato essenziale rinnovare per altre stagioni dopo la rapina alla zecca di stato? Forse non era così indispensabile, ma i numeri parlano chiaro. I fan chiedevano a gran voce di poter rivedere ancora una volta le bellissime Tokyo e Nairobi sul grande schermo e sono stati accontentati. Ormai non ci si poteva più fermare, la macchina operativa era già in movimento e si doveva trovare un modo per non concludere il tutto in fretta e furia. Ci sono volute tre stagioni intere per rimediare a una telefonata fatta da Rio su un’isola tropicale in mezzo al mare ma, a quanto pare, questo viaggio potrebbe essere – a detta della produzione – l’ultimo.
La minestra è stata riscaldata abbastanza e per quanto questa fiction possa esser bella e avvincente, a un certo punto dovrà finire per non perdere completamente il suo senso logico (che probabilmente in parte ha già smarrito). Non ci sono grandissime critiche da fare più di quante non siano già state fatte nel corso degli anni, bisogna solo prendere questa serie per quello che realmente è: una storia basata su racconti di fantasia e non su storie realmente accadute. Lo spettatore deve immaginarsi questo nella propria testa e a quel punto, probabilmente, inizierà a guardare ogni singolo episodio senza domandarsi del come e del perché determinate cose accadano.
La Casa di Carta 5 merita di essere vista?
L’attesa sicuramente è stata ripagata a dovere e nei primi due episodi si riesce a capire quanta azione incomberà durante la stagione finale di questa serie. Uno dei tasti dolenti dovuti alla narrazione (specialmente della quinta stagione) è la mancata evoluzione mentale, non che immaturità cronica, che affligge da tempo il nostro Arturito, rendendo così questo personaggio sempre più insopportabile per ogni momento che passa. Il finale di ogni puntata riesce a creare – meglio a parer mio rispetto alle precedenti – una suspanse quasi tangibile anche fuori dallo schermo, rendendo difficile l’attesa. Cosa ne pensate della nuova stagione de La Casa di Carta? La guarderete su Netflix il 3 settembre? Vi invitiamo a iscrivervi al nostro canale Telegram e a seguirci su Kaleidoverse per rimanere aggiornati sul mondo del cinema e molto altro, e per scoprire cosa ne penseremo della serie una volta conclusa.