Durante un’intervista a RadioTimes incentrata su No Time To Die, il venticinquesimo film di James Bond con l’uscita prevista nel 2021, Daniel Craig ha risposto a diverse domande riguardo il futuro della sua carriera e dei film della più famosa spia di Hollywood. A un certo punto, si giunge anche alla notizia che riporterebbe una donna come la prossima protagonista della saga.
Cosa ne pensa Daniel Craig di una James Bond donna?
Non ci sono mezzi termini: Daniel Craig pensa che il ruolo che le donne – e le persone di colore – dovrebbero avere, dovrebbe essere uno migliore. E non parla solo per i film di James Bond: una donna inserita all’interno di film ormai diventati dei cult non dovrebbe avere lo scopo di prendere il posto di personaggi che sono già stati interpretati. In sostanza, Craig si domanda perché non siano ancora stati creati dei ruoli equamente ragguardevoli per le donne attraverso film nuovi.
Viene sottolineato uno degli aspetti che si stanno facendo man mano sempre più evidenti nell’industria cinematografica: conviene di più lavorare su qualcosa di già esistente, come ad esempio James Bond, piuttosto che tentare di rivoluzionare il cinema con un nuovo, fresco franchise. Ciò richiederebbe molte risorse, sarebbero necessari i giusti attori, una storia pregevole, un regista abile. Viene da chiedersi se sia possibile che nella Hollywood di oggi manchino tutte queste cose.
La voce della producer di James Bond
Daniel Craig fa un’affermazione semplice e difficilmente mal interpretabile. Ma ad aggiungere il carico da novanta era già stata Barbara Broccoli, attraverso le dichiarazioni fatte negli ultimi anni, poiché lei è la donna che ha prodotto per anni gran parte della celebre saga.
Può essere di qualunque colore, ma è un uomo. Credo che dovremmo creare dei nuovi personaggi per le donne, che siano forti. Non provo particolare interesse nell’avere un personaggio maschile e farlo interpretare ad una donna. Le donne sono molto più interessanti di così.
Bond è un uomo. Il personaggio è un uomo, è stato scritto come tale. E credo che probabilmente lo rimarrà… Ma va bene così. Non dobbiamo trasformare personaggi maschili in donne. Creiamo semplicemente più personaggi femminili e facciamo in modo che la storia sia adatta a loro.
Guardate al modo in cui è cambiato il mondo.
Penso che Bond si sia concluso e trasformato con il tempo. Ho provato a fare la mia parte, e credo che specialmente i film di Daniel siano diventati molto più attuali rispetto a come vengono viste le donne.
L’idea che l’industria stia sprecando potenziali talenti femminili, riciclando parti che ormai hanno raggiunto il loro culmine, non è condivisa solo dagli attori storici dietro James Bond come Daniel Craig, ma anche da una buona parte del pubblico generale. Diteci cosa ne pensate lasciando un commento a questo articolo sul nostro sito Kaleidoverse, ed entrate sul canale Telegram per tenervi informati su novità riguardanti il mondo del cinema e le sue star.