Al Nintendo Direct di questo mese, Bayonetta 3 è stato uno dei titoli di grosso calibro vociferati prima della presentazione. La speranza dei fan verso degli aggiornamenti da parte di Platinum Games si stava affievolendo pian piano, nonostante lo studio avesse continuato a dire che il gioco avrebbe ricevuto una data d’uscita una volta che lo sviluppo avesse raggiunto una fase ottimale. A mezzanotte, finalmente, Bayonetta 3 ha mostrato il proprio volto, rinvigorendo lo spirito abbattuto dei videogiocatori. Certo, in mezzo a tutto ciò bisogna considerare come tutta la situazione abbia influito su Kamiya, rinomato director della serie, noto per essere un personaggio dal “fusibile corto” su Twitter nei confronti degli utenti che lo assillano per altre notizie.
La serie di Bayonetta è iniziata nel 2009, presentandosi come un titolo pensato per confrontarsi con il Devil May Cry di Capcom. L’opera è definita attraverso un personaggio principale dai tratti sensuali, con uno stile stravagante e meccaniche di combattimento folli ma al tempo stesso estremamente coinvolgenti. La rivelazione del terzo capitolo mostra come Platinum Games abbia avuto dei buoni motivi per farsi attendere, poiché ha potuto introdurre elementi decisamente nuovi al gameplay che lo ha da sempre caratterizzato.
Analisi del gameplay trailer di Bayonetta 3
Partendo dall’inizio del trailer, due cose saltano subito all’occhio: la protagonista, e quello che sembra un nuovo potere che le consente di evocare un Kaiju. Per quanto riguarda Bayonetta, questa si presenta con un restyling decisamente evidente: infatti, la pettinatura che porta è formata da due spesse trecce, un distacco che risalta molto dai capitoli precedenti. I capelli fanno subito pensare alla ragazzina che incontrò nel primo Bayonetta, ovvero Cereza. Per chi necessita di un ripasso veloce, Cereza è la versione più giovane, timida e piagnucolona di Bayonetta, che fu trasportata nella linea temporale corrente da Balder attraverso un portale spazio-temporale. Quando le due si incontrano, Cereza era convinta che Bayonetta fosse la madre, Rosa. Dunque, potremmo speculare sulla reale identità della protagonista che è apparsa nel nuovo trailer, ma si devierebbe troppo dallo scopo originale di questo articolo.
I nuovi nemici di Bayonetta: arrivano i Kaiju
Tornando all’analisi del gioco, come abbiamo già detto, in Bayonetta 3 ci sono nuovi nemici introdotti al posto di quelli che negli scorsi capitoli erano gli angeli ed i demoni: stavolta bisognerà infatti fare i conti con i Kaiju. Si tratta di mostri che hanno origine nel cinema fantascientifico giapponese, e che hanno spesso avuto modo di attaccare Tokyo in svariati modi e con diverse forme all’interno dei propri film. Nel gioco sono costituiti da una strana materia verde, che può assumere diverse sembianze e dimensioni; una volta distrutta, si frammenta in tanti piccoli pezzi, che probabilmente saranno la valuta che verrà sfruttata per acquisire nuove abilità, mosse e manovre, anche se ciò non è stato ancora confermato.
La nuova meccanica “Demon Slave”
Questa meccanica è stata introdotta dal director di Bayonetta 3 Yusuke Miyata in un post sul sito di Platinum Games. Miyata parla di come abbiano aggiunto nuovi elementi all’interno insieme al frenetico ritmo del gioco, tra cui questa meccanica che consente di controllare i Demoni Infernali. Con essa, i giocatori possono evocare sul campo di battaglia una manciata di demoni che possiedono proprie abilità ed azioni, utilizzabili a proprio vantaggio a seconda delle situazioni. Per quanto riguarda le creature evocabili, sarebbero tre: si parla di Gomorrah, un gigantesco drago, Maplhas, un corvo enorme, e infine Phantasmaraneae, un ragno pieno di lava che sembra il Phantom del primo Devil May Cry. Appare possibile inoltre selezionarli attraverso l’interfaccia di gioco, ma non è ancora chiaro se la scelta crei differenze nel sistema di combattimento. Tuttavia è possibile che ciascun demone corrisponda al set di armi equipaggiato, o a delle mosse speciali.
Ogni evocazione per scendere in campo necessita il riempimento di una barra dedicata, e sprigiona degli attacchi devastanti anch’essi selezionabili, consumando così la risorsa.
Il potere di Bayonetta
Nelle parti iniziali del video trailer di Bayonetta 3 assistiamo a come le forze difensive giapponesi vengano soccorse da un’attardata Bayonetta, sfruttando come sempre i propri poteri da strega. Ma la novità più importante si intravede con l’evocazione di un mostro dall’aspetto draconico durante le fasi di combattimento, che continuano inoltre ad avere lo stesso ritmo svelto ed incalzante dei primi due titoli, con le iconiche schivate e rallentamenti temporali. Le armi che vengono usate sono praticamente identiche alle “Love is Blue” utilizzate nel secondo gioco, tuttavia hanno scritto sulla loro canna la frase “Color My World”, lasciando pensare che non siano esattamente le stesse usate in passato dalla strega.
Le trasformazioni che sostituiscono la Umbran Climax in Bayonetta 3
Gli attacchi tortura in Bayonetta 3 adesso colpiscono anche serie di gruppi nemici e Madama Butterfly possiede una nuova trasformazione, simile alla Umbran Climax attivata in Bayonetta 2, dove tutte le mosse combo vengono rimpiazzate da colpi finali potentissimi.
Per concludere, l’aspetto tecnico del gioco non sembra straordinariamente realizzato, forse per ovviare alla necessità di raggiungere i 60 FPS in Bayonetta 3. E non dimentichiamo una nota finale che ha lasciato di sasso gli spettatori: alla fine del trailer, appare una silhouette che brandisce una spada. Potrebbe trattarsi forse di un nuovo protagonista, che si teorizza sia una versione totalmente ricreata di Jeanne mentre indossa una giacca di pelle e un set di mosse totalmente nuovo. L’uscita di Bayonetta 3 è prevista per il 2022 su Nintendo Switch. Controllate il nostro sito Kaleidoverse per i nuovi aggiornamenti riguardanti i giochi presentati durante il Nintendo Direct, ed entrate nel nostro canale Telegram.