L’Abisso è un continente separato dal resto del mondo, su cui pende come un ombra un pericolo incombente. Si tratta del “Buco”, una dimensione alternativa capace di spalancare le proprie fauci sul mondo e trascinare con sé tutto quello che poteva ingoiare. Ma il Buco non divorava soltanto. Il buco poteva anche donare al mondo qualcosa di suo. E fu così che tre volte fece un terribile dono. La prima volta portò nel mondo una sconosciuta materia oscura, la seconda donò al mondo un potentissimo artefatto e la terza volta portò con sé qualcuno che avrebbe cambiato le sorti del mondo.
Ma facciamo un passo indietro e parliamo dei Dogmatika. Il loro nome viene da “dogma“, che ha un forte significato religioso, e “tilaka“, un termine della religione induista che identifica un simbolo sacro. Arriviamo alla prima delle problematiche della nomenclatura TCG. Sebbene il nome Dogmatika rispecchi bene la componente religiosa dell’archetipo, il nome giapponese ci rivela che qualcosa di marcio si nasconde fin dall’inizio. Il nome originale dell’archetipo è “Dragma“, una fusione di “Dragon” e “Dogma“. Ma cosa c’entrano i draghi con un archetipo di Incantatori?
Dogmatika Nexus, una reliquia da un altro mondo
La sacra reliquia dei Dogmatika (o Dragma) è Nexus, una potente statua capace di donare il potere del Marchio. Nexus è stato confermato essere ispirato al tetragramma biblico o tetragrammaton, le queattro lettere che compongono il nome di Dio nella religione ebraica. Ad amministrare questo potere è il pontefice Dogmatika Maximus, che governa la religione con un pugno di ferro. Le 666 regole della religione di Dogmatika volute da Maximus sono strettissime e i suoi discepoli sono perfetti esempi di rispetto e valore. Fra le regole più importanti sono da segnalare la terza, che impedisce di guardare direttamente il volto di Maximus, avatar del Dio, la quinta che impedisce di toccarlo e la sesta, che impedisce di camminare insieme a lui. Sulle sue mani vi sono dei simboli sacri che rappresentano un incompleto rombo violaceo.
Maximus, il sommo pontefice e avatar del dio
Coloro che vengono marchiati da Maximus diventano cavalieri al servizio della religione di Dogmatika. Fra i marchiati più importanti ci sono Adin l’Illuminato, Theo il Pugno di Ferro e Ashiyan, l’assassino. Ma i più nobili fra i cavalieri, i più potenti fra i guerrieri, sono i paladini. Tra di loro, la più santa, il cavaliere che domina i fulmini con la sua spada, Dogmatika Fleurdelis, il Nominato Cavaliere. Questi potenti guerrieri sottostanno al comando del pontefice, eliminando istantaneamente pagani ed eretici per diffondere il verbo di Maximus. Fra di loro, una giovanissima marchiata con un cuore d’oro ed un animo puro si addestra per diventare un paladino. Armata di un martello gigante, si allena come scudiero di Fleurdelis che è per lei maestra, compagna d’arme e amica. Lei è la protagonista di questa storia, Dogmatika Ecclesia, la Virtuosa.
Il cielo si apre, i Dogmatika assistono all’arrivo del Caduto
La nuova storia iniziata con Ascesa del Duellante parte proprio da queste due figure, Fleurdelis ed Ecclesia. Nell’artwork di Servitore Nadir le vediamo essere assieme, forse a parlare tranquillamente, in una delle terrazze della Nazione Dogmatika. Il loro tempo libero viene però interrotto quando un grande rombo violaceo si apre nel cielo, facendone fuoriuscire una massa di fuoco ed oscurità che si schianta con violenza contro la cattedrale. Le due cavaliere di Dogmatika si precipitano verso il nemico, vedendo finalmente il mostro che aveva osato attaccare la sacra nazione. Si trattava di Titanklad il Drago di Cenere. Qui bisogna fare un attimo di speculazione, in quanto non ci viene mai chiarito con che cosa si sia fuso Caduto di Albaz per diventare Titanklad. Guardando però ai suoi materiali ci è però chiaro chi possa essere il secondo componente. Titanklad richiede come materiale un mostro con 2500 o più punti di attacco. L’unico Dogmatika con questo valore di attacco o superiore è Dogmatika Nexus, con cui Titaklad condivide il colore e l’aspetto metallico. Considerando questo, l’ira di Fleurdelis è più che condivisibile, e la spadaccina attacca il drago con tutta la sua forza, usando uno dei suoi fulmini per passare su di lui il giudizio divino nell’artwork di Punizione Dogmatika.
La pietà di Ecclesia davanti un inerme Caduto di Albaz
Dalle fiamme in cui si decompone Titanklad emerge un ragazzino, quasi della stessa età di Ecclesia. Nell’artwork di Incontro Dogmatika vediamo la giovane santa puntargli il martello, esitante a colpirlo. È giovane, ed è indifeso. Come può una paladina come lei commettere un atto del genere? Davanti a questi pensieri, la devozione di Ecclesia viene meno, nel momento in cui si trova a dover scegliere fra la propria morale e la propria fede. Ma prima ancora che Ecclesia possa decidere il fato del ragazzo, la tribù dei Tri-brigata interviene per fermarla e Fleudelise ed Ecclesia si ritrovano a dover lottare di nuovo. Proprio la paladina si ritrova a dover fronteggiare Tri-Brigata Shuraig il Sinistro Presagio nell’artwork di Assalto Aereo Tri-Brigata, venendo però ferita gravemente da quest’ultimo. Mentre Ecclesia prende in mano il suo coraggio e tenta di fare da paciere, è proprio lei la vittima della vendetta dei Dogmatika. Avendo deciso di non purgare l’eretico, lei stessa viene tacciata come tale e Ashiyan viene mandato ad ucciderla. Ma l’assassino di Maximus commette qualcosa che nessuno poteva aspettarsi, evocando un varco romboidale di oscurità, dal quale una mano esce per maledire il marchio di Ecclesia. Soltanto l’intervento di Caduto di Albaz e della Tri-Brigata salverà la santa da un terribile fato, permettendo agli ormai eretici di fuggire.
La caduta di un paladino, il vero volto della chiesa di Dogmatika
Fleurdelise rimarrà immobile, forse svenuta o gravemente ferita per diverso tempo, mentre Ecclesia riesce a fuggire con i Tri-brigata, iniziando a combattere violentemente contro la chiesa che aveva giurato di servire. Ma le avventure dei Tri-brigata, di Ecclesia e di Caduto di Albaz le tratteremo nel prossimo articolo dedicato alla storia dell’archetipo bestiale. Di fatto, i vani tentativi di catturare i due giovani fuggitivi fanno infuriare violentemente Maximus, che decide di giocarsi fino all’ultima carta per ottenere ciò che vuole. In Dogmatikalamità lo vediamo usare il suo potere per aprire un altro piccolo Buco da cui fa fuoriuscire energia oscura che si attaccherà alla sua vittima. La santa paladina dei Dogmatika Fleurdelise viene corrotta a partire dalla sua corazza bianca, diventando Dogmatika Cavaliere di Albaz, Qui voglio però fermarmi un altro secondo, perché questo nome è diventato molto importante, se non per il fatto che il nome americano è “White Knight Dogmatika” e solo la versione italiana del TCG riporta il nome Albaz, presente nel nome giapponese della carta (Albus Knight of Dragma). Per una volta possiamo davvero fare i complimenti ai nostri adattatori.
Albaz, la vera natura dei Dogmatika
Ma cos’è quindi Albaz? Albaz è, con molta probabilità, il luogo che si trova dall’altro lato del Buco e dai cui provengono sia Caduto di Albaz che l’intero potere alla base dei Dogmatika. La dimostrazione di ciò è che i portali creati da Maximus e Ashiyan sono esattamente versioni in miniatura di quello che ha portato nel loro mondo Caduto di Albaz. Questa sembra la fine per Fleurdelise, ma basterà la corruzione di Albaz a piegare lo spirito della valorosa spadaccina? E cosa faranno Adin e Theo quando vedranno le menzogne di cui è intrisa la loro fede? Con queste carte si chiude l’archetipo dei Dogmatika, ma non la storia dell’Abisso. Se volete saperne di più, continuate a seguirci sul nostro canale Telegram e sul nostro sito Kaleidoverse.