Ora che No Time to Die è approdato nelle sale di tutto il mondo e Daniel Craig ha rivestito per l’ultima volta i panni di James Bond, tutti si chiedono a chi passerà il testimone per il prossimo 007. Nonostante già da tempo circolassero svariate teorie su chi potrebbe diventare il prossimo agente segreto, in particolar modo l’idea di una donna, il modo migliore per analizzare le diverse possibilità per il futuro è guardare proprio No Time to Die, il quale apre essenzialmente due strade per il prossimo capitolo del franchise.
Avviso: il seguente articolo contiene spoiler giganti di No Time to Die, quindi tornate qui quando avrete guardato la pellicola!
Per quanto riguarda il trasferimento del vero testimone di James Bond, anche se No Time to Die ci mostra come l’epiteto di 007 sia già stato trasferito, i produttori del franchise hanno già annunciato di voler prendere una pausa prima di prendere qualsiasi decisione. Nonostante ciò, le due giovani agenti segrete presenti nel film e lo stesso finale – esplosivo – della pellicola ci offrono uno spunto di come potrebbe essere il futuro dei titoli di Bond, e di come i fan dell’era Craig potrebbero reagire alla decisione. Vediamo quindi nel dettaglio tutte le possibili ipotesi, e analizziamo il perché una in particolare funzionerebbe meglio dell’altra.
Le due nuove Bond…
Al principio di No Time to Die, i fantomatici numeri 007 passano a Nomi (Lashana Lynch), dopo il ritiro del Bond di Daniel Craig prima dell’inizio della narrazione. La ragazza ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo protagonista del franchise: sa ragionare a mente fredda, ha sempre la battuta pronta e riesce ad affrontare qualsiasi situazione grazie alla forza bruta. Provate quindi a chiudere gli occhi e a immaginare l’annuncio del 26esimo capitolo della saga ma, al posto di avere un nuovo James Bond al centro, vi sono le avventure di Nomi e di M15.
Il cambiamento per il franchise sarebbe grande, ma non così traumatico per il pubblico. L’era di Craig è stata caratterizzata dalla continuità fra i film, i quali riprendevano ogni volta da dove avevano lasciato il protagonista, e se i produttori volessero continuare questa andatura introdurre un nuovo James Bond potrebbe distruggere il mondo che è stato costruito con gli ultimi cinque capitoli. Avere Nomi al centro del 26esimo 007 sarebbe quindi una scelta sensata e logica, ma non è l’unica. Paloma (Ana de Armas) è un’agente di una stoffa completamente differente – spumeggiante, irresponsabile, ma competente. La ragazza fatica a essere una spia, così come Bond e Nomi, ma dipinge una faccia diversa della stessa medaglia, e potrebbe essere una ventata d’aria fresca nella saga, proprio a causa della somiglianza tra i due agenti 007 sopra citati. E se invece i produttori decidessero di fare qualcosa di completamente diverso?
…o un reset completo?
La continuità dell’era di Craig potrebbe essere un bagaglio troppo grande da trasportare per il franchise, motivo per cui potrebbe essere deciso esattamente l’opposto: incorporare un nuovo Bond circondato da personaggi familiare come Q, M e Moneypenny, ma in un mondo completamente nuovo, ripetendo ciò che è sempre successo fino a ora ogni volta che è stato introdotto un nuovo 007. In alternativa, ancor più radicalmente, i produttori potrebbero cogliere l’opportunità data dal finale di No Time to Die per resettare completamente la narrazione e ricominciare da zero, assumendo quindi nuovi Bond, Q, M e Moneypenny.
Questa scelta sarebbe senza dubbio la più rischiosa, ma forse la più fruttuosa per il franchise nel lungo raggio. I fan avranno bisogno di tempo per digerire il finale di No Time to Die e il ruolo di Craig non sarà facile da rimpiazzare, quindi perché non ricominciare dopo 25 capitoli e dare un nuovo volto alla longeva saga dell’agente segreto più amato al mondo? Voi cosa ne pensate del futuro di 007? Se questo articolo vi è piaciuto, vi invitiamo a iscrivervi al nostro canale Telegram e a seguirci su Kaleidoverse per rimanere aggiornati sul mondo del cinema, dei videogiochi e molto altro!