Abbiamo lasciato, nello scorso articolo sulla lore dei Tri-Brigata, i nostri eroi Albion ed Ecclesia ad essere salvati dall’energetica Tri-Brigata Kitt dopo essere caduti in un terribile malinteso. Ma partiamo dal principio, chi sono questi Springans? Partendo dal nome, occorre fare una premessa. Il nome adattato in TCG non è che un raffazzonamento di quello originale per censurare la parola “gun”. Il nome originale dell’archetipo è infatti “Sprigguns” una fusione fra il termine “Spriggan” e la parola “Guns” ovvero “pistola”. Gli spriggan nella mitologia irlandese erano folletti malevoli che si sostituivano ai bambini. Questa loro abilità di metamorfosi viene trasportata nell’archetipo in quanto gli Springans sono capaci di mutare la loro forma in quella di proiettili. Questi si fanno sparare dai loro giganteschi XYZ mecha per sconfiggere i loro nemici, fungendo letteralmente da carne da cannone. Ma gli Springans benché vivi, sono comunque macchine e hanno evidentemente la testa dura. Infatti sono sempre pronti a caricare i loro robot per un altro colpo.
La terra degli Springans, il deserto di Golgonda
Gli Springans sono gli abitanti del vasto deserto chiamato Grande Mare di Sabbia – Gold Golgonda, un posto che potrebbe essere estremamente inospitale per un essere vivente, ma sicuramente non per delle macchine con un cuore di fuoco. Ma il loro territorio è purtroppo diventato pericoloso, a causa della follia manifestata dal protettore di quelle terre, il Supremo Sovrano Serpente di Golgonda. La creatura, un tempo pacifica o forse solo indifferente a loro, ha cominciato ad attaccare la tribù meccanica. Ma cosa ha causato la follia di questa creatura? Purtroppo, guardando l’artwork, questo ci è tragicamente chiaro. I buchi romboidali pieni di potere viola sono identici a quelli utilizzati dal pontefice Dogmatika Maximus e dai suoi assassini. Anche gli Spingans, quindi, sono fra gli eretici a cui la chiesa da la caccia e sono sul punto di soccombere contro di essa,
Il viaggio di Albion ed Ecclesia continua nel deserto
Facciamo quindi un passo indietro nella storia e torniamo al momento in cui Albion accetta il compito di unire le tribù da Shuraig. Dopo la convalescenza, Ecclesia si risveglia dal suo sonno. Ormai conscia della vera natura dietro la chiesa di Dogmatika e sui suoi eretici, la ragazza toglie le sue effigi da paladina e decide di combattere al fianco di Albion e dei Tri-Brigata per sconfiggere i suoi vecchi compagni. E così Ecclesia da paladina diventa “Ecclesia, la Virtuosa del Bianco”. I due partono per il deserto del Golgonda, accompagnati dal piccolo uccellino robotico creato da Tri-Brigata Kitt donatogli da Shuraig. Lì, vengono individuati rapidamente dalle telecamere degli Springans, come vediamo nella carta Osservazione Springans, che potete vedere sopra) che riconoscono in Ecclesia la Santa della chiesa di Dogmatika. Ovviamente loro non a conoscenza del tradimento della ragazza, e decidono di attaccare dalla loro nave madre “Nave Springan – Exblower” mirando ai due ragazzi, che sono costretti alla fuga.
In fuga dagli Springans, esplosioni nel deserto
Bersagliati dalle bombe, Albion decide di utilizzare il suo potere di fusione ancora una volta per cacciarsi fuori dai guai. Ecco che, unito al potere del piccolo artefatto donatogli dai Tri-Brigata, trasforma la piccola averla in Sprind il Drago Ferrocorsa e sale in groppa ad esso, pilotandolo in un violento inseguimento per il deserto del Golgonda. Durante questo inseguimento, come vediamo nell’artwork di Esplosione Springans! entrambe le fazioni notano un rombo di luce viola ergersi dal terreno. La loro battaglia viene interrotta dal possessore di quella energia maligna, Supremo Sovrano Serpente di Golgonda. Esso attacca indifferentemente entrambe le fazioni. Costretti ad una tregua temporanea, inizia lo scontro con la creatura dorata, ma né gli Springans né tantomeno Sprind riescono a tenergli testa e tutto sembra ormai perduto.
Il vero potere del Marchiato, la nascita di Albion
Ormai senza alcuna speranza di fuga e senza un piano, per Ecclesia ed il ragazzo drago sembra oramai la fine. Albion, però non ha alcuna intenzione di lasciar morire la sua salvatrice e, in un impeto di determinazione, scatena appieno il potere del suo Marchio. Assorbendo ciò che rimaneva del marchio di Ecclesia, vediamo Albion cominciare a rilasciare il suo potere in “Marchiato in Bianco“, fino a trasformarsi in “Albion il Drago Marchiato” e caricare furiosamente contro Golgonda in “Urla del Marchiato”. Ormai impazzito dalla furia di potere, Albion scatena tutta la sua forza in un potentissimo fulmine, che abbatte definitivamente il guardiano del deserto in “Giudizio del Marchiato”. Prima di proseguire con la narrazione, vorrei far notare alcuni dettagli e le loro implicazioni. “Giudizio del Marchiato” mostra come l’attacco di Albion sia estremamente simile a quello da lui subito per mano di Fleurdelise, come abbiamo visto nell’articolo sui Dogmatika, facendoci chiedere come i due siano collegati. Ebbene, i fulmini potrebbero essere una prerogativa dei paladini della chiesa e scaturiti dal loro Marchio, visto che Albion aveva utilizzato quello di Ecclesia per trasformarsi.
Catturati dagli Springans, un disastroso malinteso
Ancora in berserk, Albion scatena la sua furia, fino ad atterrare davanti alla cara amica. Lentamente, la voce della ragazza lo fa rinsavire, mentre le vampe di energia lasciano il suo corpo. Questo incontro, mostratoci nell’artwork di “Legame Marchiato” porta al rivelarsi della vera natura di Albion, quella di un drago nero. La nuova forma di Albion è la carta “Albion, il Drago Ammantato”. Esausto e senza forze, il drago si accascia al suolo, mentre gli Springans arrivano per catturare le due “spie della chiesa”. Esausti e senza la forza di combattere, i due vengono facilmente sconfitti e portati dentro la nave madre dei folletti meccanici. Con Albion tornato alla sua forma umana, i due vengono legati insieme e sottoposti al giudizio della tribù nell’artwork di “Incontro Tri-Brigata”, ma vengono salvati da Tri-Brigata Kitt prima che possa succedere qualcosa di peggiore.
Festeggiamenti e vecchie conoscenze, l’avventura continua
Con la vittoria su Golganda, agli Spriggans non resta che festeggiare con fuochi d’artificio e danze. Nell’artwork di Bottino Spriggan vediamo il gruppo riunitosi a raccogliere il bottino conservato dal serpente dorato, mentre Ecclesia solleva contenta il teschio di quest’ultimo. Durante i festeggiamenti, gli Springans fanno un ultimo dono di addio ai due. Con il teschio di Serpente Sovrano di Golgonda e la loro tecnologia, creano una nuova arma per Ecclesia, un martello a propulsione che usa il teschio come testa. Ma i festeggiamenti si interrompono quando una figura si erge dalla sommità della rupe. Accompagnata da due membri della chiesa, Theo e Audin, una spadaccina reclama la loro attenzione. Pur senza la sua iconica armatura e le sue reliquie, Ecclesia non ha alcun dubbio sulla sua identità. La figura che è apparsa davanti a lei, che si presenta come “L’Iris Spadanima” non è altro che la sua carissima amica, Dogmatika Fleurdelise. Ma cosa avrà portato lì la paladina? Qual è il suo ruolo in questa vicenda? Ma soprattutto, cosa sta succedendo alla chiesa di Dogmatika? Se volete saperne di più, continuate a seguirci sul nostro canale Telegram e sul nostro sito Kaleidoverse.