Un’altra settimana è passata, un altro episodio di Grey’s Anatomy è arrivato. Vi faccio subito una confessione: quando ho iniziato a vedere la diciottesima stagione di questa serie il mio entusiasmo era rivolto in particolare ad un avvenimento, che fortunatamente non si è fatto attendere. Finalmente è tornata Addison Montgomery. Naturalmente la puntata di Grey’s Anatomy 18×03, disponibile su Disney+, non riguarda esclusivamente lei, ma come potevamo non essere in ansia? Abbiamo odiato questo personaggio quando l’abbiamo conosciuto, poi abbiamo imparato ad amarlo e, come spesso accade in questo show, abbiamo dovuto dirle addio quando si è trasferita per lavoro. Volevamo vederla interagire di nuovo con Meredith dopo ciò che è accaduto a Derek, così come volevamo osservarla assieme ad Amelia, e, perché no, volevamo sapere come la sua vita è andata avanti in questi anni. Insomma, addentriamoci subito in questa nuova puntata.
Grey’s Anatomy 18×03: fa caldo
Da una puntata intitolata “Hotter Than Hell” inevitabilmente ci aspettavamo alte temperature, in senso letterale. Non solo infatti mentre noi siamo in pieno inverno sembra che i personaggi di Grey’s Anatomy siano pronti per una giornata di mare, ma anche in ospedale sta per succedere qualcosa di molto grave, ossia la rottura dell’impianto di condizionamento. Non sembra una terribile a noi comuni mortali, ma bastano poche parole dei medici per far scatenare il senso d’allarme: l’impianto non serve solo a rinfrescare l’ambiente, ma funge anche da filtro per impedire il diffondersi di infezioni. I pazienti del Seattle-Grey sono in pericolo, arriveranno in tempo gli aiuti?
Nel frattempo ritorniamo dove ci eravamo interrotti nella precedente puntata, che abbiamo commentato in un ulteriore articolo, dove avevamo previsto che la storia del dottor Ndugu e della sua paziente bisognosa di un rene sarebbe andata avanti. Effettivamente così è stato, oggi abbiamo avuto la resa dei conti, ma onestamente non è stato nulla di esaltante: voler protrarre la storia di un paziente va bene, ma due episodi è un po’ poco, tanto varrebbe renderla autoconclusiva come la maggior parte delle volte accade. Rachida tornerà? Dobbiamo attendere per scoprirlo. Altro punto dove ci eravamo interrotti è stata la decisione di Meredith sul lavoro offertole. Già sappiamo la decisione che ha preso, ma come ci resterà Richard Webber venendola a conoscere?
Addison: un indizio per la fine?
Passiamo a quello che a mio avviso è il fulcro della puntata: l’ex moglie di Derek Shepherd ha fatto la sua prima apparizione dopo anni. Non avendola mai vista dopo la tragedia che ha colpito il medico era inevitabile che avessimo alte aspettative da un suo confronto con Meredith, che non sono state deluse. L’ingresso di Addison è stato a dir poco perfetto, essendo arrivata in ospedale per provare un’operazione mai eseguita prima, ma proprio quando sorgeranno delle difficoltà ecco che la dottoressa cercherà l’aiuto di Meredith. Nessun rancore, nessun accenno al passato, pura e semplice professionalità. Solo successivamente la vedremo affrontare un crollo emotivo, ma al contempo la conclusione dell’episodio è un degno finale che il personaggio merita.
Siamo solo alla terza puntata, ma a me sorgono alcune domande: nella stagione precedente abbiamo visto tornare tramite flashback vari personaggi. Nel primo episodio di questa stagione è accaduto qualcosa di simile per Ellis Grey, e adesso ecco tornare Addison. Che la serie ci stia facendo rivedere tutti questi personaggi tanto amati perché ci stiamo avvicinando alla fine di Grey’s Anatomy? È una speculazione, ma davvero mi chiedo perché questi ritorni siano avvenuti quasi tutti insieme. Indipendentemente da ciò, al momento la puntata di Grey’s Anatomy 18×03 è a mio avviso la migliore, ma essendo solo all’inizio dobbiamo ancora attendere per sapere dove questa stagione ci porterà. Nel frattempo noi vi diamo appuntamento a mercoledì prossimo, ma vi invitiamo anche a non perdere alcuna novità del mondo cinematografico unendovi al nostro canale Telegram e seguendoci sul nostro sito Kaleidoverse.