Molti di voi attendevano questo giorno con impazienza, dato che oggi è stato rilasciato il primo episodio della seconda parte di The Case Study Of Vanitas, ma prima di cominciare con la nostra recensione, vogliamo fare una piccola introduzione all’opera. La serie è prodotta da Square Enix con le animazioni dello studio Bones. La regia è affidata a Tomoyuki Itamura, mentre Deko Akao si occupa della sceneggiatura, il character design è a cura di Yoshiyuki Ito e le composizioni musicali sono di Yuki Kajiura. L’anime si basa sull’omonimo manga di Jun Mochizuki, e un’edizione in lingua italiana è edita da Star Comics, nella collana Stardust e sono stati rilasciati 9 tankōbon.
Le tavole del fumetto sono contraddistinte da un eleganza indiscussa, dove tutti i dettagli sono estremamente curati e il loro insieme crea immagini armoniose e intriganti. La mangaka si è soffermata in particolar modo sulla delineazione della sfera emozionale dei personaggi, la cui mimica ha un impatto tale da accattivare completamente il lettore. Inoltre, per la realizzazione delle copertine attinge a un’ampia gamma di colori capaci di attrarre magneticamente l’attenzione.
Una trama intrecciata finemente
Le vicende di The Case Study of Vanitas si sviluppano in una raffinata Parigi del XIX secolo e ruotano intorno a due figure: Noè Archiviste, un vampiro alla ricerca di un fantomatico libro, e Vanitas, un semplice ragazzo in possesso proprio del desiderato grimorio. Il loro incontro sembra essere segnato dal destino e da questo scaturiscono una serie di vicende, incontri e lotte che gradualmente portano lo spettatore a scoprire impensabili verità. Il passato e il presente vengono intrecciati finemente dall’autrice, tessendo così una trama enigmatica e piene di sfaccettature.
Svariati sono i personaggi che accompagneranno il nostro percorso, ognuno di loro con una specifica caratterizzazione. Principalmente abbiamo il terzetto composto da Jeanne la strega del fuoco infernale, ora cavaliere del nobile e giovane Luca, nipote di Lord Ruthven, influente signore dei “Nascosti” che serve la regina come membro del senato. Come fautori dei protagonisti abbiamo Dominique de Sade, amica d’infanzia di Noè, e Dante, un dampiro che vende informazioni Vanitas. Nonostante il gran numero di parti coinvolte, sensei Mochizuki riesce a fare delle interazioni fra loro il punto di forza dell’opera, sapendo alternare momenti di estrema leggerezza, incorniciati da pillole di dolcezza e sensualità, con tematiche decisamente più dark e crude.
The Case Study of Vanitas, una cura maledetta
Il mondo nel quale si muovono i nostri attori è scisso fra esseri umani e vampiri, i quali a seguito di una feroce guerra, sono costretti a celare la loro esistenza. La tranquillità viene però stravolta dalla diffusione, fra queste creature sovrannaturali, di una strana “malattia” che li porta alla follia. Non a caso, nello stesso periodo iniziano a susseguirsi una serie di efferati omicidi da parte di “mostri”. In un contesto così ingarbugliato appare un improbabile duo di investigatori, il cui obiettivo è arrestare quest’impetuosa e dilagante scia di sangue. Noè e Vanitas partono così per varie avventure, alla ricerca di pazienti da curare e di indizi utili a smascherare la dissimulata realtà.
Eppure più la narrazione progredisce, maggiormente sono i dubbi che affiorano. Infatti il mitico Libro di Vanitas, in possesso dell’omonimo ragazzo, viene creato dal vampiro della luna blu al fine di vendicarsi dei propri simili. All’interno delle pagine è perciò racchiuso il potere di corrompere il vero nome di questi esseri, in modo da fargli perdere completamente la propria coscienza. Ciò corrisponde esattamente all’origine dei vari delitti. Però, nonostante la sua natura, il protagonista lo utilizza per guarire i personaggi affetti da tale disgrazia, invertendone il processo degenerativo. Quindi i quesiti che ci si pongono sono: da dove nascono i Maledetti? Chi è a manovrare i fili degli eventi?
L’avventura continua: l’episodio 1 di The Case Study of Vanitas 2
Nel tredicesimo episodio di The Case Study of Vanitas, andato in onda oggi, riprendiamo la storia esattamente da dove l’avevamo lasciata. Noè e Vanitas partono per una nuova indagine a seguito della notizia della ricomparsa della Bestia del Gévaudan. Tale essere, caratterizzato dalle fattezze di un enorme lupo e coperto da un manto di pelliccia rosso con striature nere sulla schiena, nel lontano XVIII secolo fu ritenuto responsabile dell’assassinio di oltre cento donne e bambini.
I svariati tentativi di cattura, da parte sia degli chasseur che dei vampiri dell’epoca, furono vanificati dall’improvvisa scomparsa della cosiddetta Bête. Il caso fu archiviato affermando che l’autore dei delitti fosse semplicemente un animale, ma in realtà le parti coinvolte nella ricerca ipotizzarono la presenza di un maledetto. Per scoprire se i nuovi assassinii siano effettivamente collegati gli avvenimenti del passato, i nostri protagonisti si recano a Gévaudan. Ma non solo loro sono giunti sul posto. Nuovi e vecchi personaggi entrano così in contatto avvicendandosi in un’arcana ballata.
Le animazioni e sigle di The Case Study of Vanitas
Le animazioni dello studio Bones sono realizzate divinamente, e riescono ad accrescere ancora più il già grande impatto visivo dell’opera. Colori vividi, ambientazioni delineate e immagini fluide e ammalianti. Piacevole è la scelta di creare una certa continuità fra le sigle, che seguono la stessa linea guida delle precedenti. Infatti nell’opening, intitolata Your Name delle Little Glee Monster, ritroviamo i nostri protagonisti fra i bellissimi paesaggi parigini, questa volta però coperti da una coltre di affascinante neve.
L’ending Salvation di モノンクル (Mononkuru), si focalizza su Vanitas e Noè. Inizialmente li pone quasi come diversi poli di uno stesso insieme che poi condividono un medesimo percorso, camminando uno affianco dell’altro. The Case Study of Vanitas fin dal suo debutto ha riscontrato un ottimo responso da parte del pubblico, divenendo uno dei titoli più seguiti del palinsesto estivo del 2021, e questo episodio 1 della stagione 2 sembra promettere bene. Ragion per cui questa seconda parte di storia era attesa con una certa trepidazione. Da qui la decisione di noi di Kaleidoverse di affiancarvi nella visione dell’anime con appuntamenti settimanali. Continuate a seguirci anche sui nostri canali YouTube e Telegram , per non perdervi nessun articolo interessante sul mondo di Anime&Manga, cinema, game e tanto altro.