Aaaaaaaarrgh!, un urlo, un mito che va avanti da oltre 70 anni. Questa è la piccola storia del Wilhelm Scream. 1951, Tamburi Lontani, una pellicola western di cui per ora non ci interessa il contenuto tranne che per una scena: un uomo cammina in un lago e improvvisamente viene inghiottito da esso. Il suo urlo, per qualche motivo che lascio a voi intendere, da lì in avanti attirerà innumerevoli sound designer, andando a creare l’inside joke più conosciuto dell’industria. Uno di questi è Ben Burtt, storico designer di E.T, Indiana Jones, Wall-E, ma sopratutto Star Wars, che tornerà a breve.
Durante i suoi giorni da studente universitario Burtt scopre in una libreria stock (risorse audio-video prive di copyright) della Warner Bros un suono denominato ”Uomo morso da un alligatore” e fu subito amore, tanto da iniziare una ricerca sulla sua origine. Ciò che trova non è l’uomo nel lago ma un soldato, durante la guerra di secessione, colpito da una freccia nella gamba, che emette lo stesso ironico urlo. Si tratta de L’Indiana Bianca (1953), il soldato colpito si chiama Private Wilhelm, da qui Wilhelm Scream. Non c’è certezza su chi abbia generato quel suono, l’ipotesi più acclamata è quella del cantante Sheb Wooley data la sua presenza all’interno della lista dei doppiatori del film.
L’urlo di Wilhelm a oggi
Bene, storia delle origini effettuata, ma come ha fatto a rimaner vivo per tutti questi anni tanto da esser presente in film ancora oggi in sala? La risposta è presto data. Burtt non lasciò che quel suono diventasse un ricordo delle prime produzioni amatoriali ma lo portò con se fino al progetto più importante della sua carriera, ecco che ritorna: Star Wars. L’urlo di Wilhelm è presente in ogni film della saga, e ciò gli ha permesso di innestarsi all’interno della catena di suoni immortali creati dallo storico sound designer: dal respiro di Vader ai blaster e alle spade laser. Da qui in poi il resto è storia: non solo film (Il Signore degli Anelli, Le Iene, Toy Story, Diabolik…), ma anche videogiochi (The Last of Us, The Witcher 3, Red Dead Redemption…), insomma, un fenomeno celato ed estremamente virale che aspetta tutt’ora di essere individuato dagli spettatori.
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