Kevin Macdonald (The Mauritanian, Un giorno a settembre, L’ultimo re di Scozia) dirigerà un documentario prodotto da Newen Studios sull’iconico John Galliano, stilista dall’operato tanto controverso quanto rivoluzionario. Influenzato dall’arte d’ogni tipo e ogni tempo, compresa quella cinematografica, generò una serie di sfilate atte a segnare quello che era il periodo d’oro della moda. Egli curò la selezione autunno-inverno di Dior del 1999, ispirata al fenomeno incombente di quegli anni: Matrix. Ancor prima nel 1995, si rifà alle scenografie di My Fair Lady, pellicola che vide protagonista Audrey Hepburn (la quale tornerà sul grande schermo impersonata da Rooney Mara), per illuminare la maison Givenchy. Fu la prima volta che un artista britannico diresse una casa francese. Diverse creazioni si susseguono negli anni fin quando, nel 2011, commette un gigantesco passo falso.
Il declino di John Galliano
In un bar parigino, ubriaco e circondato da decine di persone, lo stilista fa una serie di dichiarazioni antisemite che gli varranno l’arresto, una condanna e il successivo licenziamento da Dior e dal suo stesso omonimo marchio. Dopo qualche anno di buio e di ritiro dalle scene per badare alle proprie dipendenze, ritorna nel 2014 come direttore creativo di Maison Margiela, nella quale tutt’oggi opera.
Aspettiamo dunque di vedere come il realismo di Kevin Macdonald incontrerà e arricchirà questa storia e magari come andrà ad analizzare un interrogativo divenuto di centrale importanza all’interno del comparto artistico contemporaneo e che diverse opere – come la docu-serie We Need to Talk about Cosby di W.Kamau Bell appena presentata al Sundance Film Festival – hanno deciso di trattare: Quali sono i confini e i rapporti tra persona e artista? Per continuare a seguire questo progetto, ottenere altre notizie nonché guide e approfondimenti per quanto riguarda cinema, videogiochi, serie tv, anime e manga, seguite Kaleidoverse, le videorecensioni sul canale Youtube e i profili Facebook e Instagram.