Credo che al mondo esistano poche manciate di persone che non sanno rispondere alla domanda “chi è Shonda Rhimes?”. La famosissima produttrice di una delle serie televisive più longeve della storia, Grey’s Anatomy, è tornata con un nuovo progetto, ovvero la creazione di una mini-serie televisiva che sarà disponibile su Netflix a partire da oggi: Inventing Anna, basata su una storia vera. Lo show conterà un totale di nove episodi della durata di circa un’ora l’uno e, fidatevi, sarà molto difficile trovarle dei difetti. Noi di Kaleidoverse abbiamo avuto la grande fortuna di vedere Inventing Anna in anteprima e siamo qui oggi per dirvi cosa ne pensiamo in una recensione, ovviamente, priva di spoiler.
Chi è Anna?
Inventing Anna vuol dire letteralmente “inventando Anna”, e una volta superati i primi episodi sarà facile capire perché il titolo sia più che appropriato. La serie gira intorno a questa donna, Anna, di cui tutto ciò che sapremo verrà messo costantemente in dubbio. Arrestata per truffe ai danni di varie banche, hotel e per aver rubato un volo su un jet privato, la donna è pronta a rischiare la galera, ma una giornalista non è così sicura della veridicità delle accuse e per questo motivo si avvicinerà alla criminale per scoprire di più su di lei, chiedendo ad amici, facendo ricerche e qualunque cosa sia possibile, in quanto Anna non sembra molto entusiasta all’idea di parlare di sé.
Nel corso degli episodi impareremo a conoscere la protagonista indirettamente, vedendo come essa si sia formata da sola partendo dal non avere nulla, nonostante si definisca una ricca ereditiera tedesca, fino ad arrivare ad avere davvero tutto il denaro di cui si vanta. La domanda alla base di tutto è: chi è Anna? È davvero un’ereditiera? È davvero una truffatrice? Tramite il punto di vista di vari personaggi vedremo sorgere questa “invenzione” di Anna, la quale sembra essere una persona diversa per ognuno. Chi la considera davvero un’amica, chi si sente truffato, chi ha al contrario truffato lei… andremo avanti cercando una risposta a questa domanda, dovendo incastrare noi stessi i pezzi del puzzle per sperare di capire la verità.
Un solo personaggio per tutta la serie
È una manipolatrice narcisista che non tollera che gli altri abbiano bisogni o sentimenti.
La personalità di Anna è ciò che domina gli episodi. Essa si presenta come una donna a cui quasi non interessa andare in carcere, anzi, quasi si rifiuta di negare le accuse perché ciò la metterebbe “in cattiva luce”. Lei non è una povera ragazzina che non capisce il mondo degli affari e per questo si è ritrovata in una brutta situazione, lei è una donna forte, che ha lottato con le unghie e con i denti per arrivare a creare qualcosa di spettacolare e di suo. Se ciò è avvenuto tramite vie corrette o sbagliate è difficile a dirsi. Ho a dir poco adorato il come, quando la donna deve presentarsi in tribunale, essa si rifiuta di farlo se una stilista non le creerà dei vestiti adatti alla situazione perché, imparando a conoscere un minimo la sua personalità, è un atteggiamento folle, ma adattissimo a lei.
Ogni volta che si trova in una brutta situazione Anna afferma “ci sono problemi con la banca” o ”mio padre mi farà un bonifico”, ma questo talvolta accade e talvolta no. Secondo il punto di vista di un’amica che è effettivamente stata rimborsata di cifre assurdamente alte Anna è sincera, infatti ha pagato il suo debito, ma stando alle parole di altri ciò non corrisponde a verità. Come tutti i personaggi che vedremo apparire nel corso di Inventing Anna, anche noi rimarremmo ammaliati dalla donna. Vorremmo fare la sua vita, diventare suoi amici, ma soprattutto conoscerla. Solamente nell’ultima puntata, infatti, finalmente finiranno le storie degli altri e avremo la possibilità di vedere Anna in prima persona. In questa puntata clue ella dovrà decidere come comportarsi davanti a giudice e giuria e la vedremo non dal punto di vista dell’amica, dell’ex fidanzato, dell’allenatrice o chicchessia, vedremo solo lei.
E il resto?
L’unica nota dolente che riesco a trovare in questo show è il suo essere un po’ pesante, ma ciò si risolve facilmente evitando di guardare Inventing Anna tutto insieme e godendosi una o massimo due puntate alla volta. Ogni episodio infatti apre e chiude un capitolo e, così come molte persone fanno quando si tratta di un libro, è proprio alla fine di un capitolo che si può inserire un pezzo di carta tra le pagine e fare una pausa. Ad intervallare la storia di Anna c’è solamente una sotto-trama – le altre rimangono ancorate ala figura della donna – ovvero quella della giornalista. Ella vuole usare la storia di Anna quasi come un riscatto a causa di un evento passato che le ha rovinato la reputazione e, come se ciò non bastasse, ha fretta di chiudere l’articolo prima di dare alla luce suo figlio.
La struttura degli episodi è a dir poco monotona: un grande gesto di Anna, una possibile nuova truffa ai danni di qualcuno e un finale che non ci permette di trarre nessuna conclusione. Nonostante ciò, la presenza di una personalità così affascinante sempre circondata da persone diverse non ci fa sentire la pesantezza della cosa. La consapevolezza del fatto che Anna talvolta ripaghi i suoi debiti e talvolta no ci fa dubitare di ciò che potrebbe succedere alla fine del capitolo e, alla fine di tutto, sarà la somma delle varie puntate a farci decidere: indipendentemente dalla presunta colpevolezza della protagonista, noi la vorremmo in prigione o no?
Le nostre conclusioni su Inventing Anna
Inventing Anna è una miniserie che mi ha a dir poco colpito. Partendo con un primo episodio abbastanza introduttivo ma che lascia il segno, la serie continua a migliorare passo dopo passo, mandandoci in confusione e lasciandoci delle domande a cui, talvolta, non avremo risposta, ma senza che la cosa dia fastidio. Julia Gardner, vincitrice del premio Emmy, domina lo schermo e ci ammalia dall’inizio alla fine, la storia è avvincente, i personaggi fantastici e il finale, sebbene non colpisca particolarmente, è anch’esso perfetto. Sperando che Inventing Anna vi piaccia quanto è piaciuto a noi, siete come sempre invitati a non perdervi alcuna novità del mondo cinematografico seguendoci sul nostro sito ufficiale e unendovi al nostro canale Telegram.
Inventing Anna è una mini-serie basata su una storia vera, che si gode appieno proprio non conoscendo la verità dei fatti. La protagonista potrebbe, oppure no, essere un'ammaliante truffatrice, ma i suoi comportamenti ambigui nei confronti di tutti ed il fatto che la conosciamo quasi sempre indirettamente ci fa dubitare ogni volta di quale sia la sua vera natura. Nonostante la struttura un po' monotona delle puntate, è una serie che lascia il segno e non ci si può pentire di averla vista. Tutti gli episodi si concentrano solo ed esclusivamente sulla protagonista, ma visto quanto ne rimarremo affascinati non possiamo che esserne contenti.