Quante volte ci è stato raccontato l’amore? Il sentimento cardine di qualsiasi altro, l’ispirazione massima per ogni artista e lo strumento più facile da usare a giustificazione di qualsiasi conflitto, interno ed esterno che sia, compreso il conseguente cambiamento. Dall’ambizione dei protagonisti di Allen, passando per l’assiduo inseguimento nelle commedie con Julia Roberts, finendo anche in universi alternativi, immersi in storie surreali dalla prossimità infinita come in Her di Spike Jonze. Ne sappiamo un sacco. Come muoversi allora in uno spazio già narrato, scoperto e svelato? Usando la via più semplice: la sincerità.
Ed è seguendo questo preconcetto che si andrà ad analizzare With Love, nuova serie Amazon Original uscita l’11 febbraio sulla piattaforma. Gloria Calderón Kellett, showrunner del progetto, ha già in passato creato opere al fine di valorizzare una determinata categoria sociale e in questo nuovo progetto ne ritroviamo gli intenti, non tanto verso il racconto di qualcosa di nuovo ma più verso una storia che possa essere tangibile, che valorizzi senza soffermarsi sulla valorizzazione, facendo scorrere il tutto in maniera più o meno lineare. Diversi temi sociali, a oggi di primaria importanza, vengono toccati e fortunatamente messi a sfondo, facendo respirare una coesione tra identità, difficile da sentire nel conflitto generale cui siamo chiamati a testimoniare ogni giorno. Andiamo per ordine.
Aria di festa, aria di famiglia
Una, se non la principale, delle peculiarità di With Love è la successione temporale degli eventi: ogni episodio prende il nome, ed è ambientato, durante una festività, iniziando da Natale 2021, fino al Día de los Muertos di novembre 2022, in un universo in cui la pandemia non sembra avere alloggio. La scelta stilistica della divisione narrativa è contemporaneamente una comodità, un rischio e una possibilità da sfruttare. La comodità sta nell’utilizzare un contesto ben radicato in ogni singolo spettatore, il rischio sta nel giustificarlo e successivamente declinarlo a una comunità che si vuole valorizzare senza scadere nello stereotipo, e la possibilità sta nel mostrarsi al pubblico naturalmente nella trasmissione non solo visiva ma anche sentimentale dei valori che quegli ambienti, in quei periodi, emanano.
Fortunatamente With Love riesce a cavalcare questi tre fattori facendo captare allo spettatore quell’atmosfera costituita da una familiarità che solo nuclei così numerosi e di tali culture sanno donare, creando un’aura che avvolge e definisce queste festività. Per questo motivo il Natale è il momento perfetto per conoscere, il Capodanno per andare alla scoperta e lasciarsi andare, San Valentino il tempo e il luogo per finalizzare, il Giorno dell’Indipendenza per esplorare e cercare di esser effettivamente autonomi su se stessi, e il Día de Los Muertos per ricordare, rivalutare. I presupposti di questa serie sono pochi e semplici e per quanto riguarda l’alchimia tra contesto e personaggi, viene centrato il punto.
Amore e identità
Parliamo del topic principale: essendo una storia corale, l’amore diventa una rete di approcci diversi la quale, intrecciandosi, porta a una complessità che si nutre dei vari incontri tra i personaggi coinvolti in storie dalle sfumature sempre differenti. Classica dinamica, niente di più e niente di meno. E allora che cosa fa in più With Love? Come già accennato nell’intro, la serie viaggia su due punti: sincerità e identità. Per quest’ultima, si intende l’esaltazione e la rappresentazione di una determinata sfera di persone a cui negli ultimi tempi è stata dedicata grande attenzione: parliamo di persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+ e vari gruppi etnici, in questo caso, di derivazione latino-americana. Molteplici sono le strategie effettuate dall’industria per cercare di dare rappresentanza ai suddetti gruppi: percentuali, clausole, remake e quant’altro. Molte di queste falliscono, cadono nel dimenticatoio preceduto soltanto dalla polemica di un pubblico adirato ma dalla memoria davvero breve. Succede perché il racconto di una persona, di una realtà, sostanzialmente il racconto cinematografico, dev’essere un gioco di profondità e non sempre, si segue questa via.
Una volta alla visione di questa serie vi renderete conto da soli che non siete di fronte ad una delle sceneggiature più brillanti di sempre, ma ecco che rientra in gioco il primo punto. Se alla base degli eventi ci sono valori che trascendono qualsiasi appartenenza sociale, personale o culturale, ma che magari sono solo in parte influenzati da quest’ultime generando profondità nel background dei personaggi, allora il meccanismo d’immedesimazione e d’immersione nella storia, si attiva immediatamente. Sebbene ogni evento di questa serie sia prevedibile e calcolabile, minando un po’ l’aspetto emotivo, i valori che vuole trasmettere arrivano, e diventano un piacevole passatempo, perché la “diversità”, e in generale tutti gli eventi, sono raccontati in maniera quasi veritiera.
Le nostre conclusioni su With Love
Sarebbe un sogno se il mondo girasse come in questa serie. In questa recensione è bene distinguere la sincerità dalla verosimiglianza. La fabula raccontata è per certi versi eccessivamente serena, decorata, prevedibile e se vogliamo mediocre anche dal punto di vista tecnico: la recitazione è su livelli medio-bassi, la fotografia ha un andamento al quanto incerto in termini di qualità e la regia, oltre a qualche guizzo interessante, rasenta la staticità. È un romanticismo che si costruisce di fortuna e imprevisti, perdita del raziocinio in favore dell’istinto e bla bla bla… potreste continuare voi e probabilmente descrivereste perfettamente alcuni tratti della serie senza neanche averla vista. Ma a parte il lato tecnico, che rappresenta il punto debole dell’intero progetto, tutto questo, potrebbe essere accettabile.
Se accettiamo che il cinema sia la costruzione di realtà nella quale lo spettatore si immerge e ne analizza e segue le regole, purché queste vengano rispettate dagli stessi creatori, allora potremmo accettare questo corso degli eventi. L’intento è quello di raccontare l’amore vissuto da determinate persone, le quali posseggono sfumature che possono allontanarle o avvicinarle, tutto in un mondo fatto di mezzi miracoli, cura del prossimo e assenza di vincoli sociali, la verosimiglianza cede in favore di una serenità apparente, una piccola culla per lo spettatore. Adesso starà solamente a voi giudicare questa sincerità, se quindi secondo voi la struttura alla base degli eventi possa ritenersi accettabile e se il racconto di questi amori riesca ad esser valorizzato e quindi a riuscire nei suoi intenti. With Love è disponibile su Prime Video, nel frattempo, continuate a seguire Kaleidoverse ed i suoi canali Youtube, Instagram, Facebook e Telegram per non perdervi alcun contenuto.
Una serie dai presupposti semplici ed in parte azzeccati. La scelta di raccontare le vicende attraverso le festività risulta pertinente e soprattutto viene sfruttata a dovere, rendendole percepibili non solo a livello visivo ma anche nell'interiorità dei personaggi. L'identità dei protagonisti viene valorizzata semplicemente raccontandola in maniera lineare, donandole profondità. Il quadro generale però risulta carente, soprattutto a livello tecnico ma la serenità e la sincerità del racconto riescono a soppesare.