Il post-apocalittico non è esattamente il periodo migliore in cui vivere (e penso se ne stiano rendendo tutti conto in una pandemia globale) e Sheltered 2 ci porta ad avere una altrettanto spiacevole esperienza post-apocalittica. Ambientato 20 anni dopo gli eventi del primo titolo della serie, il gioco si presenta come un gestionale che necessita ancora molte limature su angoli piuttosto spigolosi. Dal gameplay macchinoso all’audio malfunzionante, diamo un occhiata alla recensione di questo gioco.
Personaggi strampalati
Il gioco di per sé non da tante spiegazioni sulla trama, che già di suo risulta molto scarna, e ci lancia direttamente alla creazione di un personaggio che farà da Leader del gruppo di sopravvissuti. C’è da dire che questa parte di creazione del personaggio è assai approfondita; potremo scegliere come allocare punti statistica per diversi tratti del nostro personaggio tra cui, Carisma, Forza, Resistenza e così via, permettendoci di creare un personaggio totalmente personalizzato e unico sulla quale potremo anche scegliere alcuni tratti passivi che daranno statistiche aggiuntive al nostro personaggio. Tanto per rendere la cosa più divertente, ho creato il personaggio con meno chance di sopravvivenza nel post-apocalittico rendendolo un vegetariano gracilino con un solo punto forza.
Il gioco ti permette di avere anche altri due compagni per iniziare la partita. Questi purtroppo non sono personalizzabili come il personaggio Leader, e possono essere creati solo tramite dei set di punti prestabiliti. tuttavia è possibile personalizzarne l’apparenza a piacimento, anche se questo non comporta nessun beneficio. Davvero un peccato che la personalizzazione si concluda unicamente a un singolo personaggio; il gioco gioverebbe di molta più longevità se si potessero creare personaggi a piacimento.
Non c’è posto come il Bunker
Arrivati nella nostra dolce dolce casetta antiatomica, verremo introdotti alle meccaniche e ai comandi da un tutorial super intensivo che condenserà la maggior parte delle meccaniche base del gioco come il soddisfacimento dei bisogni dei nostri sopravvissuti, la creazione di strutture e equipaggiamenti e il mantenimento della base. Chi ha giocato il primo capitolo della serie conoscerà sicuramente queste meccaniche in quanto già usate in passato, tuttavia per rendere più comodo il controllo della base, è stato aggiunto un Overlay che mostra lo status della temperatura, l’ossigeno e la pulizia della base, dando un idea più chiara della situazione in cui i nostri personaggi vivono, e su come tappare eventuali problematiche.
C’è da dire tuttavia che la meccanica di crafting ha subito una piccola miglioria ma anche un grande peggioramento. Sheltered 2 permette di scomporre manualmente alcuni oggetti ritrovati dalle esplorazioni e ottenere componenti base per costruire strutture necessarie. Il tutto però risulta estremamente macchinoso, dove ci ritroveremo a controllare più volte quali materiali abbiamo tra le scorte e quali sono necessari per costruire una struttura desiderata, dando quindi un senso di lentezza e pesantezza nel dover creare strutture per la nostra base.
Sheltered 2: Amici (e nemici) nella zona contaminata
Sheltered 2, così come il prequel, permette di mandare i nostri sopravvissuti all’esplorazione della zona contaminata per recuperare cibo, risorse e armi. Questa componente del gioco è state nettamente migliorata dal precedente titolo, fornendo ora uno schema a esagoni per esplorare in modo più efficace la mappa, anziché semplicemente poggiare puntatori in una mappa aperta il che risultava poco chiaro. Durante le nostre esplorazioni potremo imbatterci in altre fazioni, ognuna con un tema e un motivo ben differente, ma che tuttavia funzionano tutte allo stesso modo, senza alcuna interazione contestuale. Se mi ritrovo in presenza di una fazione di cultisti mi aspetto che mi chiedano di fare un sacrificio per loro, non di donargli delle molle. Potremo condurre delle piccole missioni di consegna per queste fazioni, oppure potremo scegliere la via della violenza e attaccarle ogni volte che ne incontriamo dei membri. La scelta (e le conseguenze) stanno a noi.
Parlando della nostra fazione invece, i nostri membri e abitanti del Bunker potranno guadagnare dei bonus passivi completando determinati obiettivi di fazione. Questi possono variare dal raccogliere cento oggetti di un determinato tipo, raccogliere verdure o fare una certa quantità di riparazioni e migliorie alle strutture della base. Per quanto sia soddisfacente completare questi obbiettivi, i premi risultano davvero miseri, talvolta non manifestando alcun cambiamento o miglioramento nelle azioni. Solo raramente alcuni di questi obiettivi raggiunti hanno un impatto cruciale sul gioco e la partita in generale, rendendo il loro completamento totalmente opzionale.
Difendi ciò che è tuo… ma solo ogni tanto.
Raramente potremo ricevere un attacco alla nostra base, dove banditi o altre fazioni a cui possibilmente abbiamo fatto un torto tenteranno di derubarci di materiali e risorse che abbiamo arduamente raccolto. Questo evento sarà sempre più comune con l’andare avanti del gioco, motivo per cui Sheltered 2 permette ai giocatori di difendere i loro averi con uno o più membri presenti nella base… ma solo quando il gioco se la sente. Durante una di queste infiltrazioni avversarie viene spiegato che è possibile compiere questa azione di difesa, tuttavia quando si cerca di attuare, non avviene alcun prompt di inizio di combattimento, o tantomeno un avviso che i nostri sopravvissuti sono pronti a prendere le armi in pugno. Più spesso accadrà che i razziatori semplicemente prenderanno ciò che vogliono e se ne andranno, nonostante abbiate posizionato le vostre unità davanti la porta. Veramente un’avvenimento frustrante.
Dando un’attimo di attenzione all’audio di gioco, non abbiate paura se sentite statico o sfrigolio, non sono le vostre cuffie che si stanno friggendo, bensì è l’audio di gioco che inizia a rompersi lentamente dopo una sessione prolungata di partita. L’audio diventa talmente rotto e disarmonioso che risulta più piacevole togliere direttamente le cuffie piuttosto che avere quei suoni sgraziati in testa. Non che il suono al suo stato normale sia granché sia chiaro; effetti sonori o meno, il gioco non ne guadagna molto per quanto risultano blandi e poco ispirati.
Ricorda le basi del CQC
Semmai riuscissimo ad attaccare briga con i nostri eventuali assalitori, oppure avessimo deciso di farci molti nemici nella zona contaminata, il gioco si sposterà a una schermata di combattimento molto simile a quella di diversi giochi tattici a turni. Ogni personaggio avrà il proprio turno, azioni e abilità tra cui scegliere per avere la meglio sugli avversari. Avere armi da mischia o da fuoco cambierà le abilità a disposizione del personaggio, e con il giusto allenamento potrebbe anche apprenderne di nuove. Il gioco permetterà di scegliere anche quale punto del corpo avversario attaccare, comportando anche un vantaggio tattico a seconda della zona attaccata. Colpire le braccia potrebbe disarmare il nemico, mentre colpire le gambe potrebbe evitargli una possibile fuga.
Ora tutto questo sarebbe davvero interessante se non fosse che ogni combattimento può essere potenzialmente concluso in un singolo turno. Una delle abilità disponibili a molti dei nostri personaggi è “rompi trachea” che può infliggere lo stato “stordito” agli avversari. Stordire un avversario non solo gli fa saltare il turno, ma se lo si colpisce nuovamente con la stessa abilità questi semplicemente collasserà per stordimento e porrà fine al combattimento, rendendo di fatto inutile ogni altra mossa disponibile. I punti colpibili possono essere tuttavia sfruttati dagli avversari e nello sfortunato caso il vostro leader muoia, preparatevi a un amara scoperta: se il leader muore è game over senza possibilità di continuo.
Le nostre conclusioni su Sheltered 2
Il gioco è chiaramente in uno stato giocabile, ma in condizioni davvero povere. Tra macchinose meccaniche di crafting ad azioni non eseguite fino al Game Over senza alcuna ragione, Sheltered 2 cerca di migliorare la formula del suo predecessore aggiungendo qualche piccola miglioria qua e là, ma rendendo il tutto complessivamente più scomodo da fruire e orribilmente punitivo nel caso di sconfitta o di un marginale errore di calcolo. Speriamo che futuri aggiornamenti migliorino la qualità del gioco. Seguiteci su Kaleidoverse per tante altre news, anteprime e recensioni e tenetevi sempre aggiornati con i nostri canali Telegram e Youtube per tutte le ultime notizie dal mondo del cinema, dei videogiochi e serie tv.
Sheltered 2 è un gestionale che recupera molti elementi funzionali del primo capitolo e alla quale a taluni aggiunge migliorie di qualità utili ed efficaci, altri invece subiscono una grossa caduta diventando complessi in modo non necessario. Esplorare risulta appagante, mentre i combattimenti risultano incredibilmente noiosi e risolvibili in un unico modo. Stato di Game Over alla morte del leader frustrante e scoraggiante. Il gioco necessita ancora di molti miglioramenti e limature di angoli per essere piacevole.