Marzo ha appena avuto il tempo di iniziare e Netflix ha già iniziato a rilasciare nuovi film. La pellicola di cui andremo a parlare, The Weekend Away, può essere considerata la versione un po’ thriller di Una Notte da Leoni, dato che dovremo affrontare un’amnesia dovuta all’alcol e la scomparsa di una persona, ma vi assicuro che non ci saranno molte risate in questo titolo, basato sull’omonimo romanzo di Sarah Alderson. La protagonista è interpretata da Leighton Meester, conosciuta per il suo ruolo in di Blaire in Gossip Girl, e dominerà quasi costantemente la scena. Vale la pena vedere The Weekend Away? Scopriamolo in questa recensione, naturalmente, priva di spoiler.
La storia di The Weekend Away si concentra su due protagoniste: Beth e Kate, migliori amiche dai tempi del college, le quali si ritrovano per un weekend in Croazia. La prima ha una vita abbastanza regolare: è sposata e ha da poco avuto una bambina, ma sembra non essere pienamente felice del suo matrimonio. La seconda, al contrario, è sull’orlo del divorzio e proprio per questo vuole godersi il più possibile il weekend, bevendo assieme all’amica e sperando di rimorchiare qualcuno con cui divertirsi. Quasi immediatamente ci spostiamo alla mattina successiva: Beth si sveglia nel suo letto e corre in bagno a vomitare, la sua testa sta risentendo profondamente della serata passata e non ricorda assolutamente nulla. La cosa non le interesserebbe, se non fosse che Kate è misteriosamente scomparsa.
The Weekend Away, uno sviluppo interessante
The Weekend Away mi ha piacevolmente sorpreso. La trama procede in un modo abbastanza lento ma coerente, permettendoci di unire pian piano i pezzi del puzzle senza risultare forzato. La protagonista, Beth, prova ad andare alla polizia ma viene ignorata perché la scomparsa è avvenuta da troppo poco tempo, ma successivamente le forze dell’ordine si attiveranno per provare a capire cosa sia successo e, dato che capita spesso che in questo genere di film tali figure vengano ignorate con qualche pretesto, è stato un dettaglio molto apprezzato. Anche ciò che è successo a Kate si scoprirà nel bel mezzo della pellicola, portando ulteriori sviluppi che incuriosiscono e spingono ad andare avanti fino alla conclusione, dove si incontra un finale davvero ben sviluppato.
Un fattore interessante della pellicola sta nel ruolo dei personaggi: ne vedremo davvero pochi, ma tutti risulteranno in un certo qual modo fondamentali, qualcuno perché con poche battute rivelerà dettagli importanti, come l’ex marito di Kate, e altri in modo più sostanzioso. Una sola tra queste figure ho trovato discordante con il resto: un taxista. Per arrivare al locale dove Kate e Beth passeranno la serata, le due si faranno accompagnare da un uomo, Zain, con cui Beth scambierà qualche parola di circostanza. È stato un po’ forzato il modo in cui egli entrerà a far parte della trama, provando ad aiutare la protagonista a capire cosa sia successo all’amica, dato che i due hanno scambiato solo poche chiacchiere.
Beth: sì e no
Nonostante Beth sia una protagonista piuttosto apprezzabile, è anche vero che domina quasi completamente la pellicola ed è per questo che su di lei ricadono quasi tutti i difetti della storia. Prima di tutto una critica più generale va fatta all’attrice: senza dubbio si è dimostrata brava ma – non so se per colpa sua o per indicazioni sbagliate di regia – in certi contesti era davvero troppo “sgamabile”. Ogni volta che si trova davanti a qualcuno di potenzialmente pericoloso è evidente il fatto che abbia paura e che abbia capito che qualcosa non va in quell’individuo, ma tenta costantemente di dissimulare in un modo che dal punto divista dello spettatore è fallimentare, ma che, a quanto pare, secondo gli altri personaggi va bene. Più volte mi sono detta che dopo una certa frase la persona di fronte a lei l’avrebbe catturata, bloccata, o comunque avrebbe reagito, invece spesso ciò non è accaduto e la cosa sembrava molto forzata.
Per quanto riguarda il personaggio invece, il problema principale sta nel fato che, sebbene spesso si rivolga alla polizia o a Zain, quando vuole fare le cose da sola è davvero imbranata, del genere tipico dei film horror. Perché dovrebbe essere una mossa intelligente dire a una persona che pensi possa aver fatto del male alla tua amica, che hai dei sospetti e che andrai alla polizia a denunciarlo? Come può questa sembrare una buona idea? E attenzione, non è una cosa che accade solo una volta, ma almeno tre nel corso di The Weekend Away. Al contrario, perché quando ci sono prove concrete, fornite dalla polizia, del fatto che un personaggio è pericoloso pensi sia bene continuare ad affidarti a lui? Quell’individuo potrebbe rivelarsi il migliore del mondo alla fine, ma ciò non cambia il fatto che fidarsi è una pessima idea.
Le nostre conclusioni su The Weekend Away
Il finale della pellicola penso che sia ciò che più di tutto riesce a risaltarla. Gli ultimi venti minuti sono quelli a cui arriviamo convinti ormai che il film sia finito: quasi mi sono stranita quando, muovendo il mouse, ho visto che mancava ancora un lasso di tempo così considerevole, ma sono molto contenta di aver continuato a vedere. Nel finale Beth alterna quella quota di eccessiva ingenuità accennata prima a una grande intelligenza e, dopo un’ora di crescendo, arriva un ulteriore colpo di scena che chiude il tutto perfettamente. Il finale porta anche con sé molte spiegazioni sugli atteggiamenti di alcuni personaggi che all’iniziano risultano incomprensibili, quindi completa la pellicola davvero bene.
In conclusione possiamo dire che The Weekend Away è un film che vale la pena vedere. Essendo una pellicola principalmente gialla si può goderne appieno la visione solamente una volta, ma questa non delude. Gli errori sono pochi e trascurabili, la trama incuriosisce fin dai primi momenti in quanto arriva dritta al punto per poi proseguire con calma, unendo pian piano i vari pezzi e, nonostante in certe scene io non abbia particolarmente apprezzato l’attrice, anche questo è un dettaglio che durante la visione non causa molti problemi. Sperando che possiate concordare con quanto detto, vi ricordiamo che The Weekend Away è da oggi disponibile su Netflix e, per non perdere alcuna novità riguardante il mondo cinematografico, potete come sempre unirvi al nostro canale Telegram e seguirci sul nostro sito ufficiale.
The Weekend Away è una pellicola misteriosa che riesce a catturare. Da spettatori vogliamo sapere come evolverà la trama, cos'è successo alla co-protagonista e quali saranno le mosse del personaggio principale. I colpi di scena e l'evoluzione della trama sono ben fatti e nonostante il film non manchi di errori, come pecche di recitazione e un paio di forzature, queste non risultano pesanti e riusciamo a sorvolare molto facilmente.