La Rivincita di Leyla (titolo originale Meskina uscito nel 2021) arriva oggi su Netflix. Questa commedia olandese, con protagonista una trentenne di origini marocchine, ha tutte o quasi tutte le carte in regola per divenire un film da mettere nella propria lista di gradimento. La sceneggiatura della pellicola è stata scritta da Ernst Gonlag – Misfit, Bon Bini Holland –, Fadua El Akchaoui e alla regia vede Daria Bukvic, qui al suo debutto cinematografico dopo anni come regista teatrale (Milk and Dates), il quale si concentra anche qui sull’esperienza delle millennial che navigano tra due culture.
Nel cast troviamo: Maryam Hassouni (Leyla), Jouman Fattal (Malika), Nasrdin Dchar (Amin), Soundos El Ahmadi (Amira), Oscar Aerts (Klaas), Vincent Banić (Fabian), Olaf Ait Tami (Abdelkarim), Fadua El Akchaoui ( Fatima). La durata del film è di 94 minuti. Con sagace ironia, nella narrazione non si ha paura di prendere in giro la comunità marocchina, ovviamente vengono discussi argomenti come una madre iperprotettiva, matrimoni sgargianti circondati da pomposo sfarzo, zie zitelle che usano il loro troppo tempo libero solo per spettegolare e un’intera rete di potenziali coniugi per la giovane protagonista col cuore infranto. Tutto questo questo ci avrà convinti?
Leyla alla ricerca della felicità
All’inizio della storia, Leyla (Hassouni), quasi trent’enne, si ritrova sola alla festa di matrimonio di un parente. Viene chiamata “meskina”, termine usato nella cultura marocchina per identificare qualcosa di patetico ed è spesso usato per le giovani donne che non riescono a trovare un uomo. Le cose però cambiano quando alla festa incontra di nuovo l’amico d’infanzia Abdelkarim (Olaf Ait Tami) che è divenuto un famoso produttore musicale, ed è lo scapolo più ambito della serata; i due cominciano a frequentarsi e dopo poco tempo si sposano. Quattro anni dopo, tuttavia, la relazione mostra i primi segni di cedimento e quando i tabloid riferiscono che Abdelkarim è molto intimo con la cantante Alicia X (Yasmin Karssing), la coppia si separa.
Leyla ritorna così a casa della madre, che la accoglie a braccia aperte ma molto preoccupata per il suo futuro. E mentre sua sorella Amira (Soundos El Ahmadi), dallo spirito libero crea per lei diversi profili su tutti i tipi di app d’incontro, Leyla offre anche a sua madre la possibilità di trovare un uomo in un modo più tradizionale. Entrambe le donne hanno successo, così la protagonista si ritrova in un gran bel guaio quando inizia a frequentare due uomini contemporaneamente, ma soprattutto quando si ripresentata il suo ex marito e sono costretti a lavorare insieme. La donna si ritroverà a domandarsi cos’è che voglia realmente fare, e tutto questo sotto gli occhi penetranti e giudicanti della sua famiglia piuttosto allargata. Questa combinazione offre uno sguardo spensierato alle divisioni socio-culturali che deve affrontare una persona con un background multietnico.
La Rivincita di Leyla come Bridget Jones, o quasi
Ciò che più cade all’occhio durante la visione del film, è quanto la nostra protagonista assomigli in qualche modo a un altro personaggio che noi tutti abbiamo adorato e tutt’ora adoriamo: stiamo parlando di Bridget Jones. Leyla si ritrova in mezzo a due relazioni e non sa cosa vuole fare, un po’ come la bionda e simpatica Bridget. Ma dove quel film britannico ha dovuto fare affidamento anche in parte sul fascino di Renée Zellweger, La Rivincita di Leyla può facilmente fare affidamento sulla qualità da star e sul carisma di Maryam Hassouni. Ciò che emerge dalla sua interpretazione è una donna marocchina indipendente che comanda. Le due protagoniste sono molto diverse tra di loro: mentre Bridget ha bisogno di qualcuno accanto, Leyla arriva a scoprire che avere qualcuno non è poi così importante si può stare bene anche senza nessuno.
El Ahmadi (Amira) ha affermato di aver dovuto trafficare per anni con l’idea di fare un film positivo e non stereotipato sui marocchini, e interpreta in modo molto divertente la sorella di Leyla, un’urologa di successo, molto divertente e il suo personaggio una è bomba esplosiva di battute al momento giusto. Abbiamo anche la cugina Malika, l’opposto delle due sorelle, che nella pellicola viene paragonata a Miranda Priestly del film Il Diavolo Veste Prada dato che è una donna d’affari di successo che gestisce un impero di diamanti.
Le nostre conclusioni su La Rivincita di Leyla
Le vicissitudini della vita amorosa della protagonista si sposano bene con il suo desiderio di scrivere una fiaba moderna, la sua ambizione è a malapena considerata. La rivincita di Leyla tende a saltare le conseguenze dei momenti chiave ritraendo il passare del tempo in maniera un po’ troppo veloce però è passabile perché il film è carino e scorrevole. La pressione che Leyla subisce non sempre è presente nell’opera ma va bene così, forse se lo fosse stato la storia sarebbe risultata pesante; la protagonista sarebbe risultata frustrata ancora di più, perciò possiamo concludere di aver apprezzato questa maggiore leggerezza.
Alla fine, Leyla deve scoprire che non ha bisogno di un uomo per essere a tutti gli effetti felice, conclusione a cui arriva senza difficoltà, e che viene riportata come fosse una semplice fiaba che la protagonista racconta alla sua nipotina, ricordandole che c’è sempre una soluzione al problema. La Rivincita di Leyla racconta una storia importante e lo fa con umorismo, Leyla ci pone una domanda che noi tutte ci facciamo in molti casi nella nostra vita: abbiamo realmente bisogno di un uomo per essere complete? Per essere delle donne realizzate? La risposta la troverete solo guardando il film che noi di Kaleidoverse consigliamo la visione. Ognuna di noi si rivedrà in Leyla. Noi come sempre vi invitiamo a continuare a seguirci tramite il nostro sito Kaleidoverse e i nostri canali social Telegram, Instagram e YouTube, per non perdervi nessuna novità sul mondo di Anime&Manga, serie TV, cinema, games e molto altro.
La Rivincita di Leyla rappresenta finalmente una commedia romantica con un buon cuore sulla moderna donna marocchina che non ha bisogno di qualcuno affianco per non essere felice, ma può contare su stessa e su tutte le persone che le vogliono bene. Una donna forte che trova la propria strada per raggiungere i suoi sogni e sentirsi realizzata.