Chi si ricorda di Lady Oscar che ci ha incantato ogni pomeriggio con il suo coraggio, e la sua lealtà ma soprattutto il suo gran fascino di donna portato in modo impeccabile in veste anche da uomo. Era il 1°marzo 1982 quando Lady Oscar arrivava nei nostri piccoli schermi, da quel giorno sono passati esattamente 40 anni. Il manga di Ryoko Ikeda non ha mai perso il suo splendore, ancora oggi l’iconico personaggio è amato da moltissimi fan in tutto il mondo.
Il nome originale dell’opera è Berusaiyu no Bara letteralmente “Le Rose di Versailles” è stato realizzato in Giappone dal 21 maggio 1972 al 23 dicembre 1973. Dalla sua prima trasmissione, avvenuta nel 10 ottobre 1979, Lady Oscar fu un successo diventando un fenomeno di massa. Tra i temi trattati nel manga troviamo: l’amore, l’amicizia, i conflitti tra le classi sociali, la ferocia della guerra e la fedeltà agli ideali. Le Rose di Versailles fanno riferimento a cinque personaggi presenti nel manga: Maria Antonietta: Rosa rossa, Lady Oscar: Rosa bianca, Madame de Polignac: Rosa gialla, Rosalie: bocciolo di Rosa e Jeanne: Rosa nera.
Lady Oscar e le rose di Versailles trama
La storia racconta di Maria Antonietta d’Austria, figlia dell’imperatrice Maria Teresa, e di Oscar François de Jarjayes, ragazza nobile, sua coetanea, comandante della Guardia Reale. Quest’ultima, cresciuta sin da bambina come un uomo, instaura con la futura sposa di Luigi Augusto, un forte amicizia. Tra le due si insinua l’amore per il conte svedese Hans Axel von Fersen. Entrambe se ne innamorano, ma il sentimento si alterna alle vicende della Rivoluzione Francese e all’amore di altri pretendenti segreti, come quello dello scudiero André .
Con la presa della Bastiglia, il 14 luglio 1789, cade il simbolo dell’Ancien Régime. L’anime giapponese ricorda lo storico episodio. La sesta figlia femmina del generale De Jarjayes, cresciuta come un maschio e introdotta all’addestramento militare, si schiera dalla parte del popolo durante la presa della Bastiglia e muore colpita al petto, un giorno dopo la morte del suo amato André, colpito a sua volta da una pallottola vagante. Il personaggio che ha ispirato Riyoko Ikeda nella creazione di Oscar era un uomo. Si tratta di Pierre-Augustin Hulin, militare che aveva sfidato i cannoni della Bastiglia anche se era stato un fedele servitore di Maria Antonietta. Diventato un rivoluzionario, aveva guidato l’assalto dei parigini alla fortezza. Ikeda aveva deciso di disegnare un uomo, ma alcune insicurezze sul suo stile la spinsero verso la creazione di una protagonista femminile.
La complessità del personaggio Lady Oscar
La nostra protagonista è un personaggio molto complesso è profondo. Nonostante tutta la serie sia costellata da personaggi importanti e figure storiche, Oscar con il suo percorso e la sua storia ha davvero incantato tutti. Peccato che qui in Italia la nostra protagonista viene chiamata fin da subito Madamigella, perdendo così quella sfumatura importante della psicologia del personaggio, quell’alone di mistero viene subito svelato, portando lei stessa e poi tutti gli altri a dubitare del fatto che sia una donna. Le stesse guardie di Francia lo vengono a sapere come se fosse un pettegolezzo. Tutto questo fu dovuto al suffisso onorifico -sama- con cui si rivolgono a Oscar, suffisso neutro adatto sia a una donna sia a un uomo e che ben si sposa con l’ambiguità sessuale della protagonista.
Una storia che puntava di più su un personaggio storico potente come Maria Antonietta, che veniva messo in ombra da un altrettanto importante personaggio con un background diverso da quello della Regina di Francia. Non solo una ragazzina che viene privata della sua vita per ricoprire un ruolo fondamentale, ma soprattutto per tutti i sacrifici che Oscar ha dovuto affrontare. Si aveva davvero l’impressione che la storia non girasse su Maria Antonietta ma su Lady Oscar, quest’ultima faceva da collante a tutto il resto. Ryoko è stata magnifica nell’inserire nel manga/anime tutti gli avvenimenti storici più importanti che hanno poi portato alla fine del Re e della Regina che tutti noi sappiamo.
La censura italiana a Lady Oscar
La serie di Lady Oscar arriva in Italia nel 1982, in piena esplosione della tv commerciale. Il titolo fu cambiato e venne scelto quello del film del 1978 diretto da Jacques Demy: si intitolava appunto Lady Oscar ed era un adattamento del manga originale. La protagonista era Catriona MacColl. La pellicola però arrivò in Italia solo dopo il debutto della serie animata. Mentre in Giappone Lady Oscar non aveva avuto un grande successo, in Italia venne molto apprezzata, diventando una delle nazioni che ha replicato la trasmissione della serie con molta più frequenza. La serie non ha avuto mai un seguito, Ikeda però ne creò uno per il manga dove Oscar e André incontrano un giovane Napoleone Bonaparte durante il giuramento nella sala della Pallacorda.
La serie subì la censura dell’epoca. La famosa scena della lite tra Andrè e Oscar con lo strappo della camicetta è diventata sempre più corta con il passare degli anni. Gli insegnamenti di Lady Oscar – come ad esempio “sii orgogliosa di mostrare la tua vera natura” – nella versione italiana è stato censurato. Una serie di scene sono state modificate, per l’epoca certi argomenti erano scomodi per il pubblico. Ad esempio fu censurata la scena in cui Rosalie si offre a Oscar per un po’ di denaro. Anche la scena d’amore tra Lady Oscar e André è stata modificata più volte. Durante uno scoppio di violenza della Rivoluzione Francese i due trovano riparo in un bosco, si dichiarano e si abbandonano alla passione, scena sistemata in modo da non apparire troppo spinta.
Lady Oscar un personaggio indimenticabile
Siamo giunti alla fine del nostro approfondimento sulla serie di Lady Oscar, nel nostro cuore ci sono anche tutti gli altri personaggi che hanno reso quest’opera memorabile. Per quanto abbia subito cambiamenti o censure lo guardiamo sempre con grande gioia (e qualche lacrima). Lady Oscar a parere personale è un manga molto profondo si toccano certi argomenti che a distanza di anni e per l’epoca in cui uscì sono sempre attuali; se ad una prima visione molte cose non ci erano chiare, in età adulta abbiamo saputo apprezzare di più tutta la storia, e le diverse sfumature di cui si compone l’opera.
Riyoko Ikeda ha saputo creare una storia bellissima in un contesto storico altrettanto importante, nonostante la scelta di finale di concludere l’opera in maniera un po’ troppo drammatica, ma forse non ci sarebbe rimasta impressa nel cuore. Ogni 14 di luglio oltre a ricordarci la presa della Bastiglia, noi ricordiamo anche la morte di Lady Oscar, se una serie riesce a lasciarti un ricordo così indelebile per noi è una storia potente che ha saputo lasciare il segno di una grande protagonista come lei. Come sempre vi invitiamo a continuare a seguirci tramite il nostro sito Kaleidoverse e i nostri canali social Telegram, Instagram e YouTube, per non perdervi nessuna novità sul mondo di Anime&Manga, serie TV, cinema, games e molto altro.
“Voi guardie reali avreste forse il coraggio di sparare al vostro ex comandante? Se proprio volete sparare sui rappresentanti del popolo, su degli uomini disarmati, dovrete prima passare sul mio cadavere!”
Oscar Francois de Jarjayes