Bentrovati lettori! Come ogni martedì, anche oggi vi proponiamo la recensione di Snowpiercer, precisamente dell’episodio 8. Manca veramente pochissimo, solo due settimane e finalmente sapremo quale sarà il destino dei nostri viaggiatori. Ma facciamo un passo indietro: nelle puntate precedenti abbiamo visto lo sviluppo di tutte le decisioni e le scelte fatte dai nostri protagonisti. Prima di tutto il nostro Layton è riuscito a riprendere il treno a moto perpetuo, non senza conseguenze. Da qui si dirama tutto ciò che è successo in seguito. Prima Andre racconta la bugia del “nuovo Eden”; poi Picca, sempre diffidente, non gli crede e si ammutina, attentando alla vita del nuovo capo. In fine, in seguito allo scontro avuto con l’amico, Layton finisce in un coma rivelatore.
Nella settima puntata, infatti, Il nostro protagonista, tra sogni e deliri, riesce a ricordare come, in realtà, tutto quello su cui si basano le sue bugie non sia una visione, ma la reminiscenza di ciò che ha visto nel covo di Asha, ovvero un calendario con l’immagine di questo immenso albero. E mentre tutto questo accade, intorno a lui vediamo personaggi che si redimono – abbastanza a caso, detto sinceramente –, come Audrey e Sykes; un Wilford che a un certo punto pare perdere la sua forza combattiva e altri che provano a combattere le proprie paure e insicurezze per poter vivere in un mondo così duro e difficile. Ma passiamo all’episodio odierno.
Recensione dell’Episodio 8 di Snowpiercer
Dopo il suo risveglio vediamo un Layton abbastanza scosso e preoccupato, ma questo importa relativamente poco oggi, siccome l’episodio ruota principalmente intorno all’ancora misteriosa figura di Asha, la nuova arrivata. Infatti vediamo che la donna ottiene un ruolo nel treno, la quale inizia ad ambientarsi e ad avere dei ricordi pre-glaciazione. Sembrerebbe andare tutto bene, se non fosse che la notizia data da Wilford – ovvero la possibilità che Melanie sia viva – abbia leggermente destabilizzato la catena di comando. Quando tutti nella locomotiva lo scoprono, ovviamente si inizia a cercare un modo per recuperarla. Da qui cominciano i guai.
Lungo il percorso lo Snowpiercer incappa in un ostacolo molto insidioso, il quale metterà a repentaglio la vita di tutti e porterà a delle tragedie inevitabili. Ovviamente non vi dirò altro per permettervi di godere al meglio l’episodio, ma vorrei aggiungere come questa puntata ci mostri lati di alcuni personaggi che pensavamo fossero scomparsi. Un repentaglio cambio di vedute, diciamo così, non è molto credibile; soprattutto se teniamo conto del fatto che il viaggio dalla ri-presa dello Snowpiercer sia durato circa dieci giorni, finora. Insomma, basta davvero così poco tempo perché qualcuno cambi? Faccio fatica a crederci, e voi?
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