Vi siete mai chiesti come ci si sente a diventare famosi a soli 18 anni? A vedere la propria musica fare il giro del mondo in poche ore? A condividere i propri sentimenti globalmente mentre si va ancora alle scuole superiori? Olivia Rodrigo, classe 2003, lo sa benissimo. Nel 2021, ad appena 18 anni, ha pubblicato il suo primo album Sour dopo aver rilasciato il singolo Drivers Licence, diventato virale. Dal giorno alla notte la giovanissima cantante ha visto il suo sogno di bambina diventare realtà, ma non è tutto oro quello che luccica. Rodrigo era già conosciuta nel mondo della recitazione soprattutto per il ruolo di Nini in High School Musical: the musical: the series. Fin da bambina ha recitato e calcato le scene ma aveva sempre sognato di scrivere e cantare la propria musica.
Olivia Rodrigo ha pubblicato l’album nel maggio del 2021 e, a ora, è stata candidata a oltre 60 premi per Sour. Sette di queste nomination sono dei Grammy Awards, gli Oscar della musica, che si terranno lunedì 4 aprile. Oltre a Drivers Licence, l’album contiene altri 10 brani tra cui i conosciutissimi Deja Vu e Good 4 U. Se vi siete chiesti come è avvenuto il processo di scrittura e registrazione di Sour, avrete tutte le risposte dovute all’interno del docufilm di Disney+ Olivia Rodrigo: driving home 2 u, di cui oggi parleremo in questa recensione.
Olivia Rodrigo e i suoi fan
“And all my friends are tired
Of hearing how much I miss you,
but I kinda feel sorry for them
‘Cause they’ll never know you the way that I do, yeah
Today I drove through the suburbs
And pictured I was driving home to you”
Olivia Rodrigo: driving home 2 u è in tutto e per tutto una lettera d’amore per i fan della cantautrice. Il titolo stesso di questo docufilm riprende una delle frasi della sua prima canzone diventata virale. La stessa cantautrice racconta nella pellicola che la frase “and pictured I was driving home to you“ (e mi sono immaginata di guidare fino a casa da te) le è particolarmente cara. Olivia spiega precisamente che con quella frase non voleva tanto parlare di un luogo fisico ma più della sensazione che si ha, quando si è innamorati, di sentirsi a casa con qualcuno. Il suo “guidare fino a casa da te” perciò era un voler esprimere la sua disperazione nell’aver perso la persona con la quale si sentiva di più a “casa”. Rendere questa citazione il titolo del docufilm, quindi, è quasi un cambiamento del testo stesso. Olivia Rodrigo sta guidando verso una casa, ma non è più quella della persona con la quale si è lasciata, bensì quella dei suoi fan con i quale ora condivide le sue emozioni.
Non è facile parlare di cinematografia, di filmografia o di scelte registiche per questo prodotto, in parte perché essendo un docufilm vi sono riprese molto diverse tra loro. Spesso, addirittura, sono stati usati filmati fatti da Olivia stessa durante le sessioni di registrazione. Tuttavia, ogni canzone dell’album ha un’ambientazione diversa e sembra quindi di assistere a 11 diversi video musicali intermezzati da racconti della cantautrice. Le location statunitensi scelte sono estremamente suggestive, da strade in mezzo al deserto a una spiaggia all’alba a una stanza piena di oggetti color pastello; lo spettatore si immedesima molto facilmente nelle esperienze e nelle emozioni della cantante. Il vissuto di Olivia Rodrigo, comunque, è relegato principalmente ai suoi stessi racconti e alle riprese amatoriali in studio. Questa pellicola, quindi, non si concentra particolarmente sul mostrare la vita di tutti i giorni di Olivia ma più sul raccontare quale è stato il processo di creazione dell’album Sour.
La delicatezza di Olivia Rodrigo
“Com-comparison is killin’ me slowly
I think I think too much
‘Bout kids who don’t know me
And I’m so sick of myself”
Sour non è solo un album che parla di un cuore spezzato e di relazioni d’amore. Il primo album di Olivia Rodrigo è scritto da un’adolescente che vive nel Ventunesimo secolo a contatto con i social media ogni giorno quasi da quando è nata. La canzone Jealousy, Jealousy, nona traccia di disco, esprime la frustrazione di non sentirsi all’altezza, di non sentirsi abbastanza bella o interessante rispetto alle persone su internet. Olivia parla di se stessa ma parla a tutti coloro che provano le stesse cose. Si sfoga per farsi capire e contemporaneamente viene capita dai suoi coetanei (e non solo). Questo è quello che lo storytelling di Olivia Rodrigo riesce a fare. La cantautrice riesce, con grande delicatezza, a far dire alle persone: “La capisco, succede anche a me” e a unirle attraverso parole e note. Tutto questo viene trasportato in Olivia Rodrigo: driving home 2 u e spiegato da lei stessa. Le sue intenzioni sono proprio quelle di farsi capire e di far sentire gli altri capiti e il tutto avviene accompagnato da ambientazioni mozzafiato e una band tutta al femminile.
Le nostre conclusioni su Olivia Rodrigo: driving home 2 u
Olivia Rodrigo: driving home 2 u è un documentario che i suoi fan non possono assolutamente perdersi e che chi non la conosce potrebbe guardare per saperne di più su questa cantautrice di talento. Con grande delicatezza, infatti, Olivia racconta i dietro le quinte di ogni brano del suo album Sour e parla dei sentimenti che l’hanno accompagnata durante la stesura delle canzoni. Il lungometraggio è un viaggio che profuma di auto decappottabile, di adolescenza e di emozioni forti che spesso ci fanno soffrire ma che portano a un’inevitabile crescita e maturazione. Olivia abbraccia la sua gioventù ma dimostra una maturità davvero spiccata, attraverso la quale è capace di parlare a persone di tutte le età. Le sue canzoni smuovono i sentimenti più profondi degli ascoltatori e i suoi racconti sulle stesse rendono l’album ancora più coeso e interessante. Il docufilm è fresco, coinvolgente e letteralmente una gioia per gli occhi. In un certo senso, un nuovo piccolo gioiello nel catalogo Disney+. Se volete continuare a rimanere aggiornati su notizie sul mondo del cinema, degli anime, dei manga e molto altro vi invitiamo a unirvi al nostro canale Telegram e a seguirci su Kaleidoverse.
Olivia Rodrigo brilla nel suo docufilm Driving home 2 You. Se volete saperne di più sulla giovanissima cantante, se volete assistere alle sue canzoni cantate "live" perché i suoi concerti sono ancora troppo lontani o perché non avrete la possibilità di andarci, questo è il prodotto per voi. Rodrigo è estremamente sincera e dolce, tratti tipici per una giovane della sua età, ma contemporaneamente è sagace, intelligente e molto sicura di ciò che vuole far capire ai suoi fan, soprattutto quando si parla di musica. Driving home 2 u è la sua lettera d'amore ai suoi sostenitori, ma chiunque guardi il docufilm non può che rimanere ammaliato dall'onestà e dalle doti canore e di scrittura della cantante.