Cari lettori, bentrovati. Il primo aprile segna la data del nostro ultimo appuntamento con la mozzafiato seconda parte di The Case Study of Vanitas. 12 puntate, una più travolgente dall’altra, ci hanno condotto alla fine di questo percorso dove finalmente alcuni quesiti hanno trovato risposta. Ma la storia dei nostri eroi anticonformisti non è conclusa, infatti il fumetto è ancora in corso e a tal proposito è importante fare una precisazione: con l’undicesimo episodio sono stati adattati tutti i capitoli finora pubblicati in formato tankbōn, e anche dei successivi.
Prima di scoprire quali sono le rivelazioni dell’avventura odierna, come di consuetudine, soffermiamoci brevemente sugli accadimenti scorsi. Fin dal principio, gli sviluppi della trama hanno visto patteggiarsi e proteggersi a vicende i due personaggi principali: Noè e il nostro strampalato specialista di vampiri. Nonostante le loro profonde differenze caratteriali, gradualmente il loro rapporto progredisce instaurando un vero e proprio legame di amicizia. Ragion per cui le scene dell’undicesima puntata hanno particolarmente colpito e scisso il cuore dello spettatore in due eque metà. L’arrivo di Vanitas nella lugubre atmosfera predisposta di Mikhail dà il via a una serie di inaspettate reazioni a catena.
Vanitas contro Noè: pur di proteggerti
Il piano del ragazzino dai capelli argentei era quello di utilizzare la povera Domi come un mero strumento per costringere Noè a succhiare il sangue di Vanitas e scoprire così la verità sulla morte di Luna. Si ritrovano così uno di fronte l’altro le due figure che fino a qualche tempo prima si spalleggiavano fra loro. Entrambi immersi in un’asfissiante pressione, certi di un’unica cosa: non permettere a nessuno di portargli via la cosa più importante. Inizia così una feroce battaglia, fatta di assenza, disperazione, rabbia e frustrazione. Sotto una pioggia battente, le ferite iniziano ad accumularsi sui corpi degli sfidanti sotto lo sguardo vigile ed euforico di Mikhail.
La situazione sembra essere vicina al peggior scenario possibile, quando improvvisamente fa la sua apparizione Jeanne. Sono proprio le sue parole a risvegliare in Noè un briciolo di lucidità, volta a fargli aprire gli occhi e analizzare effettivamente cosa stesse accadendo. I gesti e le parole di Vanitas vengono così sviscerate e comprese per il loro reale significato. Dietro un’offensiva è dissimulata la paura, dietro l’ostilità una radicata solitudine. In effetti ciò che contraddistingue quest’emblematico personaggio è la sua continua ostentazione di non curanza, crudeltà e distaccamento da tutto e tutti. Catene forgiate da egli stesso per recludere la sua effettiva e straripante bontà d’animo. Se voler bene a una persona è sinonimo di sofferenza, allora per essere liberi bisogna vivere da soli.
The Case Study of Vanitas, recensione Episodio 12
L’ultimo episodio di The Case Study of Vanitas, riprende con l’adattamento del finale del capitolo 53 per proseguire dal 54 in poi. Come precedentemente affermato, i suddetti paragrafi non sono stati ancora raccolti e divulgati. Infatti, anche in Italia, i volumi editi da Star Comics arrivano fino al nono. La condizione catartica in cui tergiversano i protagonisti è ancora critica; tuttavia, gli autentici sentimenti dei ragazzi finalmente trovano spazio per librarsi e risuonare all’unisono. Svariati interrogativi verranno risolti: cos’è successo a Luna? Chi ha salvato e aiutato per tutto questo tempo Mikhail? Chi è il maestro di Noè?
Avventura, colpi di scena, sacrificio, affetto, amore, tutto questi elementi sono stati intrecciati con cotanta cura e fascino da dar vita a uno spettacolare arazzo: The Case Study of Vanitas. Speriamo che presto verrà annunciato un sequel di quest’opera stupenda, nel frattempo se ancora non lo avete fatto, correte su Crunchyroll e godetevi il sensazionale ultimo appuntamento. Noi vi aspettiamo noi nostri social, Instagram e Telegram, per commentare insieme gli avvenimenti. Continuate a seguirci sul nostro sito Kaleidoverse per non perdervi nessuna novità sul mondo di Anime&Manga e non solo.