I DLC sono dei contenuti scaricabili, gratuiti o a pagamento, che vanno ad aggiungere più soggetti e nuove prospettive al videogioco già acquistato. É possibile quindi ottenere più personaggi, outfit, item, mappe, missioni e sfide, ma anche integrare la narrazione o fornire trame differenti per un maggiore approfondimento della storia principale. Tutto questo per aumentare la durata del gameplay e poter vivere l’esperienza di gioco al suo massimo. Ma prima di iniziarli è consigliabile concludere i titoli principali. Oggi vi proponiamo una top 5 di quelli che reputiamo i migliori DLC dell’ultimo decennio, scelti in base alla quantità dei contenuti, al contributo narrativo e all’apprezzamento da parte delle varie community.
I 5 migliori DLC del decennio
The Ringed City (2017) – Dark Souls 3
The Ringed City, dopo Ashes of Ariandel, è il secondo DLC di Dark Souls 3 pubblicato da Bandai Namco Entertainment. L’espansione ha come obbiettivo quello di dare una degna conclusione alla triologia, e ben riesce ad approfondire la lore facendo anche riferimenti agli episodi precedenti della serie. L’ambientazione di gioco si divide in due zone: Dreg Heap (Cumulo di Rifiuti) e Ringed City (Città ad Anelli). La prima area in particolare assume la forma di un mondo collassato su se stesso, e può risultare alquanto disorientante per il giocatore. Com’è tipico in Dark Souls, le ambientazioni offrono molteplici sentieri, passaggi segreti, pareti illusorie ed entrate nascoste. Mentre i mostri affrontati non sono particolarmente nuovi e originali, insieme alla presenza dei 4 boss riescono comunque a tenere alto il livello di difficoltà dell’opera, mentre ad aiutarci nelle imprese vengono forniti oggetti e set completi inediti. Per concludere la lista dei contenuti è importante citare le arene pvp, con la possibilità di fare duelli, a due, a quattro e anche lotte fino a sei giocatori.
Frozen Wilds (2017) – Horizon Zero Dawn
Horizon Zero Dawn è un RPG d’azione e sopravvivenza in terza persona, sviluppato da Guerrilla Games. Come tutti i giochi della serie è conosciuto per i combattimenti estremamente dinamici e ambientazioni mozzafiato.
Ci si trova nei panni della cacciatrice Aloy, un’abile guerriera esperta di armi da lancio e tiro con l’arco. Mitologia e tradizione si scontrano con elementi tecnologici in un mondo post-apocalittico, che vede le tribù umane superstiti cercare di sopravvivere all’attacco di creature meccaniche. Nel DLC scopriamo un territorio completamente diverso e più ostile, chiamato lo Squarcio.
Obbiettivo dell’espansione è fornire al giocatore un nuovo ambiente da esplorare ma a un livello di difficoltà leggermente più elevato; bisognerà dunque scalare pareti rocciose, trovare appigli di fortuna e farsi largo nella neve. Tra i contenuti originali abbiamo nuove tipologie di armi ed outfit, particolari varianti di arco e frecce, creature uniche e pericolose. Queste le motivazioni base per le quali Frozen Wilds merita di essere giocato. Per quanto riguarda invece la storia principale non bisogna avere grandi aspettative, sebbene narrazione e dialoghi all’interno delle quest risultino molto più ben fatti e dinamici rispetto a quelli trovati in Zero Dawn.
Tiny Tina’s Assault on Dragon Keep (2013) – Borderlands 2
Si tratta di un FPS RPG fantasy a giocatore singolo. È il quarto DLC di Borderlands 2, ed è stato rilasciato come gioco indipendente nel 2021, con il titolo Tiny Tina’s Assault on Dragon Keep: A Wonderlands One-Shot Adventure. Viene considerata non solo una delle migliori espansioni del franchise, ma anche tra le più originali dell’intera industria. Il gioco è narrato da Tina, la piccola adolescente esperta di esplosivi e dal carattere noncurante, il quale la rende uno dei personaggi più amati. Per accettare la morte del suo amico Roland, la ragazza costruisce un mondo immaginario attraverso un gioco da tavolo identico a D&D.
La protagonista costringe il gruppo dei sei sventurati Vault Hunters, che diventano i tuoi personaggi giocabili, a partecipare al suo personale fantasy RPG. Questo trasforma quindi tutto il gameplay vissuto dal giocatore in un’ avventura completamente creata dalla mente di Tina. Incontriamo la totalità dei componenti del cast nei ruoli di NPC, mostri e creature tra le più varie e bizzarre, armi e contenuti esclusivi, e ambientazioni e musiche all’altezza delle aspettative. Ad accompagnare la narrazione, a tratti satirica, la presenza di battute dai contenuti maturi e tanto humor. Unica pecca segnalata dalla community è l’esistenza di alcuni piccoli bug, fixabili soltanto attraverso il riavvio del gioco.
Banned Footage Vol.1 (2017) – Resident Evil 7: Biohazard
Il franchise Resident Evil è tra i più conosciuti del genere survival horror, rilasciato per la prima volta su PlayStation nel 1996. Il capitolo 7, sviluppato da Capcom, è il primo con visuale in prima persona e, dei suoi tre DLC, Banned Footage Vol.1 è sicuramente il più apprezzato dalla community. L’opera prolunga l’esperienza di gioco, vissuta all’interno dell’inquietante magione dei Baker, attraverso tre tipologie di avventure differenti: Nightmare, Bedroom ed Ethan Must Die. Di queste, sono le prime due a rappresentare la punta di diamante dell’espansione, per difficoltà e livello di intrattenimento. In Nightmare, nei panni dello sventurato cameraman Clancy, dovremo sopravvivere all’interno di uno scantinato fino al sorgere del sole.
Ci sarà possibile costruire diversi tipi di armi, proiettili e trappole esplosive da utilizzare contro le numerose ondate di Micomorfi. Per quanto riguarda la Bedroom, si tratta di una vera e propria puzzle escape room. L’obbiettivo è quello di riuscire a uscire dalla stanza cercando di indovinare la corretta sequenza di azioni. Bisognerà quindi spostare ogni tipo di oggetto, cercare indizi e leggere le tracce, il tutto senza che la nostra carceriera Marguerite si accorga del nostro piano di fuga. L’esperienza adrenalinica ed ansiogena di Banned Footage Vol. 1, insieme alle atmosfere tetre e gli ambienti claustrofobici, lo rendono un DLC degno di essere giocato.
Blood and Wine (2016) – The Witcher 3: Wild Hunt
Rilasciato da CD Projekt Red, è il secondo DLC di Wild Hunt dopo Hearts of Stone. Ma più che un’espansione, Blood and Wine è un vero e proprio RPG fantasy, con una trama totalmente nuova e differente rispetto al capitolo 3 della saga principale. L’opera riesce tuttavia a offrire una degna conclusione alla storyline del protagonista, Geralt di Rivia. Comprende 30 armi originali, 20 mostri unici, livello massimo incrementato a lv100, aggiornamenti delle funzionalità e dell’interfaccia utente, oltre che la bellezza di 90 quest, per un totale di 20/30 ore di gameplay. Per quanto riguarda le mappe, il gioco è ambientato nella regione di Toussaint, un territorio mai visto in nessun’altro precedente titolo della serie The Witcher.
Al suo interno non mancano gli elementi gotici e dark fantasy, in bizzarro contrasto con la brillantezza dei colori che vanno a illuminare notevolmente l’atmosfera. La modalità di gioco può sembrare abbastanza ripetitiva, dal momento che la meccanica delle quest è la stessa che ritroviamo in tutti i giochi del franchise: parlare con gli npc, indagare, seguire tracce e uccidere i mostri. A renderlo meritevole di essere acquistato è il divertimento procurato dall’affrontare nuove avventure costellate da numerose storie, insieme alla grande quantità di contenuti extra.
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