Di solito, l’uscita di un sequel è il risultato dell’enorme successo di un gioco e la conseguenza della richiesta di nuove avventure da parte del pubblico di videogiocatori. Eppure, quante volte è capitato di vedere gemme poi finite nel dimenticatoio? Nonostante i buoni propositi sia a livello narrativo che nel gameplay, questi fanno parte di quella categoria di giochi che amiamo ma di cui probabilmente non rivedremo un seguito. Oggi il team di kaleidoverse vuole proporvi una lista dei titoli più interessanti che vorremmo veder tornare sui vari schermi con un sequel.
Silent Hill
Probabilmente uno dei survival horror più amati nella storia, Silent hill approda per la prima volta su Playstation nel 1999 per mano di Konami, riscuotendo un enorme successo e diventando un vero e proprio cult, tanto da influenzare tutta la successiva linea di giochi dello stesso genere. Purtroppo, però, già dall’uscita dei sequel per le console PS3 e PSP, Silent Hill: Origins e Silent Hill: Homecoming, nel 2007 e nel 2008 e del successivo Silent Hill: Downpour nel 2012, si vedono i primi segni di declino, nonostante la loro discreta fama. Una nuova speranza arriva nell’agosto del 2014, dove un teaser trailer interattivo, chiamato semplicemente “P.T”, suscita lo stupore dei fan della serie.
Il teaser presentava degli ottimi elementi che avrebbero potuto rendere il prodotto finale un vero e proprio capolavoro, considerando che anche il famoso regista Guillermo del Toro era coinvolto nel progetto. Nonostante le ottime premesse, una disputa tra lo sviluppatore Hideo Kojima e la casa di produzione porta ad annunciare nel 2015 l’interruzione dello sviluppo di quello che avrebbe dovuto chiamarsi Silent Hills.
Da quella volta non ci sono più state notizie sul ritorno della saga. Molti fan tutt’ora portano dietro il rammarico per il tramonto di una saga che ha segnato la storia videoludica. Siamo sicuri di non essere gli unici a volere il ritorno dell’iconica atmosfera tetra che spaesava e inquietava anche il videogiocatore più coraggioso. Ancora oggi noi rabbrividiamo al suono statico di una radio.
Portal
È sufficiente ricordare che questo mese, Portal 2 compie 11 anni dalla sua uscita per rendersi conto di quanto tempo sia ormai passato. Tuttavia, tanti hanno ancora un vivo ricordo di questa perla targata Valve che viene ricordato come uno dei giochi più originali di sempre.Per chi non lo conoscesse, il gioco si presenta come un puzzle game in cui il giocatore controlla in prima persona il personaggio Chell, una donna che si sveglia sotto la guida di un Intelligenza Artificiale di nome GLaDOS, che accompagnerà la protagonista in tutta la storia in una serie di “test”.
Queste prove non sono altro che dei rompicapi in cui il giocatore dovrà usare dei particolari portali per risolverli.Portal è uscito per la prima volta nel 2007 per PC, Xbox 360 e Playstation 3 e si trovava all’interno della raccolta The Orange Box. A seguito del suo successo viene poi sviluppato Portal 2, uscito nel 2011 per le stesse console già menzionate. Entrambi sono stati accolti favorevolmente dalla critica e hanno ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. Forse è ora di far tornare la saga, magari per le console next-gen.
Tombi!
Forse solo i veterani di Playstation ricorderanno questo Platform uscito su PSX nel lontano 1997. La trama è piuttosto semplice: il personaggio è un cavernicolo dai capelli rosa che deve sconfiggere dei maiali malvagi. Certo, detto così non sembra proprio il massimo, ma vi assicuro che nonostante non sia niente di intricato, la saga di Tombi! si presta ad un gamplay degno del suo genere, per niente noioso e mai scontato, il tutto accompagnato da personaggi esilaranti e ambientazioni peculiari. Il giocatore dovrà superare una serie di enigmi e utilizzare vari strumenti per completare le tante missioni (oltre 100!) sia principali che secondarie.
Peccato che nonostante sia considerato da molti come un prodotto meritevole, i due giochi della saga non hanno raggiunto le vendite sperate per ottenere lo status di Platinum e di conseguenza la Whoope Camp, che aveva prodotto solo quei due, chiuse i battenti. Tra l’altro, ricordiamo che dietro tutto c’è Tokuro Fujiwara, che ha ideato giochi come Resident Evil e Mega Man. Seppur improbabile, quindi, sarebbe bello poter vedere questa chicca videoludica tornare alla luce, anche tramite un reboot.
Ape Escape
Ape Escape è sicuramente un altro prodotto che gli amanti del retrò conosceranno. È stato il primo gioco a richiedere specificatamente l’uso del DualShock, ovvero il famoso controller PSX con gli analogici. La levetta serviva proprio a guidare tutti gli strumenti che il giocatore, nei panni di Spike, doveva usare per catturare delle scimmie che avevano acquisito la super intelligenza grazie a degli elmetti. Ape Escape è stato il platform per eccellenza: frenetico, esilarante e colorato, tutto con il tocco tipico dei giochi prodotti dal Sol Levante.
Il titolo è stato molto apprezzato per la sua dinamicità che alternava momenti in cui ci si scatenava nell’inseguimento delle scimmie più toste, a parti dove si doveva strisciare in silenzio per catturale. A rendere il tutto ancora più godibile erano le mappe, piene di meccanismi da risolvere per poter proseguire tramite l’uso degli strumenti a disposizione. In questa generazione videoludica sembrano mancare giochi sulla scia di Ape Escape, nulla di eccessivamente complicato ma che ti resta comunque nel cuore per tutto quello che ha da offrire. Insomma, sarebbe bello poter catturare ancora una volta le iconiche scimmiette con gli elmi.
Dark cloud
Un action RPG targato Level-5. L’azienda ha prodotto due giochi di questa serie (non collegati tra loro), Dark Cloud e Dark Chronicle, entrambi approdati su Playstation 2. Non bisogna farsi ingannare dalla trama semplice, perché questa saga aveva molto da offrire. Il gamplay era come quello di un classico rpg, con posti da esplorare, dungeon e vari livelli da superare e armi da migliorare con pietre e oggetti che si trovavano in giro. Nei dungeon si potevano usare i vari personaggi che si univano man mano nel team durante la storia, e ognuno di loro aveva delle armi e classi diverse.
L’elemento innovativo era però al di fuori dei combattimenti: infatti per andare avanti bisognava ricostruire le varie città che si visitavano, che all’inizio erano appunto vuote. Il giocatore aveva non solo la possibilità di posizionare case, fiumi, alberi dove voleva lui, ma anche di esplorare la sua “creazione” e vivere in tempo reale la città. Parlando con i vari abitanti, poi, si poteva vedere se il risultato era di loro gradimento o se avevano particolari richieste per la posizione della loro abitazione o altro. Sebbene Dark Cloud non sia stato una pietra miliare, non si può certo dire lo stesso per Dark Chronicle, che rispetto al suo predecessore è migliorato su tutti i fronti, sia graficamente che nel gameplay, rendendo il gioco meno monotono e aggiungendo nuovi elementi, tra cui varie attività secondarie come la possibilità di scattare foto in giro per raccogliere “idee” che servivano per le invenzioni del protagonista.
Negli ultimi anni la saga è stata portata negli store digitali su PS4 con una grafica leggermente migliorata, ma nulla di che.Visto il salto di qualità tra i due giochi della saga, forse è giunto il momento di pensare a qualcosa di più. Quali sono, invece, i sequel che tu vorresti? Faccelo sapere con un commento e per seguire tutti gli aggiornamenti sul mondo videoludico resta collegato al nostro sito Kaleidoverse e iscriviti ai nostri canali Telegram e YouTube per recensioni e tanto altro.