Sì, siamo decisamente fuori tempo massimo. A quasi un mese dal rilascio della seconda stagione di Bridgerton, finalmente condividiamo con voi la nostra recensione. Ma diciamocelo, parlare con tranquillità, con un lessico forbito e pertinente del Visconte Anthony non è cosa da poco. Tutti i protagonisti del period drama più hot di sempre sono tornati in questa nuova stagione che, come annunciato, non si concentra più sul duca e su Daphne, quarta figlia Bridgerton, ma sul primogenito Anthony. La serie, basata sui libri di Julia Quinn, che trattano ognuno di un fratello differente della famiglia, è arrivata alla sua seconda stagione ed è più romantica e scottante che mai.
Se Daphne e il duca avevano stipulato un accordo nel quale si sono trovati molto più invischiati di quanto avessero preventivato, in questa stagione le cose sono molto diverse. Anthony, infatti, a differenza di Daphne, non ha bisogno di lezioni di seduzione ma, al contrario, di lezioni d’amore. Il primogenito Bridgerton già alla fine della prima stagione aveva deciso di rinunciare a qualsivoglia sentimento. Dopo la delusione con la cantante Siena e dopo aver visto sua madre distrutta dalla morte del padre, Anthony non ha alcuna intenzione di sposare una donna che ama ma vede il matrimonio come un contratto da siglare con una ragazza piacevole e di buona famiglia.
Perché Bridgerton 2 funziona
La prima stagione di Bridgerton doveva sorprendere, doveva catturare l’audience e tenerselo stretto. E così ha fatto. Per la prima volta un romanzo harmony, genere relegato quasi solamente a un pubblico femminile, è diventato un prodotto audiovisivo famoso. Non solo, ma il pubblico della serie prodotta da Shondaland è risultato essere molto eterogeneo. Bridgerton 2, perciò, doveva semplicemente continuare a mantenere viva e accesa la curiosità degli spettatori attraverso una storia convincente. La stagione focalizzata su Anthony è stata esattamente questo. Non solo gli spettatori hanno potuto affezionarsi a nuovi personaggi, ma il fatto che la trama sia incentrata più su una crescita emotiva che non su quella sessuale, dà la possibilità di empatizzare ancora di più coi protagonisti. Abbiamo dimenticato il duca? Assolutamente no, ma il Visconte è un personaggio decisamente scritto dal famoso “female gaze” e convince ancora di più del duca di Hastings.
I punti deboli di Anthony lo rendono, infatti, ancora più affascinante e apprezzabile. Inoltre, la crescita che lui e Kate hanno l’una con l’altro passa per stadi ben definiti che rendono la loro relazione non solo convincente ma estremamente realistica. Le incomprensioni iniziali sono frustranti, ma nel momento in cui entrambi si rendono conto di non essere diversi ma molto, troppo simili, tutto il resto scompare. Perché Kate e Anthony sono entrambi primogeniti, sono entrambi carichi di responsabilità e hanno avuto un passato costellato da lutti dolorosi che li hanno posti in posizioni scomode che hanno entrambi accettato con grazia. La relazione tra Daphne e il duca era più passionale, più simile a un fuoco che divampa, mentre il legame tra la signorina Sharma e il Visconte è una fiamma che si accende e prende piede molto lentamente.
Le differenze col libro Il Visconte che mi amava
Bridgerton non è e non vuole nemmeno essere una serie televisiva storica. L’intento è chiaramente quello di dare un’idea dell’epoca Regency, ma a partire dai costumi e dai balli da sala, l’esattezza storica non è davvero rispettata. E, in un certo senso, è un bel prodotto anche per questo. D’altronde i libri di Julia Quinn risalgono a inizio 2000 e non vi sarebbe motivo di rispettare un periodo storico già di per sé descritto duecento anni dopo dalla sua venuta. I richiami all’Inghilterra dell’epoca Regency ci sono e sono abbastanza per convincere l’audience della veridicità dell’atmosfera. Se però la prima stagione seguiva quasi passo passo il libro Il Duca ed io, questa seconda stagione si è staccata moltissimo da Il Visconte che mi amava. A prescindere dall’etnia delle protagoniste, cambiata dalla produzione ma perfettamente funzionante nel contesto della serie, le vicende del libro sono davvero molto diverse.
In primis il libro non vede Edwina al centro degli scandali. La giovane infatti si separa da Anthony abbastanza in fretta quando nota l’attrazione tra l’uomo e la sorella. Le vicende seguono un po’ di più gli scandali già presenti nel primo volume. Così come Daphne e il Duca anche Kate e Anthony vengono trovati appartati nei giardini e, per questo, il fidanzamento con Edwina viene rotto e i due devono mettere a tacere le dicerie. Inoltre, l’identità di Lady Whistledown non è ancora chiarita nel secondo libro della serie e il personaggio continua a essere avvolto nel mistero.
I richiami a Orgoglio e Pregiudizio
No, non stiamo parlando di Orgoglio e Pregiudizio del 2005 con Keira Knightley, ma della serie BBC del 1995. Datata? Forse, ma il signor Darcy in quella serie non era altri che il meraviglioso Colin Firth, e solo per questo varrebbe la pena guardare i 6 episodi. Per i veterani dei period drama non sarà stato difficile trovare i richiami alla serie. Anthony che cade in acqua ed esce grondante con una camicia bianca addosso è solo una delle citazioni palesi dalla serie. Un altro richiamo è una scena in cui il Visconte è nella vasca da bagno ed è pensieroso sulla situazione. Anche nella serie BBC il signor Darcy ha una scena con riprese e contenuti davvero simili, nella quale ovviamente pensa a Elizabeth.
A onor del vero, c’è un richiamo anche al film di Joe Wright del 2005. La tensione che i personaggi mostrano quasi sfiorandosi le mani durante un episodio ricorda, alla lontana, la scena del film nella quale Darcy aiuta Elizabeth a salire sulla carrozza che la deve portare a casa. Citare period drama famosi è una mossa decisamente astuta e vincente da parte del team Bridgerton, e chissà che non porti nuovo audience all’interno del genere letterario/audiovisivo.
I meravigliosi personaggi secondari di Bridgerton 2
Certo, ci sono Kate e Anthony. Ma ci sono anche i Featherington, gli altri Bridgerton, la famiglia Sharma e tanti altri personaggi che rendono Bridgerton… Bridgerton. I piani della signora Featherington con lo squattrinato cugino, i gossip di Lady Whisteldown, l’ausilio della modista, sono tutte caratteristiche avvincenti che fanno affezionare l’audience a ogni personaggio. Perché, alla fine, questa serie è soprattutto questo. C’è una storia d’amore, c’è attrazione, ma ci sono tanti personaggi che si incontrano e scontrano in una società altolocata piena di fronzoli e balli complessi.
Lady Whistledown è forse più agguerrita che mai, in questa nuova stagione, e la sua identità è sempre più al centro dei pensieri dei nobili inglesi. Eppure l’audience comprende tutte le motivazioni che spingono i personaggi a comportarsi come si comportano. Eloise fa ciò che ci si aspetta che Eloise faccia, Penelope allo stesso modo e così anche Lady Danbury. Forse è la signora Featherington che sorprende tutti quanti in questa stagione, rivelandosi essere non solo scaltra ma davvero legata alla sua famiglia e alle sue figlie, come mai si era mostrata prima. Inoltre, Edwina, palese terzo personaggio di un triangolo amoroso involontario, non è insopportabile o spiacevole, ma anzi è così dolce e gentile che lo spettatore non può che apprezzarla.
Le nostre conclusioni su Bridgerton 2
Bridgerton 2 è colorato, pieno di tensione e un classico enemies to lovers (da nemici ad amanti). La trama non è sensazionale, non mostra nulla di particolarmente nuovo, ma gli interpreti sono talmente convincenti che è impossibile non rimanere incantati a vedere Anthony e Kate innamorarsi e rendersi conto, lentamente, di amarsi alla follia. Inoltre, è un ritorno ai period drama più classici. Essendoci meno interazioni sessuali, l’atmosfera ricorda molto di più prodotti effettivamente provenienti dall’epoca regency e vittoriana (come i libri di Jane Austen o delle sorelle Brontë).
Non sono solo i protagonisti a essere convincenti. Tutti i personaggi secondari rendono gli episodi interessanti tanto che è letteralmente impossibile mettere in pausa la serie. Bridgerton si sta rivelando essere un prodotto che migliora col tempo e noi non vediamo l’ora di scoprire cosa succederà nelle prossime stagioni. Se volete rimanere aggiornati sulle notizie dal mondo del cinema, dei manga, degli anime, dei videogiochi e molto altro ancora, unitevi al nostro canale Telegram e continuate a seguirci su Kaleidoverse
Scandali, tensioni, attrazione, romanticismo, dolore... tutto questo è presente nella nuova stagione di Bridgerton. E non solo. I protagonisti sono estremamente convincenti e la loro relazione, tipica del topos letterario enemies to lovers, è realistica e davvero molto romantica. I personaggi secondari sono tutti necessari alla trama e alle sotto-trame e, finalmente, abbiamo il terzo personaggio di un triangolo amoroso che non risulta essere insopportabile o inutile. Bridgerton 2 è il perfetto prosieguo della serie e un immancabile stagione da seguire.