• HOME
  • GAMES
  • MOVIES
  • NOTIZIE
  • GUIDE
  • APPROFONDIMENTI
  • CHI SIAMO
  • CONTATTACI
  • ANIME / MANGA
  • LA REDAZIONE
Facebook Instagram
Kaleidoverse
  • HOME
  • GAMES
    • NOTIZIE
    • GUIDE
    • APPROFONDIMENTI
    • RECENSIONI
    • ANTEPRIME
    • PROVATI
    • SPECIALI
  • MOVIES
    • APPROFONDIMENTI
    • EASTER EGG
    • RECENSIONI
    • NOTIZIE
    • SPECIALI
  • ANIME / MANGA
    • NOTIZIE
    • APPROFONDIMENTI
    • RECENSIONI
  • NOTIZIE
  • GUIDE
  • APPROFONDIMENTI
    • ESPORT
    • INTERVISTE
    • OPINIONI
    • VR
Kaleidoverse
Home»Film/Serie TV»Generazione Low Cost Recensione: stasi e apatia in volo
Film/Serie TV

Generazione Low Cost Recensione: stasi e apatia in volo

Francesco GentileBy Francesco Gentile25 Aprile 2022Nessun commento6 Mins Read
Facebook
Generazione Low Cost
Share
Facebook Twitter Email WhatsApp

Ormai è tutto uguale: costantemente in cerca di evasione all’interno di un mondo pieno di stimoli, se ci pensate siamo una generazione in cui si scappa dall’overload di opportunità, una generazione low cost. Saturi di vizi, grandi buttafuori di responsabilità, a meno che non ci sia la possibilità di supportarle in superficie. Tutto ciò sta prosciugando un po’ di cose, non solo alcuni giovani umani. La bellezza è sempre più lontana dall’essere capita, non si tratta solo di estetica, ma anche di bellezza d’animo, di vita, d’esperienza; si tratta anche qui di migliaia di stimoli che sovraccaricano una macchina di per sé imperfetta nel decidere e selezionare i dati migliori al fine di creare la perfezione, in attesa di capire che quest’ultima non può esistere in maniera oggettiva, ma viene generata e personalizzata. L’apatia è così perennemente alle porte di ognuno.

Emmanuel Marre e Julie Lecoustre creano un racconto che cerca di esprimere questo lato del mondo utilizzando una giovane Adèle Exarchopoulos (La vita di Adele), nei panni di una hostess che osserva passare i giorni e impiegata di una compagnia low cost dalle politiche particolarmente stringenti e invadenti. Generazione Low Cost, in originale Rien à foutre, è un viaggio nella vita di Cassandre Wassels e nella sua stasi totale. Il film prodotto dalla I Wonder Pictures uscirà in sala il 12 Maggio.

Generazione Low Cost

L’approccio al mondo di Generazione Low Cost

Questa è un’opera che fa del silenzio e della freddezza le basi di una struttura per reclusi. Viaggiamo per il mondo insieme alla protagonista, alle prese con personalità e culture sempre differenti; che siano semplici clienti (o “ospiti”) oppure colleghi, c’è la possibilità di mostrare tramite una macchina da presa immagini incredibili, persone e paesaggi, vite che vivono, in contrasto con chi semplicemente sopravvive, ovvero il soggetto che ritroveremo costantemente dinnanzi a noi in mezzo busto. Ciò non accade. Via i fegatelli, a meno che non siano uno scorcio di nuvole, come seduti al posto finestrino: non contano il viaggio o la meta, ma come il contesto lavorativo può aiutare il deterioramento di una persona. Via la musica, il sonoro dev’essere un nodo alla gola, solo boati e silenzi in continua alternanza. Via le persone, a meno che non servano a delineare la solitudine su cui si posa Cassandre.

Non è del tutto sbagliato pensare a questo punto a un film lento, culla di una crescente claustrofobia, di un senso ampio di abbandono. È il montaggio però che entra in campo per cercare di smuovere almeno minimamente la situazione: i tagli sono bruschi, non c’è modo di uscire dalla testimonianza di un’apatia generale, non esiste che lo spettatore possa rilassarsi, l’unica maniera per guardare Generazione Low Cost è con un senso d’inadeguatezza e disagio che bussano alla bocca dello stomaco. Ciò nonostante, specialmente nella prima parte e nell’esplicazione dei vari principi a cui le hostess devono far riferimento, i quali non sono nient’altro che soliti canoni sociali “d’educazione e buon costume” validi solo per un genere, l’opera sembra avere un interessante taglio documentaristico, poiché neutro nei suoi eventi, ma espressivo nel modo di rappresentarli.

Generazione Low Cost

Responsabilità

Ma davvero tutto ciò che esce fuori da questa pellicola è il “lato oscuro” di uno dei tanti lavori d’immagine? Siamo di fronte a un’opera che prende la posizione dei nostri amati giovani e cerca di combattere tutte le brutte e cattive pressioni sociali e intime a cui sono sottoposti, magari additando alla falsità di una vita digitale come sottofondo? Fortunatamente no. La critica può avere una posizione, ma se deve raccontare è bene che lo faccia mostrando luci e ombre di ambe le parti. Prima o poi chiunque dovrà affrontare qualcosa, a un certo punto la “pressione” non sarà altro che una giustificazione per continuare a vivere senza alcun carico sulle proprie spalle e il lavoro della coppia di registi francesi lo dimostra in più sequenze, se pur con la solita neutralità di fondo.

Si apre a un certo punto un micro-atto in cui Cassandre prova a prendersi cura delle persone, di se stessa e della propria vita, sia personale che lavorativa, anche se ormai indistinguibili data l’assenza della prima. E ricordiamo come ciò non sia del tutto colpa di un sistema lavorativo votato allo sfruttamento, ma di un mente che senza quel lavoro non è più niente. Finalmente ci si scontra con un concetto di responsabilità che non ha mai fatto così male. Accade però, nell’apice del punto di svolta, che tutto si blocchi, opera compresa.

Generazione Low Cost

Il blocco

Generazione Low Cost vuole essere un racconto lineare, senza sbalzi d’umore, senza cambiamenti. Vuole mostrare una vita statica attraverso un racconto statico. È possibile che questo funzioni nel momento in cui si sta raccontando qualcosa lontano dal senso comune, come la routine di un assistente di volo. Una volta recepito il personaggio lo spettatore può godersi un contesto nuovo, ma se questo viene accantonato per un attimo e come conseguenza tutto viene congelato, c’è un problema.

Nel preciso punto in cui si dovrebbe entrare nelle radici della protagonista, quell’atmosfera diventa una pericolosa arma a doppio taglio ritorta contro chi l’ha generata, e sembra perdersi in un dramma che sa di già conosciuto poiché, di nuovo, è stato recepito il personaggio e la mostra delle origini non risulta efficace. Di certo la voglia di esplorare la genesi di questo stato d’animo perpetuo è presente, a livello d’immagine fotografia e regia non smettono di trovare soluzioni interessanti per tenere fede a quel tipo di aesthetic a cui fanno riferimento, ma rimane il punto che un’opera non può bloccarsi del tutto pur raccontandolo.

Generazione Low Cost

Le nostre conclusioni su Generazione Low Cost

Il finale potrà sconvolgere in senso negativo o coinvolgere in senso accrescitivo, nella misura di “conoscenza dell’opera”. Ciò che ne consegue da entrambe le possibili reazioni è la chiusura di un cerchio, che come tale non mostra cambiamento ma solo la ripetizione e l’affermarsi dei propri confini. Generazione Low Cost si chiude su stesso, lasciando pensare quanto qualsiasi cosa in quest’epoca possa assomigliarsi se vissuta in maniera assente, quanto tutto possa trasformarsi in evasione spicciola e futile, quanto tutto è ormai uguale. Per altre recensioni, continuate a seguire Kaleidoverse in ogni sua forma: Youtube, Instagram, Facebook e Telegram.

70%

Lento, freddo e a volte claustrofobico ma in superficie semplicemente apatico, il tutto raccontato attraverso una fotografia brillante e una regia che è legata a doppio filo con la protagonista, questo è Generazione Low Cost, una narrazione statica che fa della stasi il suo punto principale lasciando spazio anche alla critica sia verso uno specifico sistema lavorativo, sia verso chi ne è fagocitato. Un piccolo appunto, non fatevi ingannare dalla definizione "commedia", questa pellicola è tutto fuorché divertente.

  • 7
  • User Ratings (0 Votes) 0

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X

Correlati

Adèle Exarchopoulos Generazione Low Cost
Share. Facebook Twitter Email WhatsApp
Francesco Gentile

    Figlio dell'astratto, cerco un po' di concretezza nell'arte cinematografica, forse non la scelta migliore. Studente di Scienze della Comunicazione, appassionato di qualsiasi cosa si muova su uno schermo. E basta?

    Related Posts

    Ballard Recensione: il passato è sempre presente

    12 Luglio 2025

    100 litri di birra Recensione: ubriachi ma senza birra

    12 Luglio 2025

    Superman Recensione: la speranza è l’ultima a morire

    9 Luglio 2025

    The Bear Stagione 4 Recensione: verso la stella?

    7 Luglio 2025
    Add A Comment

    Leave A Reply Cancel Reply

    Articoli recenti
    • One Piece capitolo 1154 Recensione: un mito entra in scena
    • Ballard Recensione: il passato è sempre presente
    • 100 litri di birra Recensione: ubriachi ma senza birra
    • Superman Recensione: la speranza è l’ultima a morire
    • The Bear Stagione 4 Recensione: verso la stella?
    Commenti recenti
    • Daniela su Paradise Recensione dei primi tre Episodi
    • Marco su Paradise Recensione dei primi tre Episodi
    Kaleidoverse
    Facebook Instagram YouTube LinkedIn
    • CHI SIAMO
    • CONTATTACI
    • LA REDAZIONE
    © 2025 Kaleidoverse

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.

    We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept”, you consent to the use of ALL the cookies.
    Cookie settingsACCEPT
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA