Dopo anni di rimandi, la sitcom spin-off How I met Your Father, ambientata circa otto anni dopo dei racconti di Ted Mosby in How I Met Your Mother (ci perdonerete se non vogliamo chiamarlo con il suo titolo italiano “E alla fine arriva mamma”), fa il suo debutto prima negli Stati Uniti per poi approdare finalmente in Italia l’11 maggio sulla piattaforma streaming Disney+. Un nuovo progetto che porta l’eredità di una delle sitcom più amate della storia che non poteva che creare due fazioni ben distinte di spettatori: quelli che non si aspettavano niente da questa nuova serie e quelli che si aspettavano fin troppo. Vi anticipiamo che noi non ci aspettavamo niente e che ne siamo rimasti sorpresi, nonostante le critiche negative da parte del pubblico.
How I Met Your Father è ideata e prodotta da Isaac Aptaker & Elizabeth Berger (conosciuti già come produttori esecutivi di This Is Us). La trama, in grosso modo, ricalca quella del suo erede: troviamo la protagonista nel 2050 (interpretata da Kim Cattrall) che racconta al figlio tramite videochiamata la storia di come ha conosciuto suo padre, facendoci catapultare così nel 2022, dove, come dice la sinossi su Disney+ “Sophie e il suo affiatato gruppo di amici stanno cercando di capire chi sono, cosa vogliono dalla vita e come innamorarsi nell’era delle app di incontri e delle possibilità senza limiti.” Tra i personaggi principali della sitcom, oltre alla protagonista Sophie interpretata da Hilary Duff (i millenials ricorderanno la mitica Lizzie Mcguire), troviamo il gruppo di amici composto da Jesse, (Chris Lowell), Valentina (Francia Almendárez), Charlie (Tom Ainsley), Sid (Suraj Sharma), e Ellen (Tien Tran).
Una ventata d’aria fresca di tematiche attuali
Perché guardiamo una sitcom? Per staccare la spina dagli impegni, per farci una leggera risata e divertirci, per avere qualcosa da vedere durante le pause e altri svariati motivi, dove però il fulcro principale resta più o meno quello: guardare qualcosa di non troppo impegnativo. Sotto questo punto di vista, How I Met Your Father presenta tutte le caratteristiche di una classica sitcom che la rendono gobile e leggera, con la differenza che è nuova e che quindi porta con sé personaggi cui la vita è molto più simile a noi della generazione di giovani adulti che fanno i conti con un mondo iperconnesso. Più verosimilmente ci troviamo inoltre di fronte a un gruppo di amici protagonisti più eterogeneo e inclusivo, all’insegna della comunità LGBTQIA+ e della multiculturalità. Insomma, una sitcom che non propone le solite battute ricicliate sull’orientamento sessuale o che ricalcano lo stereotipo sull’immigrato indiano e cose del genere.
Non abbiamo potuto fare a meno infatti di notare quanto sia stato più facile identificarci con i personaggi della storia, un cast catapultato nella società odierna che è riuscito perfettamente e trasmettere le difficoltà del trovare la propria strada, di costruirsi il proprio futuro in una società in crisi, di trovare l’amore nell’epoca dei social media, degli influencer e delle app di incontri. La facilità nell’identificarci con i personaggi sta proprio nel fatto le situazioni proposte in questa sitcom – sopratutto in confronto alle altre – sono di gran lunga più simili alle nostre, il tutto senza dimenticare un filone narrativo in cui si alternano gag divertenti a momenti di riflessione e una scenegiattura tipica delle sitcom più nuove.
Il paragone e i rimandi a HIMYM
Partiamo dal fatto che questo non vuole essere un paragone vero e proprio tra How I Met Your Mother e il suo spin-off. Al tempo stesso, è inevitabile iniziare a vederlo senza fare collegamenti con HIMYM – che sia a livello narrativo o a livello di produzione audiovisiva. Il problema è che forse, nonostante si tratti di uno spin-off, la serie è stata fortemente valutata negativamente e forse i fan si aspettavano fin troppo, criticando il fatto di come sia allontanato dalle intenzioni della serie originale e sia di conseguenza solo una brutta copia. L’ottica che vi proponiamo noi è di vedere la serie senza il filtro del suo erede, e di prenderla come se fosse un prodotto ex novo.
Bisogna tenere in mente che l’unica cosa comune tra i due è soltato l’universo in cui è ambientato, ma per il resto è tutto abbastanza diverso, a partire dai produttori, che non sono gli stessi di HIMYM. Questo, però, non significa che How I Met Your Father non sia degno di nota, è bene non idealizzare prima ancora di iniziare la serie. Nonostante la produzione sia diversa, l’opera ha comunque saputo inserire elementi ed easter-egg che renderanno nostalgici gli amanti della vecchia serie, come ad esempio il fatto che parte del gruppo di amici vivranno nello stesso appartamento di Ted fino a un incontro tra la protagonista e Robin Scherbatsky, ovviamente sempre interpretata dalla mitica Cobie Smulders. Ma non vogliamo rovinarvi la sorpresa, quindi lasciamo che il resto degli easter-egg siate voi a trovarli.
Le nostre conclusioni su How I Met Your Father
L’unica colpa che How I Met Your Father ha è di portare con sé l’eredità di una serie fin troppo amata e che i fan difendono a spada tratta, portando inevitabilmente a un giudizio basato in parte e sopratutto sul paragone del vecchio con il nuovo, non lasciando aperta alcuna possibilità. Noi la consigliamo se siete disposti a mettere da parte questo e lasciare spazio a un giudizio senza il filtro del prodotto precedente. Vi assicuriamo che questi 10 episodi sapranno intrattenervi e regalarvi momenti di spensieratezza con i suoi toni leggeri e le sue tematiche attuali. Punto bonus, inoltre, è il fatto che l’adattamento italiano non si distacca quasi per niente dalla versione originale: sono davvero pochi i cambiamenti, e la traduzione mantiene quasi del tutto il suo sapore originario. Lo spin-off è stato rinnovato per una seconda stagione e noi siamo curiosi di vedere come si svilupperanno gli eventi. Voi cosa ne pensate? Per altre recensioni, continuate a seguire Kaleidoverse in ogni sua forma: Youtube, Instagram, Facebook e Telegram.
How I Met Your Father presenta le stesse premesse narrative del suo genitore ma in chiave diversa. La sua forza è infatti il saper porsi al pubblico mescolando elementi tradizionali della sitcom con le sue tematiche attuali e verosimili. Nel complesso, è una serie che riuscirà nel suo intento principale, ovvero quella di intrattenere, grazie anche alla dinamicità delle gag e di un cast che non lascia spazio alla noia. Consigliato.