Arriva una guerra a Hawkins. Questo è quello che viene detto in uno degli episodi del volume 1 di Stranger Things 4. Qual è la novità, vi chiederete. Hawkins chiama problemi come se Detective Conan, Don Matteo e la Signora in Giallo avessero unito le forze e canalizzato il loro potere acchiappa-delitti in un unico posto. Ebbene, se possibile, le cose vanno sempre peggio nell’Indiana degli anni ’80. Alla fine della terza stagione, rilasciata nel 2019, Billy è morto per proteggere Undi, Max e tutti gli altri dal Mind Flayer. Joyce, dopo la morte di Hopper, sacrificatosi per chiudere il portale aperto dai russi, decide di trasferirsi con i suoi figli e Undici e lasciare Hawkins. Eppure, già dalle scene dopo i titoli di coda si era capito che Hopper potesse non essere veramente morto, teoria confermata mesi fa sugli account ufficiali della serie.
Il primo volume della nuova stagione è in uscita il 27 maggio 2022 ed è composto da 7 episodi, tutti della durata di almeno un’ora. Il secondo volume con i due episodi finali, invece, uscirà il primo luglio 2022. Noi di kaleidoverse.it abbiamo avuto la possibilità di vedere la stagione in anteprima qualche giorno fa e siamo impazienti di dirvi cosa ne abbiamo pensato di questa prima parte di Stranger Things 4.
Si torna a Hawkins, finalmente
Tornare a Hawkins è sempre un po’ come tornare a casa. Certo, una casa pericolosa e spesso piena di portali che portano al mondo misterioso del Sottosopra, ma sempre casa. Tutti i personaggi sono tornati ma, mentre nelle altre stagioni si partiva da scene in cui erano tutti uniti, a separazioni in gruppi e poi a unioni finali, in questa stagione non è così. Come già detto, Joyce, Will, Undi e Jonathan non sono più in Indiana ma in California. Tutti cercano di rifarsi una vita normale e Undici sta aspettando di rivedere Mike durante le vacanze di primavera. Ovviamente le cose non possono essere normali in una serie come Stranger Things e qualcosa di inaspettato deve per forza accadere.
Come in ogni nuova stagione fino a questo momento, anche in Stranger Things 4 è presente un nuovo mostro. Ed esattamente come ogni altra volta, il nuovo nemico verrà appellato dai ragazzi con un nome proveniente dal gioco di ruolo Dungeons and Dragons. Finora abbiamo avuto il Demogorgone della prima stagione, i Democani della seconda e il Mind Flayer della terza. Il nuovo nemico della stagione, come già dichiarato da Netflix sui suoi canali ufficiali, si chiama Vecna ed è molto più antropomorfo e umano che mai. Sappiamo, inoltre, che questa stagione è la penultima della serie e che i fratelli Duffer hanno cominciato a delineare la quinta parte durante la stesura della quarta. In Stranger Things 4, difatti, sebbene non ci siano ancora risposte certe, si inizia a capire più chiaramente che cosa sia il Sottosopra e perché sia proprio lì a Hawkins.
something new to keep you up at night. say hi to Vecna. pic.twitter.com/rieqdku0mi
— Stranger Things (@Stranger_Things) April 14, 2022
Sempre più horror
Stranger Things è una serie drammatica dai tratti horror, è sempre stata così. Questa stagione però spinge ancora di più su questo suo lato crudo e cruento. Se già il Demogorgone e i Democani erano inquietanti con i loro denti affilati e se il Mind Flayer, creato con corpi umani liquefatti, era disgustoso, in questa nuova stagione il nemico già visibile nel trailer e le inevitabili morti sono… grafiche. Vecna è molto più simile a un umano rispetto al Demogorgone e, di conseguenza, risulta ancora più inquietante e raccapricciante. Quando si tratta delle morti, invece, non sono presenti tagli di scena, la telecamera non gira repentinamente alla fine dei climax violenti e brutali, così come non ci sono riprese da lontano per allontanare mentalmente e fisicamente lo spettatore. Le morti si vedono tutte, dall’inizio alla fine senza pause, e sono terrificanti.
Insomma, la nuova stagione non è davvero per i deboli di cuore. Se già quelle precedenti erano inquietanti e piene di jump scare, questa non solo non è da meno, ma ha al suo interno questi elementi all’ennesima potenza. Non fidatevi dell’iniziale atmosfera solare che si vede sia in California sia ad Hawkins, essendo primavera inoltrata. Scene oscure e spaventose sono sempre in agguato dietro l’angolo.
Stranger Things 4 e i problemi con la CGI
La computer grafica è sempre stata protagonista nelle serie di Stranger Things, vista la natura dei nemici del Sottosopra e dei poteri di Undici da dover mostrare negli episodi. Tuttavia in questa nuova stagione l’ausilio della CGI ha avuto un utilizzo in più che, purtroppo, non funziona bene come per gli altri elementi. Già nei primi 8 minuti pubblicati sul sito ufficiale YouTube della serie si è visto l’utilizzo della computer grafica per farci rivedere Undici da bambina. Millie Bobby Brown ormai ha 18 anni e sarebbe stato impossibile farla passare per una versione così piccola di se stessa. La produzione ha quindi optato per scritturare un’attrice più piccola e “incollare” il viso di Brown in post produzione.
Purtroppo, a differenza dei nemici del Sottosopra (molto presenti anche in questa stagione) e dei poteri sovrannaturali tipici della serie, la CGI in questo caso non risulta troppo convincente e il risultato assomiglia più all’inquietante baby Renesmee di Twilight che non alla principessa Leia di Star Wars nel film Rogue One (2016). Fortunatamente, a livello di sceneggiatura, Undici da bambina viene mostrata con un escamotage molto interessante e sensato con la trama e la sua presenza non è così opprimente da disturbare tanto la visione.
Il problema di Stranger Things 4 è anche il suo pregio più grande
Stranger Things 4 volume 1 è… la prima parte della storia. Certo, lo sappiamo, è un capitan ovvio grande come una casa ma è la mera verità. Questi 7 episodi, seppure visivamente splendidi (esclusa qualche momento CGI opinabile) e con momenti pieni di pathos e adrenalina rimangono, giustamente e come previsto, con un finale aperto. Dopo un plot twist forse abbastanza prevedibile per chi è temprato da anni di sorprese cinematografiche, dopo la visione del volume 1 e dopo le domande che rimarranno senza risposta, speriamo, solo fino a luglio, manca comunque qualcosa. Manca il finale.
Stranger Things è una serie corale. Uno degli elementi più belli del prodotto è proprio il fatto che diversi gruppi composti dai personaggi indagano su cose diverse e, alla fine, si riuniscono negli ultimi episodi per mettere insieme i pezzi del puzzle e risolvere la situazione. In questo Stranger Things 4 volume 1, ovviamente, la cosa non accade. I gruppi iniziali rimangono più o meno invariati. Questo non vuol dire che non facciano nulla o rimangano statici. Di per se, in effetti, questa è probabilmente la stagione più “on the road” di tutte, finora. Ma, pur muovendosi nello spazio, solo pochi personaggi scoprono effettivamente qualcosa di sorprendente e nuovo. Intanto gli altri sono ancora nel periodo della trama in cui subiscono le angherie del nemico più che cercare una soluzione. Per intenderci, sono più impegnati a salvarsi la pelle che non a capire cosa stia succedendo.
Le nostre conclusioni su Stranger Things 4 volume 1
Stranger Things 4 volume 1, quindi, promossa o bocciata? Come stagione è assolutamente promossa. È assolutamente valsa la pena aspettare tre anni e la trama non sta affatto deludendo. Però è promossa con riserva, perché per ovvi motivi manca il finale. Manca quel quid che fa dire allo spettatore: okay, ora ho capito. Per ora la trama regge e alcuni episodi splendono in mezzo agli altri. Aspettatevi grandi cose dall’episodio 4, anche se non scritto dai fratelli Duffer, e ovviamente dall’episodio 7, scritto e diretto, invece, da loro. Come al solito non manca l’ilarità tipica della serie e i momenti pieni di emozioni. Di per se non possiamo dirci scontenti e la valutazione è ovviamente altissima, perché il prodotto è di qualità, ma la riserva rimane perché dobbiamo per forza vedere anche gli ultimi due episodi per essere certi al cento per cento del nostro voto.
Voi siete pronti per tornare a Hawkins? Per rivedere i vostri personaggi preferiti? Per stare in fissa con una nuova/vecchia canzone anni ’80 che vi risuonerà nella testa per settimane? Nell’attesa potete leggere la nostra intervista ad Alessandro Ward, doppiatore di Steve in Stranger Things. Se volete rimanere aggiornati sulle notizie dal mondo del cinema, degli anime, dei videogiochi e molto altro, unitevi al nostro canale Telegram e continuate a seguirci sul sito Kaleidoverse.
Stiamo arrivando verso la fine di questa Neverending Story, anche se non è facile dare una valutazione a solo una parte di una stagione. Ma se vent'anni fa i recensori ci riuscivano per Kill Bill vol. 1, noi ci riusciremo per Stranger Things 4 volume 1. Gli episodi, dopo un inizio un po' lento e che non carbura benissimo fino circa al numero tre, scorrono piuttosto bene, tanto che sembra di essere in una montagna russa di emozioni. Nessun personaggio è al sicuro ma tutti i gruppi sono minacciati da pericoli diversi. I fratelli Duffer continuano a dimostrare la loro incredibile capacità di lasciare un cliff-hanger alla fine di ogni episodio, che obbliga lo spettatore a continuare a guardare finché non ci sono più nuove scene da vedere.
La stagione non è ancora finita, ma è decisamente interessante. Sarà forse più bella delle precedenti? Questo lo potremo decidere una volta usciti anche gli ultimi due episodi a luglio. Per ora, comunque, sia per la trama, sia per gli attori e anche per la maggior parte degli effetti speciali, la stagione promette davvero molto molto bene.