My name è un drama coreano disponibile sulla piattaforma Netflix, ed è composto da 8 episodi della durata di cinquanta minuti ciascuno. La serie presenta come tema generale il panorama mafioso coreano e il contrasto con la polizia, intenta a mettere fine a tali organizzazioni criminali. Entrando nello specifico, la storia vede come protagonista Yoon Ji Woo, una giovane ragazza che si ritroverà a vivere due vite parallelamente opposte per raggiungere il suo obiettivo: vendicare la morte di suo padre.
Yoon Ji Woo si affida a un potente boss del crimine, amico fidato del padre, ed entra nelle forze di polizia sotto copertura, seguendo le sue indicazioni. La ragazza nutre una forte rabbia per l’uomo misterioso che ha tolto la vita a suo padre, per questo motivo Choi Moo Jin, il capo del più grande giro di droga in Corea, decide di aiutarla.
Jeon Pil Do, un detective dell’unità investigativa antidroga, diventerà il partner della protagonista una volta unitasi alla polizia, e non perderà un attimo per sospettare della ragazza, tanto scontrosa quanto misteriosa. Yoon Ji Woo si ritroverà quindi a vivere due vite totalmente opposte, con l’unico scopo di ottenere vendetta.
Una crisi d’identità
Vedremo sia il punto di vista del corpo di polizia che quello dell’organizzazione mafiosa, tutto ciò grazie al continuo cambio d’identità di Ji Woo. La ragazza, inizialmente convinta nel perseguire il suo obiettivo finale, verrà trascinata dalla quotidianità, ritrovandosi divisa fra i suoi scopi personali e la vita da finta poliziotta. Arriverà a provare un senso di colpa per il tradimento nei confronti dei suoi colleghi ma, nonostante il suo dissidio interiore, rimarrà fino alla fine convinta della sua decisione. Per la prima volta riesce a trovare fra i colleghi delle persone che può considerare amici e che fanno assomigliare la sua vita a quella di una persona normale. Infatti Ji Woo, fin da ragazzina, non ha mai avuto nessuno che tenesse a lei, oltre a suo padre, quindi quell’ambiente comincia a farle desiderare una nuova vita lontana dal dolore.
Dolore e vendetta, però, sono difficili da lasciar andare, inoltre la sua devozione per Choi Moo Jin è troppa. Dopo la morte del padre, è stato lui a renderla più forte, sia fisicamente che mentalmente, diventando il suo mentore. A lui deve tutto e, nonostante i suoi dubbi, non pensa di passare così facilmente dall’altro lato, rimanendo inevitabilmente legata a chi gli ha dato una possibilità di rivincita. Alla fine si troverà di fronte a un bivio e dovrà fare una scelta, decidendo di mettersi contro l’una o l’altra realtà.
L’abbandono della propria libertà
La scelta di Ji Woo di abbandonare la propria libertà per la vendetta non è la strada più semplice. La ragazza si lascia alle spalle la vita adolescenziale per mettersi nelle mani di un’organizzazione in cui, una volta entrati, si diventa ingranaggi fondamentali, per questo uscirne è molto difficile. La scelta che fa però non è ponderata, poiché ritiene di non avere nulla da perdere, e così comincia la sua nuova vita in un ambiente in cui è duro sopravvivere, soprattutto per una donna. Decide di abbandonare il suo passato alla ricerca di qualcosa che dia un senso alla sua esistenza.
Non ci sono sconti in questo mondo, nemmeno per una ragazzina, infatti viene subito messa alla prova dagli altri criminali. Possiamo anche vedere come Ji Woo, viene discriminata in quanto donna, poiché ritenuta adatta solo a servire gli uomini e non a combattere al loro fianco. Le difficoltà saranno tante e non sempre sarà semplice per lei scamparla, tuttavia non mostrerà segni di cedimento, poiché il suo desiderio di vendicarsi è più forte della paura e della sofferenza. Vediamo come tutto ciò l’aiuti a fortificarsi, ogni problema superato sarà un ostacolo in meno verso il raggiungimento dei suoi traguardi.
Il mio nome
Il titolo di questo drama ne riassume l’essenza. È a causa del suo nome se a scuola la trattano male, lo stesso che dovrà abbandonare per entrare nel ruolo di poliziotta. Quasi sdoppiata, si chiederà quale sia davvero il suo nome, se quello preso nella nuova vita o se quello di suo padre a cui tanto è legata, poiché è l’unico ricordo che può ancora portare con sé. Una storia che fa riflettere sull’importanza dell’amicizia e della famiglia, ma soprattutto su quanto le persone possano trovarsi sia da un lato che dall’altro, facendoci capire che alla fine tutti ci somigliamo almeno un po’. Non esiste solo il bianco e il nero, ma tante sfaccettature di grigio. È per questo che Ji Woo in realtà non dovrà mai veramente scegliere chi essere, perché lei è tutte queste sfaccettature messe assieme. Ha solo bisogno di accettarle e farsene carico fino alla fine. Seguiteci su Kaleidoverse e iscrivetevi al nostro canale Telegram per rimanere aggiornati su tutte le notizie più recenti.