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Home»Film/Serie TV»The Valet Recensione: tra Hollywood e bassifondi
Film/Serie TV

The Valet Recensione: tra Hollywood e bassifondi

Alessia CappelloBy Alessia Cappello26 Maggio 2022Nessun commento6 Mins Read
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The Valet
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Diciamoci la verità, sappiamo tutti quanto l’ambiente delle celebrità sia tossico: zero privacy, scandali, aspettative di completi estranei, doversi sempre comportare bene, critiche da perfetti sconosciuti… ma tutti nella vita abbiamo desiderato essere ricchi e famosi. Su Disney+ è da poco uscita la nuova pellicola The Valet, remake dell’omonimo film francese del 2009, che ci porta proprio nel triste mondo di una famosa attrice, Olivia Allan, e di un semplice tassista (Valet), Antonio Flores. Un film a dir poco sorprendente per le tematiche trattate, per i personaggi costruiti superbamente e per dei colpi di scena a dir poco inaspettati; addentriamoci quindi in questo nuovo lungometraggio in una recensione, naturalmente, priva di spoiler.

Chi ha tutto e chi non ha niente?

Conosciamo immediatamente i protagonisti della storia. Olivia, attrice parecchio famosa il cui nuovo film è in procinto di uscire, intrattiene da circa un anno una relazione sentimentale con Vincent (interpretato da Max Greenfield, Schmidt di New Girl), uomo sposato ma, a detta sua, intenzionato a divorziare. Dopo uno dei loro incontri Olivia, nel tentativo di lasciarlo, verrà fotografata assieme all’uomo da un paparazzo. Lo scandalo sarebbe dannoso per entrambi: Vincent non vuole che la moglie scopra la verità e al contempo Olivia teme che una notizia del genere uscita a pochi giorni dalla prima del suo film potrebbe danneggiarla; così i due, su suggerimento di agenti e avvocati, decideranno di fingere che l’uomo con cui Olivia sta uscendo è in realtà Antonio Flores, parcheggiatore che per pura coincidenza è apparso nella foto con loro.

The Valet

Antonio si troverà quindi a doversi gestire tra il lavoro, la famiglia, l’ex moglie, nonché madre di suo figlio con cui vorrebbe tornare insieme, e il mondo delle celebrità; tutto ciò per avere il denaro necessario per mandare tale donna a finire gli studi. Già da queste prime scene possiamo quindi capire che uomo è Antonio, il genere di persona che mette gli altri prima di se stesso, che ha sacrificato gran parte della sua vita per il bene della famiglia e che vive con la madre per aiutare economicamente e risparmiare il più possibile. Un uomo semplice, ma relativamente felice. Esattamente il contrario di Olivia, la quale sembra avere una bellissima vita, ma si sente incredibilmente sola, prende varie medicine che l’aiutano ad andare avanti e l’unica persona che vorrebbe avere vicino è anche quella che la fa solo soffrire: Vincent.

Uguaglianza

Una delle prime cose che mi ha catturato di The Valet sta nel rapporto tra i protagonisti. Olivia, nonostante la vita che ha, non si pone mai a un livello superiore rispetto ad Antonio, non lo insulta mai, né deride il suo lavoro o la sua umile vita. Le danno un po’ fastidio degli atteggiamenti, ma durante delle scene in cui il tassista effettivamente la mette in imbarazzo quindi personalmente non ho visto un briciolo di cattiveria nel personaggio di lei. Al contempo, Antonio si avvicina a Olivia con un po’ di timore in più dato il suo rango, ma anche lui si dimostra affettuoso e gentile quasi quanto un padre: la aiuta quando si ubriaca, la accoglie in casa sua, insieme si divertono e ridono… senza che ci sia alcuna scena in cui viene nominata la differenza tra i due.

The Valet

Anche le sotto-trame sono un punto di forza di The Valet. La madre di Antonio è un personaggio fondamentale e in generale tutta la famiglia di lui viene nominata spesso. Alcuni non parlano inglese, quindi per una buona parte delle loro interazioni sentiremo lo spagnolo accompagnato dai sottotitoli e non solo la cosa non da fastidio, ma è anche molto realistica e apprezzabile. Altro personaggio importante è un’amica di Antonio, una donna in crisi perché – a causa di Vincent – è in procinto di perdere il lavoro: l’uomo, imprenditore, sta per acquistare una vasta zona del quartiere e ciò porterà vari negozi a chiudere. Tramite questa donna possiamo apprezzare ancora di più il protagonista, che continua a dimostrare il suo genuino affetto verso chi lo circonda.

Personaggi reali

Ulteriore punto di forza del film sta nell’approfondimento psicologico dei protagonisti. Vediamo Olivia, immersa così tanto nella sua vita lavorativa da avere come unica amica la sua agente, come una donna che sembra crogiolarsi nel suo dolore, tanto da essere invischiata in una relazione nonostante si renda conto dell’infelicità che ne deriva. Il suo incontro con Antonio – e non solo con lui, ma con tutta la sua famiglia – le aprirà un mondo di affetto completamente nuovo. La cosa più bella è stata vedere come l’attrice, una volta capito quanto quell’ambiente le piaccia, provi a rimanerne ancora più coinvolta: una donna che prende pian piano consapevolezza dei suoi problemi e che, trovata una via di fuga, vuole coglierla per il suo stesso bene.

The Valet

Antonio, invece, sarà un po’ più il padre/psicologo della situazione. Il suo coinvolgimento nella vita di Olivia non gli piace, non aspira mai a trovarsi nell’ambiente di Hollywood, è solo una situazione lavorativa che spera di concludere al più presto – anche perché tale finta relazione gli porta dei problemi con l’ex moglie. Il climax del personaggio si avrà quando dovrà affrontare una tragedia personale, un colpo di scena a dir poco inaspettato e molto commovente. Oppure ancora ci troviamo davanti la moglie di Vincent, una donna intelligente che comprende che il marito le nasconde qualcosa, ma che non riesce a trovare le prove dell’accaduto. Anche lei è un personaggio molto apprezzabile, il cui unico scopo è quello di raggiungere la verità.

Le nostre conclusioni su The Valet

The Valet non è naturalmente un film privo di difetti, ad esempio mi è molto dispiaciuto il non vedere Olivia affrontare la sua dipendenza dalle medicine, oppure non è approfondito il rapporto di Antonio con il figlio, ma considerando quanti avvenimenti ci sono in queste due ore e quanto la maggior parte dei temi trattati siano approfonditi e ben sviluppati, andiamo oltre queste “piccolezze”.

The Valet è un film a dir poco ben riuscito. Se all’inizio non sembra niente di particolare, bastano poche scene prima di iniziare a incuriosirsi alla storia e ad apprezzare i vari personaggi. La trama procede in modo molto fluido e, nonostante in realtà non succeda quasi niente di incredibilmente eclatante che ci faccia cadere dalla sedia, The Valet cattura. La domanda che maggiormente mi ha tormentato durante la visione è: Antonio e Olivia finiranno insieme alla fine? O rimarranno solo amici? O magari non si vedranno più? La risposta non delude. Sperando di avervi incuriositi, vi ricordiamo che The Valet è disponibile su Disney+ e, per rimanere sempre aggiornati sul mondo cinematografico, potete seguirci sul nostro sito ufficiale o unirvi al nostro canale Telegram.

90%

The Valet nasce come una semplice commedia, ma va molto oltre. Raccontando la storia di un parcheggiatore e una famosa attrice, riesce a fornirci punti di vista diversi su mondi completamente opposti. I personaggi sono fantastici, ci affezioniamo a essi molto facilmente e la trama non solo incuriosisce, ma regala anche dei colpi di scena inaspettati. Percepiamo moltissimo il realismo delle situazioni - nonostante la storia sia di per sé assurda - e questo rende la pellicola degna di nota.

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