Non neghiamo la realtà, anche oggi nel 2022 non è sempre facile trovare personaggi femminili che siano a tutto tondo e dinamici, soprattutto quando parliamo di prodotti audiovisivi. Basti pensare a opere molto famose e amate come il manga e anime Naruto. Le vicende ambientate a Konoha (aka Villaggio della Foglia) sono parte di una storia di formazione per tutti i personaggi meno che per le donne. I personaggi femminili creati da Masashi Kishimoto sono sempre relegati alla cura dell’altro, alle arti mediche e solo in parte presenti nei combattimenti. Inoltre, quando combattono, non possono quasi mai competere con le controparti maschili ma sono spesso mero supporto. Insomma, trovare personaggi femminili che siano non solo “forti”, come spesso va di moda chiamarli oggi, ma anche diversificati non è affatto facile. Fortunatamente in aiuto è arrivata la serie Stranger Things.
Fin dalla prima stagione, Stranger Things ci ha mostrato tanti personaggi femminili tutti diversi che, nel tempo, hanno avuto sviluppi e ruoli, ai fini della trama, molto diversi tra loro. Persino Undici, che potrebbe sembrare il personaggio più stereotipato di tutti se inserita all’interno dell’archetipo dell’eroina, è in realtà piena di sfaccettature diverse che la rendono realistica e vera. Qui a Kaleidoverse amiamo alla follia questa serie incredibile e meravigliosamente scritta, e per questo motivo abbiamo deciso di condividere un approfondimento sui principali personaggi femminili, sperando di affrontare e descrivere tutti i vostri preferiti.
Jane Hopper – “Undici”
Cosa si intende per personaggio a tutto tondo e dinamico? Si intende un personaggio che non rimane fermo in un unico tratto della propria personalità ma cresce, evolve e si muove da un punto A a un punto B, diventando qualcuno che prima non era ma rimanendo fedele a se stesso. Undici è esattamente questo. Interpretata da Millie Bobby Brown, è uno dei principali personaggi femminili della serie, oltre che la prima bambina a essere introdotta al pubblico. Come dicevamo, Undici potrebbe sembrare, a un primo sguardo, un personaggio che rientra pienamente nello stereotipo dell’eroina.
Unico personaggio con i poteri (almeno nella prima stagione) sembra fungere spesso da deus ex machina risolvendo la situazione e salvando i suoi amici. Sebbene questa condizione fosse quasi vera nella prima stagione della serie, con l’avanzare del tempo e degli episodi, Undici si è rivelata essere molto di più. Ha continuato a salvare i suoi amici quando vi era la necessità, e come prevedibile ha cominciato una relazione con Mike, ma è anche cresciuta e ha cominciato a riscoprire se stessa, come sperava Hopper, andando avanti, sempre avanti, che piaccia o no.
Joyce Byers
Joyce Byers sta a Stranger Things come Katniss Everdeen sta a Hunger Games. Stranger Things non sarebbe lo stesso senza di lei e Winona Ryder è ormai una delle colonne portanti dello show. Inizialmente Joyce poteva sembrare il prototipo di madre disperata per il figlio. Letteratura e cinematografia sono piene di questo genere di personaggi e uno molto conosciuto, anche se parte di un franchise diametralmente diverso, è la mamma di Kevin McCallister nella serie di Mamma ho perso l’aereo. Certo, da un lato uno dei due bambini era bloccato, almeno in parte del franchise, in un luogo pericoloso, con una qualità d’aria terribile e pieno di creature pericolose. D’altronde si sa, New York è una città piuttosto spaventosa. Anche Will, comunque non se la cavava benissimo nel Sottosopra.
Tornando seriamente a Joyce, comunque, il personaggio di Winona Ryder è una forza della natura. Contraddistinta da un amore, una compassione e una fede inarrestabili, non dubita mai del fatto che suo figlio sia vivo e che lei sia in grado di salvarlo. La speranza inarrestabile di Joyce unita alla sua innata e infinita forza interiore la rendono, in qualche modo, la vera supereroina dello show. Se Undi a volte passa attraverso momenti di insicurezza, tipici del periodo di formazione dell’eroe, Joyce si butta a capofitto in tutto ciò che le capita intorno per salvare chi ama, senza anteporre per neanche un momento la propria incolumità a quella degli altri.
Nancy Wheeler
Robin: “Sei mai stato innamorato?”
Steve: “Sì, Nancy Wheeler, primo semestre ultimo anno.”
Robin: “Oh mio dio… è una tale smorfiosa.”
Nancy è stata una sorpresa. Non tutti l’hanno amata fin da subito. Anzi, la maggior parte del pubblico reagiva al suo personaggio come fa Robin nella terza stagione quando parla con Steve. Eppure l’iniziale prima della classe, indecisa tra Steve e Jonathan e all’apparenza tanto perfettina si è rivelata essere una ragazza coraggiosa. Nancy si mette in gioco e non ha paura di dire e far valere la propria opinione, a costo di mettere a repentaglio se stessa. Certo, oltre a tutto questo rimane la sorella maggiore rompiscatole di Mike e spesso si mette nei guai in modi non proprio furbi, facendo impazzire Jonathan. Ma Nancy è uno di quei personaggi ai quali ci si affeziona lentamente, che inizialmente sembrano far parte dello sfondo e che invece diventano indispensabili allo spettatore.
Tra momenti fragili con la sua mamma e una delle relazioni più slow burn degli ultimi anni insieme a Jonathan Byers, Nancy Wheeler è parte integrante di Stranger Things. Non solo ha idee brillanti e valide, ma indaga in prima persona tutto ciò che le sembra fuori dall’ordinario e, spesso e volentieri, capisce le situazioni molto prima degli altri, dimostrando una sagacia fuori dal comune. E diciamocelo, siamo tutti invidiosi della maggior parte dei suoi outfit (necessito sapere dove trovare quel vestito viola).
Maxine Mayfield – “Max”
Se nel 2017 mi aveste detto che cinque anni più tardi avrei voluto proteggere con tutte le mie forze questo personaggio vi avrei presi per pazzi. Maxine Mayfield, la nostra rossa Max, interpretata da Sadie Sink, è entrata nel cast di Stranger Things durante la seconda stagione. Per quanto interessante col suo skateboard e il suo talento per i giochi all’Arcade, il personaggio non è stato subito molto amato. Insomma, il gruppo era già bello come era e Undici era ancora dispersa. La sua presenza dava un po’ la sensazione di rimpiazzo. Ma come sbagliavamo! Il personaggio di Max, sebbene inizialmente erroneamente visto come lo stereotipo di “ragazza maschiaccio” è molto di più. Maxine è una ragazza ironica, con una situazione familiare non ideale, un fratello non proprio amorevole… ma un sorriso che rapisce.
Sarcastica, intelligente, tormentata, Max è tutte queste cose e nella quarta stagione ha riconfermato questa sua natura ribelle e senza paura. Non solo, ma il personaggio interpretato da Sadie Sink è anche amante di fumetti e diventa un’amica meravigliosa di Undici. Da spettatori, infatti, si sente sempre di più il bisogno di vedere molte più scene nelle quali le due interagiscono tra loro come nella terza stagione. Se non avete ancora visto la quarta stagione volume 1, correte a recuperarla (oltre che leggere la nostra recensione senza spoiler) per guardare l’ulteriore sviluppo di questo personaggio pieno di pregi e difetti, lati negativi e positivi e tanto, tantissimo da dire.
Robin Buckley
Robin è entrata nella già ampia rosa di personaggi di Stranger Things lentamente e silenziosamente. Il suo personaggio sembrava essere marginale e non troppo degno di nota all’inizio della terza stagione. Le dinamiche con Steve e gli altri l’hanno resa, tuttavia, memorabile in pochissimo tempo. Oltre a una spiccata intelligenza, Robin è quella che i paesi anglofoni definirebbero una persona “socially awkward” (socialmente goffa) e in qualche modo “adorkable” (adorabilmente goffa). Ora che è uscito il primo volume della quarta stagione riscopriamo una Robin molto buffa e a disagio in diverse situazioni, il che rende il suo personaggio meravigliosamente umano.
Il suo far parte, inoltre, della comunità LGBTQ+ rende il personaggio ancora più importante. Ultimamente si grida molto all’eccesso del politically correct ma in questo caso si tratta semplicemente di rappresentazione. Come è stato precisato più volte: “Representation matters”. Robin è un personaggio di per se divertente, simpatico, buffo e anche leggermente goffo, perciò rivedersi in lei non è affatto difficile per i ragazzi che si approcciano allo show. Il suo essere parte della comunità LGBTQ+ mostra semplicemente quanto è naturale e bello avere personaggi diversi tra di loro all’interno di storie belle e interessanti e che orientamenti sessuali e identità di genere diverse non possono che essere valori aggiunti a una trama ben strutturata.
Erica Sinclair
Non puoi dire America senza Erica. Ma soprattutto ormai è impossibile immaginarsi Stranger Things senza questa giovanissima ragazza. La sorellina di Lucas ormai non è più solo un personaggio marginale ma un tassello necessario per le indagini e le dinamiche dei personaggi. Erica Sinclair durante la terza stagione si è dimostrata essere un personaggio astuto, ironico e incredibilmente nerd. Non è facile trovare personaggi femminili che siano a tutto tondo e dinamici, quello che dicevamo nell’introduzione è verissimo, ma ancora più difficile è trovare personaggi femminili in età infantile che non siano piatti. Certo ci sono Hermione Granger e Matilda di Roald Dahl, ma quando si guardano prodotti audiovisivi lontani dai tipici cartoni animati o storie di formazione, le bambine “attive” e “a tutto tondo” non sono molte.
Erica è una ragazza fortissima, rompiscatole fino al midollo, poco ragionevole ma terribilmente consapevole di avere spesso ragione. Vederla sullo schermo, con il suo sguardo serio e ironico è divertente, piacevole e ogni volta indimenticabile.
Conclusioni sui personaggi femminili di Stranger Things
In generale i personaggi di Stranger Things sono tutti ben scritti e i fratelli Duffer riescono a rendere ognuno di loro indispensabile per la trama. Vedere, tuttavia, finalmente personaggi femminili sfaccettati e non stereotipati con un’unica caratteristica a contraddistinguerli è davvero soddisfacente. Vi sono ovviamente molti altri personaggi femminili più appartenenti allo sfondo della serie: le madri dei ragazzi o Vicky (Amybeth McNulty) che ancora non abbiamo visto molto in azione. Per non parlare di tutte quelle ragazze comparse brevemente durante le stagioni, tra cui Barb (Shannon Purser), Heather (Francesca Reale) o Chrissy (Grace Van Dien). Insomma, Stranger Things, si potrebbe dire, è donna.
Ovviamente anche i personaggi maschili sono ben sfaccettati, ma non è una novità. Nei prodotti famosi è molto più facile che gli uomini siano personaggi a tutto tondo, rispetto alle donne. Non possiamo che ringraziare i fratelli Duffer, quindi, per aver creato una rosa di personaggi di ogni genere ben diversificati in questa bellissima serie. Noi non vediamo l’ora di vedere cosa succederà nel secondo volume della quarta stagione. Se volete rimanere aggiornati sulle notizie dal mondo del cinema, degli anime, dei manga, dei videogiochi e molto altro, unitevi al nostro canale Telegram e continuate a seguirci sul sito Kaleidoverse.