Venerdì 8 luglio su Netflix esce Il mostro dei mari, un film d’animazione che noi di Kaleidoverse abbiamo avuto l’occasione di vedere in anteprima e di cui parleremo in questa recensione senza spoiler. Il colosso dello streaming sta facendo un ottimo lavoro per quanto riguarda la realizzazione di progetti di qualità, e questa pellicola realizzata da Chris Williams, regista passato dalla Disney Animation a Netflix Animation dopo aver diretto Bolt – Un eroe a quattro zampe (con Byron Howard), Big Hero 6 (con Dan Hall) e Oceania (con Ron Clements, John Musker e Don Hall), non è un’eccezione. Williams ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Neil Benjamin. Il tema dei pirati rimane pur sempre affascinante anche con una trama semplice e non troppo complicata. Ispirato alle bestie fantastiche che adornavano le mappe nautiche del XVI e XVII secolo, Il mostro dei mari è ambientato in un mondo in cui tali bestie esistono e l’umanità ha risposto creando cacciatori di mostri per rintracciarli e ucciderli in mare.
Da cercatori di tesori a cacciatori di mostri
La storia segue uno di questi cacciatori, il celebre Jacob Holland (Karl Urban), che fa parte dell’equipaggio del Capitano Crow (Jared Harris) sull’Inevitabile. Ma quando la giovane Maisie Brumble (Zaris-Angel Hator) si nasconde sulla sua nave per la sua ultima missione, Jacob conduce un’avventura epica in acque inesplorate. Il mostro la furia rossa, è la balena bianca per il Capitano Crow e i nostri primi scorci sono di una temibile bestia rossa gigante, che si prepara per un lungo inseguimento. Dopo la battaglia con la furia rossa alla fine del primo atto, però, il film gioca la sua vera mano. Jacob e Maisie finiscono per legare un’amicizia con il mostro, aprendo così il loro mondo a ciò che sta realmente accadendo tra l’uomo e la bestia. Il messaggio centrale qui non è particolarmente nuovo – indovina chi sono i veri mostri – ma è raccontato in modo commovente e senza parlare al suo pubblico.
La furia rossa, se guardata bene, ricorda Sdentato di Dragon Trainer, ed è altrettanto adorabile e caratteristico. Il mostro dei mari mette tutti i tipi di simpatiche bestie di varie taglie nel mix, incluso blu, il piccolo mostricciattolo preferito di Maisie. Anche se la storia può sembrare banale perchè sembra vista e rivista, come fulcro troviamo il tema dell’identità e dell’accettazione della diversità. Con un finale che si intuisce molto facilmente, il film lascia un messaggio potente grazie anche alla nostra piccola protagonista, la quale riesce a mettere tutti in riga, dai pirati ai mostri fino ad arrivare al re e alla regina.
Personaggi carismatici e ben caratterizzati in un film con temi da non sottovalutare
Il personaggio di Maisie è quello che vi rimarrà più impresso perchè riesce ad arrivare al cuore delle persone: è una bambina molto intelligente e vivace per la sua età e che capisce durante l’avventura come stanno realmente le cose, a differenza di Jacob che, essendo cresciuto nell’odio verso queste creature del mare, non riesce a comprendere il punto di vista della bimba, secondo lui troppo piccola per capire come vada il mondo. Altro personaggio di spicco che si vede in poche scene e poco considerato è la pirata Sara, la quale si presenta in modo autoritario e brusco ma poi nella battute finali del film si rivela essere una persona che ha sempre nascosto il proprio pensiero per compiacere il capitano.
Ci sono molti temi che si affrontano durante il film, uno di questi è il tema sulla famiglia, il quale apporta alla pellicola un peso emotivo. Jacob, trovato da bambino sopra dei rottami di una barca distrutta da una bestia, è il figlio che il Capitano Crow non ha mai avuto, e quest’utimo lo ha nominato suo successore una volta sconfitto il mostro. Abbiamo poi Maisie, i cui genitori erano cacciatori che, secondo la leggenda popolare, “vissero una grande vita e morirono di grande morte”; lei invece vede in Jacob un sostituto della famiglia perduta. Nonostante ciò, la famiglia è disponibile in tutte le forme e dimensioni, ed è possibile, a quanto pare, creare un legame con una creatura marina di 30 metri. Il mostro dei mari mette in discussione le fondamenta di una guerra che ha mietuto generazioni di vite, sia di cacciatori che di mostri. Le ambientazioni sono qualcosa di spettacolare, e si passa da uno scorcio suggestivo a quello del fondale marino, dove è possibile vedere un cimitero di navi e bestie, e tutto ciò commuove pensando a quante battaglie nella corso della storia ci siano state.
Le nostre conclusioni su Il mostro dei mari
Nonostante abbia una trama poco interessante e qualche rimembranza di film già visti, Il mostro dei mari colpisce con i suoi temi attuali e mai scontati. Al centro di tutta l’avventura gira la domanda su chi siano alla fine i veri mostri, e la nostra piccola protagonista coraggiosa e testarda nonostante l’età dimostra una grande maturità di fronte a tutti gli adulti che sono interessati solo al proprio orgoglio senza vedere come siano realmente le cose. I bambini invece hanno sempre una marcia in più, vedendo le cose in maniera diversa e più umana. Alla fine i veri eroi sono loro.
Chris Williams cerca di raccontare una classica favola rendendola un avventura fantastica, divertente anche se molto scontata, ma non per questo il film risulta noioso o altro. Le tematiche che affronta sono tutte attuali, e ancora una volta Netflix punta a contenuti di qualità. La pellicola non delude, e la consigliamo sia a un pubblico adulto che a bambini, dato che i film d’animazione possono insegnare molto più di quanto possiamo pensare. Noi come sempre vi invitiamo a continuare a seguirci tramite il nostro sito Kaleidoverse e i nostri canali social Telegram, Instagram e YouTube, per non perdervi nessuna novità sul mondo di Anime&Manga, serie TV, cinema, games e molto altro.
Il mostro dei mari, nonostante sia una favola per bambini, è adatto a tutti, divertente e mai noioso saprà trasportarvi in un'avventura davvero fantastica. La trama risulta scontata ma questo non impedisce all'opera di decollare e regalare bei momenti che non solo vi faranno sorridere, ma che vi porteranno a riflettere su molte tematiche attuali. La giovane protagonista saprà trascinarvi in questa storia fluida e leggera alla scoperta di chi siano veramente i veri mostri.