Negli ultimi anni Netflix sta aggiornando con regolarità la sezione del catalogo dedicata alle serie animate per adulti, portando sui nostri schermi degli Orignali sempre più stravaganti e irriverenti. Questa recensione è dedicata proprio agli appassionati del genere, poiché dal 15 luglio Farzar sarà disponibile sulla piattaforma, ennesimo frutto della longeva collaborazione del colosso dello streaming con Roger Black e Waco o’ Guin. Se questi nomi vi sembrano familiari, vi sarete probabilmente già imbattuti in prodotti come Brickleberry oppure Paradise Police: ebbene sì, quest’opera nasce dalle stesse menti contorte.
Farzar si presenta come una commedia fantascientifica nella quale gli umani vivono in una città (Farzar, appunto) ricoperta da un’enorme cupola, che è stata costruita con lo scopo di proteggere gli abitanti dagli alieni e dal minaccioso Bazarack che vivono nei territori circostanti. Lo zar della città è Renzo, un essere umano particolarmente ipocrita e orgoglioso, la cui unica priorità sembrerebbe essere la preservazione dei suoi privilegi. Renzo ha un figlio, Fichael, che nonostante la sua ingenuità vuole disperatamente proteggere Farzar, si recherà infatti all’esterno per affrontare gli alieni e scongiurare la loro minaccia. Fichael non sarà solo in quest’avventura: lo affiancheranno il cyborg Scootie, le gemelle congiunte Val e Mal, lo scienziato Barry e il mutante Billy, che insieme a lui daranno vita alla squadra S.H.A.T. (Special Hostile Assault Team). Tra gag e paradossali colpi di scena, il viaggio di Fichael lo aiuterà ad aprire gli occhi su alcune importanti verità.
Cosa aspettarsi da Farzar
“Sarà una cosa tipo Futurama, o alla Rick and Morty?”
Facciamo una premessa molto diretta: questa serie non è per i deboli di cuore. Farzar gioca sin da subito la carta dello shock humor, e tende ad utilizzare tematiche particolarmente esplicite o stomachevoli per sconvolgere lo spettatore. D’altronde, questo è sempre stato il tratto distintivo di Roger Black e Waco o’ Guin. Quindi, se siete consapevoli di non sopportare questo tipo di comicità in stile South Park, probabilmente questo prodotto non fa al caso vostro. Ma sfruttare un certo tipo di humor non significa necessariamente riuscire a fare centro: in effetti, a lungo andare le gag presenti in questi dieci episodi diventano ripetitive e a tratti scontate, allo stesso modo dei colpi di scena che sembrano essere sempre più prevedibili. È quasi come se l’opera abusasse di uno dei suoi tratti più distintivi, risultando persino fastidiosa in alcuni contesti.
Per quanto riguarda la trama, invece, è particolarmente sorprendente la linearità che essa riesce a mantenere nel corso dell’intera stagione, nonostante il fatto che gran parte della narrazione di ogni episodio sia inevitabilmente occupata da una sottotrama che coinvolge uno o più personaggi secondari. In generale, le storie trattate nel corso della stagione sono molto efficaci (in particolare, abbiamo apprezzato l’episodio intitolato Salvate i demoni squartatori) e riescono a mantenere viva l’attenzione dello spettatore, fondendosi molto bene con la trama principale e permettendoci anche di conoscere meglio tutti i membri della squadra. Altrettanto avvincente è il finale, che resta aperto quanto basta perché si possa considerare la possibilità di una seconda stagione, ma al tempo stesso ci regala una riflessione molto importante.
Leggete tra le righe
A primo impatto, Farzar non sembra una serie particolarmente profonda. Eppure, la dedizione verso i piccoli dettagli dimostrata dai suoi creatori è innegabile. Essa trasuda non solo attraverso le varie citazioni alle loro opere precedenti e, più in generale, alla cultura americana, ma anche attraverso un sottotesto che affronta una tematica molto più vicina a noi. Il fulcro dell’opera, in fondo, può essere letto come una questione razziale, che prende le sembianze dell’interminabile lotta tra umani e alieni.
Così, comprendiamo che il destino di Ficheal non riguarda la salvezza di Farzar, ma l’abolizione delle misure estremiste adottate da suo padre nel corso degli anni. Gli alieni sono davvero i cattivi di questa storia, o sono stati soltanto raffigurati come tali dagli umani? Qual è la vera ragione per cui essi vivono al di fuori della città-cupola? Insomma, basta saper leggere tra le righe per comprendere che, in fondo, Farzar potrebbe essere molto più di una semplice commedia spaziale.
Le nostre conclusioni su Farzar
Non vogliamo nascondervi che, nel valutare questo prodotto, abbiamo trovato una certa difficoltà. Farzar è una serie animata irriverente, fuori dal comune, che si addice ad una fetta di pubblico molto ristretta. Eppure, dietro a tutte queste storie e queste gag sembra nascondersi una riflessione decisamente più profonda, una problematica molto più umana che aliena, che ci fa appassionare al prodotto. Anche il design delle ambientazioni e dei protagonisti risulta particolarmente accattivante e colorato, quindi nel complesso, la visione dell’opera si è rivelata un’esperienza abbastanza positiva e non possiamo che consigliarla ai più coraggiosi tra voi.
La tentazione fare binge-watching sarà molto forte, data la breve durata degli episodi (circa 30 minuti l’uno) ma vi suggeriamo di evitarlo per non sperimentare quella fastidiosa sensazione di ripetitività che noi stessi abbiamo provato. Godetevi questa serie in più sedute, scovate tutte le citazioni, ma soprattutto chiedetevi: chi è il vero nemico dell’umanità? Vi ricordiamo che Farzar è disponibile su Netflix, e vi invitiamo a farci sapere la vostra con un commento su Instagram, attraverso il nostro canale Telegram oppure unendovi al gruppo Facebook. Tornate a trovarci sempre qui su Kaleidoverse.it, dove troverete ogni giorno tantissime notizie, guide e recensioni dal mondo del cinema, degli anime e dei videogiochi!
Liberate la mente da qualsiasi pregiudizio quando approcciate Farzar. Lo shock humor adottato dai suoi creatori vi sconvolgerà, ma riuscirà sicuramente a strapparvi qualche risata se siete appassionati del genere. La comicità, però, non è l'unico tratto distintivo di questa serie, che attraverso la sua trama principale ci porta a riflettere su tematiche molto importanti. Con disegni di qualità e storie secondarie accattivanti, Farzar riesce a tenere abbastanza alto l'interesse, e si rivela un'esperienza godibile. Non ci resta che scoprire se sarà rinnovata per una seconda stagione.