La stagione 3, nonché ultima, di Locke & Key è finalmente arrivata su Netflix. Dopo aver recuperato la chiave Apri Testa per ravanare nei ricordi riguardo la prima e la seconda stagione, siamo pronti per lanciarci in questa terza e ultima parte. Il live-action basato sulla serie a fumetti di Joe Hill e Gabriel Rodríguez aveva ottenuto un grande successo nel 2020, quando era mandato in streaming per la prima volta. Ma le vicende che seguono la famiglia Locke saranno ancora spettacolari come l’inizio? Il finale è degno di un’opera che ci ha portati in un mondo fantasy e ci ha fatto immaginare cosa avremmo fatto con quelle chiavi? Per sapere cosa aspettarvi da questo tanto atteso show, non vi resta che addentrarvi nella nostra recensione senza spoiler e trovare la chiave per guardare questa conclusione.
Locke & Key in breve
Lo spettacolo racconta la storia della famiglia Locke nella loro spettacolare casa ancestrale in Massachusetts. Questa casa risulta ospitare anche una serie di chiavi magiche che possono essere utilizzate in modi diversi. La prima stagione dello show ha mescolato l’oscuro dramma familiare del fumetto e la premessa fantastica con degli adolescenti che cercano di risolvere la situazione, come se fossero stai strappati direttamente da Riverdale. Ma con la seconda stagione, la mancanza di un grande cattivo e un ritmo accelerato ha portato via ciò che ha reso lo spettacolo così interessante, cioè la magia e il mistero. Ora Locke & Key 3 è tornata con un’ultima stagione che tenta di concludere le cose una volta per tutte. Le idee buone ci sono state, ma forse non sono bastate a concludere con un boato.
Lo show ricomincia da dove si era interrotto: la famiglia Locke vive la propria vita come se tutto fosse normale. Ma troviamo alcuni cambiamenti molto importanti che fanno sentire il peso degli avvenimenti precedenti. Il fratello maggiore Tyler (Connor Jessup) ha lasciato Key-House per andare a costruire case in Montana. Soprattutto, ha deciso di vivere una vita semplice e di eliminare volontariamente tutti i ricordi magici. Dall’altra parte, Nina (Darby Stanchfield) ha usato la chiave Memoria per tenere in mente la magia in modo da non sentirsi così separata dal resto della sua famiglia. Con queste premesse e il ritrovamento di una nuova chiave veniamo portati nel mondo dei Locke.
Nuovi cattivi, ma senza obiettivi
Di sicuro un elemento che ci porta ad apprezzare la stagione 3 di Locke & Key è l’introduzione di nuovi antagonisti. Gideon (Kevin Durand), posseduto da un demone, era stato convocato dalla Echo Key alla fine della seconda parte. La prima cosa che il capitano della Guerra Rivoluzionaria ha fatto nella terza stagione è stata riportare indietro un paio di tirapiedi: Coffey (Jeff Lillico) e Bolton (Ian Lake). Il male che questo trio rappresenta si sente più profondo e più scuro di qualsiasi cosa intravista nelle stagioni precedenti. Comunque, vediamo anche un po’ di goffaggine nell’affrontare il XXI secolo in America: come il timore per le cerniere o la passione sfrenata per le automobili.
Anche se presenta una forte caratterizzazione, accentuata dall’interpretazione di Kevin Durand, Gideon ha uno scopo che risulta quasi insignificante e che ti fa pensare se ne vale davvero la pena. Nonostante la pericolosità di questo antagonista non si riesce a percepire appieno l’ansia e la premura del trovare una contro-soluzione a un piano malvagio ben congegnato. Anche l’utilizzo delle chiavi da parte del capitano risulta un po’ banale e forse anche poco pensato.
Perseverare è la chiave (o forse no?)
In questa stagione 3 di Locke & Key non viene fatto altro che ricordarci la natura delle chiavi. Sappiamo quanto questi oggetti vogliano essere utilizzati, non importa il fine con cui si adoperano. Ovviamente, il più giovane e, di conseguenza, il più ingenuo della famiglia è il piccolo Bode. Lui ancora tende a usare le chiavi in modo sconsiderato, e questa abitudine risulta un po’ frustrante. Da una parte tende a bloccare la crescita del personaggio (anche se ancora bambino, ha già fatto delle esperienze che portano a maturare). Dall’altra fanno intendere che non c’è stato modo di trovare un altro espediente per smuovere la trama.
Anche Locke & Key ha voluto aggiungere una parte di viaggio nel tempo, che ovviamente non poteva mancare. Nonostante la grande potenzialità che poteva avere questa nuova chiave le viene dato un ruolo secondario. Oltre a creare qualche disagio e rallentamento nella battaglia contro Gideon, la questione dei viaggi temporali viene affrontata in modo quasi semplicistico. Forse è da incolpare il tempo e il ritmo, che ci è risultato irregolare e affrettato. Oppure non c’è stata la voglia di osare fino in fondo e rendere questa chiave, insieme alle altre, la protagonista dell’ultima stagione.
Le nostre conclusioni su Locke & Key 3
Con questo finale Locke & Key ha voluto chiudere a chiave qualsiasi questione rimasta in sospeso. Ma dall’altra parte ci lascia con dei buchi nella trama che rimangono irrisolti. Tutto è bene quel che finisce bene è un obbligo per lo show che si impegna, quasi, a far diventare amici dei vecchi nemici. Finalmente, i Locke sembrano capire la pericolosità di un utilizzo sbagliato delle chiavi e dopo tante sofferenze decidono di mettere fine a questa eredità speciale. Quasi come un film Disney, viene posto l’accento su come la vera magia è l’amore delle persone che ti stanno intorno e, nonostante sia un messaggio forte, ormai risulta sopravvalutato.
Quella che poteva essere una fine che faceva rumore è finita con un sussurro. La velocità con cui si sono svolti gli avvenimenti non ha permesso di approfondire la storia e i personaggi, lasciando con un po’ di amaro in bocca e delle domande che rimarranno senza risposta. Infine, il sacrificio di alcuni personaggi dà un risultato quasi amatoriale sulla loro gestione, con poca chiarezza sul perché sono stati introdotti. Cosa ne pensate della recensione? Avete già visto l’ultima stagione di Locke & Key? Fateci sapere la vostra opinione a riguardo sui nostri canali social Instagram, Telegram, Facebook e TikTok e seguiteci su Kaleidoverse e sul nostro canale YouTube.
La serie che ci aveva trasportati direttamente a Key-House se ne va con un sussurro. Tempi più corti e ritmo accelerato hanno penalizzato la trama che ci lascia con delle perplessità, oppure con soluzioni a situazioni irrisolte troppo semplificate. Avevano grande potenzialità i nuovi cattivi, anche con il lato un po' goffo e divertente che contrastava la loro malvagità. Purtroppo, il loro obiettivo risulta quasi banale da non giustificare la fatica per raggiungerlo. Nonostante questo, le chiavi sono rimaste a farci sognare.