La recensione di oggi è dedicata a tutti i lettori un po’ nostalgici di Kaleidoverse, che ricordano con affetto le pellicole più belle degli anni ’90. Se lo siete, avrete sicuramente sentito parlare di Ragazze vincenti, il film (il cui titolo originale è A League of Their Own) del 1992 diretto da Penny Marshall che raccontava le origini dell’All-American Girls Professional Baseball League, un campionato di baseball femminile che si è realmente svolto negli Stati Uniti tra gli anni ’40 e gli anni ’50. Una storia di emancipazione, accompagnata da un cast stellare che all’epoca riuscì a fare breccia nel cuore degli spettatori. Ebbene, a partire dal 12 agosto, è diventata disponibile su Amazon Prime Video la prima stagione dell’omonima serie televisiva che funge da reboot per questo classico, vantando ben otto episodi della durata di circa un’ora l’uno. Ma sarà davvero all’altezza del film? Scopriamolo insieme!
Il potere delle donne
La serie di Ragazze vincenti si apre con una premessa molto simile a quella del film: nel 1943 tantissimi uomini americani vengono chiamati al fronte per combattere la seconda guerra mondiale, ma coloro che sono rimasti in patria non hanno rinunciato al loro sport preferito. Nasce così un campionato di baseball tutto al femminile, all’interno del quale sono coinvolte migliaia di donne statunitensi. La nostra protagonista è Carson Shaw (Abbi Jacobson), una giovane donna che si lascia alle spalle la sua vita da moglie di periferia per diventare una giocatrice professionista. Superate le selezioni, Carson diventerà parte delle Rockford Peaches e inseguirà il suo sogno insieme a un gruppo di donne determinate quanto lei, pronte a fronteggiare qualsiasi ostacolo.
Alla storia di Carson si affianca quella di Maxine (Chanté Adams), in un viaggio all’apparenza parallelo, ma decisamente più complicato. Max è infatti una donna nera, e per quanto determinata, è altrettanto consapevole che la segregazione razziale è un argomento ancora doloroso negli Stati Uniti. Il destino non sarà altrettanto generoso con lei, e dovrà tentare le strategie più impensabili pur di affermarsi come lanciatrice. Le storie di queste due donne finiranno inevitabilmente per intrecciarsi, raccontandoci da diversi punti di vista le sfaccettature di un mondo che fatica ad accettare il cambiamento e l’emancipazione delle minoranze.
Non solo baseball
E in effetti è proprio questo il punto di forza di Ragazze vincenti: non è soltanto una serie sul baseball. Per quanto i momenti dedicati allo sport prediletto degli americani siano avvincenti e magistralmente studiati, il vero cuore della serie giace nelle difficoltà che queste donne devono affrontare per essere considerate forti e indipendenti. Essere forzate a giocare a baseball indossando una gonna e infiniti strati di make-up, subendo fischi e prese in giro da parte dei loro colleghi sono soltanto l’inizio di un conflitto che si fa più profondo col passare degli episodi.
Carson stessa si ritrova a fare i conti non solo con la propria libertà di donna, ma anche con la propria sessualità. Immaginate cosa significherebbe scoprire di amare una persona del vostro stesso sesso in un’epoca in cui la parola “omosessualità” neppure esiste, ed essere considerati criminali per ciò che provate. È proprio questo che la nostra protagonista si ritroverà ad affrontare quando incontrerà Greta, e anche Maxine comincerà a porsi dei dubbi sul proprio corpo e sulla propria sessualità. Ciò che era stato velatamente accennato nella pellicola di Marshall diventa adesso l’argomento principale, grazie a una scrittura che mescola perfettamente all’ironia pungente una nota di dolore che rende il tutto molto più realistico.
Quanto c’entra il film?
Insomma, la serie di Ragazze vincenti ha davvero poco a che vedere col film, eppure riesce quasi a superarlo. Certo, ritroviamo all’interno dei dialoghi numerose citazioni a esso, così come attraverso la colonna sonora, ma in realtà siamo davanti a un prodotto completamente nuovo, molto più fresco. Il cast di questa serie è a dir poco invidiabile, e sebbene non comprenda Tom Hanks o Madonna come nella pellicola originale, ci presenta una serie di personaggi secondari la cui storia viene esplorata piuttosto bene, coi quali diventa molto facile empatizzare. Una menzione d’onore va fatta per i personaggi di Greta e Jo, interpretate rispettivamente da D’Arcy Carden e Melanie Field, che grazie al loro lavoro impeccabile hanno conquistato il nostro cuore.
Il fattore immersivo è altrettanto importante per questo prodotto. La sua fotografia è infatti estremamente accattivante, e i filtri utilizzati riescono a darci l’impressione di star osservando delle vere e proprie cartoline degli anni 40. Persino le scene dedicate al baseball (anche se capiamo abbastanza presto che lo sport non è esattamente il fulcro della serie) si rivelano avvincenti, adrenaliniche al punto giusto e facilmente comprensibili anche per chi non è appassionato di questo sport.
Le nostre conclusioni sulla prima stagione di Ragazze vincenti – La serie
Ragazze vincenti è un prodotto estremamente curato. Siamo davanti a una rappresentazione molto efficace di quella che era la mentalità della società americana negli anni 40, ma soprattutto del ruolo ricoperto dalle donne, che viene raccontato attraverso varie sfaccettature. La stessa Abbi Jacobson, interprete di Carson, è coinvolta nell’ideazione della serie al fianco di Will Graham, e ha intervistato personalmente le giocatrici dell’All-American Girls Professional Baseball League ancora in vita. Insomma, la prima stagione di questa serie trasuda passione e voglia di raccontare, tra lacrime e risate, una realtà estremamente complicata.
Il finale di stagione è estremamente toccante, e riesce a chiudere perfettamente il cerchio della storia lanciando un messaggio di cambiamento e speranza. Ma ci lascia anche un gran bel cliffhanger, che getta le basi per una possibile seconda stagione. Ragazze vincenti ha tutte le carte in regola per diventare uno dei prodotti di punta di Prime Video, e siamo curiosi di sapere se anche voi la pensate così: vi invitiamo quindi a recuperare subito la serie, che ricordiamo, è già disponibile in streaming dal 12 agosto. Vi aspettiamo su Instagram, ma anche sui nostri canali Telegram e Youtube, dove potrete interagire con noi. Tornate a trovarci sempre qui su Kaleidoverse.it, dove troverete ogni giorno tantissime notizie, guide e recensioni dal mondo del cinema, degli anime e dei videogiochi!
Amazon Prime Video riesce a fare centro con Ragazze vincenti - La serie. Nonostante il titolo estremamente familiare, questo reboot riesce a distaccarsi in modo egregio dall'opera originale per migliorarne alcuni aspetti che erano stati messi da parte in passato. Il risultato è una rappresentazione ironica, ma allo stesso tempo realistica e toccante, delle donne e delle minoranze nella società americana degli anni '40, resa possibile da un simpaticissimo cast che fa breccia nel cuore dello spettatore sin da subito. Approcciate questo prodotto con la consapevolezza che non state per guardare una serie che parla soltanto di baseball, ma anche di argomenti molto più delicati. Siamo sicuri che non rimarrete delusi da questa esperienza.