Ghostbusters (1984) è, probabilmente, uno dei film e franchise più amati del cinema tutto. Un successo che anche dopo quasi 40 anni non è mai scemato. È entrato nella cultura popolare di prepotenza, con una trama incentrata sul sovrannaturale ma al contrario di molti altri film dell’epoca verteva sulla commedia, diventato un classico istantaneo alla sua uscita grazie ai personaggi memorabili e amabili e alle battute taglienti e divertenti. Prendete lo zaino protonico, infilatevi la tuta di servizio: è ora di rivivere la caccia ai fantasmi con queste 10 curiosità sull’originale Ghostbusters.
10 curiosità che non conosci su Ghostbusters
- Durante il film è possibile vedere una pubblicità televisiva dei servizi offerti dai 3 originali Ghostbusters, con alla fine un numero in sovraimpressione il 555-2368 da chiamare in caso di infestazione spiritica. Si dà il caso che Ivan Reitman, il regista, mise in onda, per pubblicizzare il film in sala, una vera pubblicità molto simile a quella che si può vedere nella pellicola ma con un vero numero in sovrimpressione da poter chiamare; i chiamanti sentivano un messaggio preregistrato di Bill Murray e Dan Aykroyd che annunciavano di non poter rispondere perché impegnati a cacciare fantasmi! Il numero ricevette più di mille chiamate all’ora ogni giorno, per diverse settimane!
- Terminate le riprese la produzione dovette affrontare una situazione che avrebbe potuto far deragliare l’intero film. Negli anni Settanta, gli Universal Studios avevano prodotto una serie televisiva in live-action intitolata The Ghost Busters e i loro avvocati avevano minacciato azioni legali se il nome del film non fosse stato cambiato. Reitman, che aveva girato l’intero film in cui i protagonisti si riferivano a se stessi come Ghostbusters si trovava in guai seri. Fortunatamente, Frank Price – il capo della Columbia Pictures e l’uomo che aveva originariamente dato il via libera al film – si stava trasferendo agli Universal Studios per diventare il nuovo capo dello studio, e permise a Reitman di mantenere il nome del film. Ma il problema legale si ripresentò quando dal film fu tratto un cartone animato televisivo. Per soddisfare la Universal, il programma del sabato mattina fu intitolato The Real Ghostbusters, per non confondere legalmente le due proprietà.
- Per trovare il nome perfetto per il suo personaggio il co-sceneggiatore Harold Ramis ha combinato varie ispirazioni personali. Egon era il nome di battesimo di uno studente ungherese compagno di classe di Ramis quando era cresciuto a Chicago. Spengler deriva dallo storico e filosofo tedesco Oswald Spengler. Per il look Ramis copiò lo stile di uno tipo che aveva visto sulla copertina di una rivista di architettura astratta. Pensava che il vecchio abito di tweed a tre pezzi, gli occhiali con la montatura e i capelli gonfi fossero perfetti per il suo parapsicologo inventore.
- Dan Aykroyd presentò il primo Script del film, grazie all’aiuto di Reitman, alla Columbia pictures – precisamente alla persona di Frank Price – che fu un po’ titubante sul progetto ma diede comunque il via a patto che il film fosse pronto entro 12 mesi, un periodo veramente ristretto per terminare sceneggiatura finale, riprese e post-produzione. Ma come sappiamo tutti, ci sono riusciti.
- Il fantasma Slimer (il poltergeist mangione che i nostri eroi incontrano nello hotel), secondo Dan Aykroyd “è solo un festaiolo che vuole divertirsi” e un modo per omaggiare John Belushi, morto poco tempo prima. Il personaggio di Peter Venkman, era stato pensato appositamente per lui in fase di stesura della sceneggiatura, quindi Aykroyd lo volle omaggiare così.
- Nella scena in cui una “posseduta” Dana Barrett pronuncia la frase “Non c’è nessuna Dana, solo Zuul…” quella è la voce del regista Ivan Reitman, con qualche piccola modifica del reparto effetti speciali.
- Huey Lewis fece causa alla produzione e a Ray Parker jr. per la famosa canzone “Ghostbusters” tema principale del film perché molto, forse troppo, simile a “I want a new drug” dei Huey Lewis and the News, il tutto si risolse con un accordo privato.
- Nel video Musicale di “Ghostbusters” di Ray Parker Jr. appaiono molte celebrità tra cui: John Candy, Melissa Gilbert, Danny DeVito, Peter Falk, Chevy Chase.
- Una delle scene preferite di Bill Murray è quella iniziale del test con le carte e una leggera somministrazione di elettricità. È un modo per mettere alla prova lo spettatore e far capire se si potesse amare un protagonista non proprio “corretto”.
- Per anni dopo la prima proiezione del film, William Atherton, l’attore che interpreta Walter Peck, l’arrogante colletto bianco, è stato regolarmente maltrattato in pubblico, al punto da essere coinvolto in una serie di alterchi nei bar. È stato perfino sgridato da un autobus di turisti nel centro di New York.
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