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Home»Film/Serie TV»Dove Sono gli Umani? Recensione: un multiverso di scelte
Film/Serie TV

Dove Sono gli Umani? Recensione: un multiverso di scelte

Luca BochicchioBy Luca Bochicchio23 Marzo 2023Nessun commento6 Mins Read
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Dove sono gli umani?
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Da un po’ di tempo a questa parte si è fatta avanti (molto più che in passato) la tendenza a sviluppare le trame di film e serie TV intorno al macrocosmo del multiverso. Lo abbiamo visto in diversi prodotti (principalmente per giovani) come Spider-man – Un Nuovo Universo, il secondo capitolo di Doctor Strange, The Flash, Loki e il trionfatore dell’ultima notte degli Oscar, Everything Everywhere All at Once. Di conseguenza, questo tipo di ambientazione non può fare altro che infiltrarsi sempre più nel tessuto delle produzioni audiovisive, fino ad arrivare anche ai più piccoli. È questo il caso di Dove sono gli Umani? Una produzione Netflix indirizzata ai bambini, della quale parleremo nella seguente recensione.

La peculiarità del film sta nell’appoggiare la narrazione del multiverso alle scelte dello spettatore. Si tratta infatti di un film interattivo (tipico di Netflix), per i più piccoli, nel quale bisogna guidare i protagonisti attraverso diverse peripezie, compiendo, di volta in volta, le giuste scelte. La storia segue le vicende del pigro gatto Pud e dell’iperattiva cagnolina Ham, i quali, un giorno, si svegliano e scoprono che la loro padroncina, insieme a tutti gli esseri umani, è sparita a causa di un glitch. Da qui il titolo del film (in originale We Lost Our Human). Una volta capito cos’è successo, non devono fare altro che aggiustare le cose, nella speranza di poter rivedere la loro umana.Dove sono gli Umani?

Un film interattivo è la giusta scelta?

Il lungometraggio si muove nel multiverso creato da Rikke Asbjoern e Chris Garbutt, grazie alle scelte che lo spettatore deve effettuare, ma è stata la scelta giusta? Risposta breve: sì. Confesso di non essere un grande fan dei prodotti interattivi creati da Netflix, tuttavia, devo ammettere che “Dove Sono gli Umani?” si presta molto bene a questo tipo di intrattenimento. Sfruttando la questione del multiverso, infatti, si possono fare le scelte che più ci piacciono, senza doverci preoccupare di aver preso la giusta direzione. Perché? Semplicemente perché tanto si ritorna sempre, più o meno, nello stesso punto. Questo è abbastanza snervante, sembra quasi che il gioco – se così vogliamo definirlo – faccia in modo di portarci per forza dove dice lui. Se si perde (ovvero non si salvano gli umani), con una scusa si ritorna alla scelta precedente.

Quindi sì, è stata la scelta giusta quella di inserire il film in una narrazione interattiva, ma avrebbero potuto trovare un pretesto migliore per tornare alle scelte precedenti. Di più, la cosa peggiore (per me che sono adulto) è la ripetitività delle azioni. Sebbene lo spettatore sia costretto a scegliere quale dei due protagonisti seguire inizialmente e ogni scelta porti a scene diverse, una volta arrivati verso quella che sembra essere una fine, bisognerà tornare indietro e ricominciare daccapo, con l’uno o l’altro animale. Perché sì, quelli che vediamo ci vengono spacciati come finali, ma il vero finale sembra essere uno solo. A questo è lecito chiedersi quale sia il senso di creare un prodotto interattivo, se il bambino non può dirsi soddisfatto con il finale a cui arriva tramite le sue scelte.Dove sono gli umani?

Scelte e messaggi

Come ogni prodotto per bambini (e non solo) che si rispetti, anche Dove Sono gli Umani? Porta con sé dei messaggi (resi semplici, visto il target). Questa odissea attraverso le varie dimensioni, grazie anche alle singole scelte che si fanno, porta lo spettatore a immedesimarsi, inevitabilmente, nei due protagonisti. Che si scelga Pud o Ham, è indifferente: alla fine si arriverà sempre all’accettazione dell’altro, del diverso e a un carino messaggio di amore fraterno. I due, infatti, inizialmente non vanno molto d’accordo, ma separati prima e uniti dopo, capiscono di essere una famiglia e che hanno bisogno l’uno dell’altra. Certo, il messaggio non è così articolato come potrebbe essere in altri prodotti con lo stesso pubblico, con il rischio di imboccare un po’ troppo i bambini, ma arriva al punto.

Grazie allo stratagemma del prodotto interattivo, poi, si spinge il pubblico (sempre i più piccoli) a dover scegliere se seguire la natura del personaggio, o se fare la scelta giusta per risolvere il Glitch che ha portato alla scomparsa degli umani. Il film si trasforma, quindi, anche in una sorta di palestra che vuole spronare i bambini verso la ricerca della risoluzione del problema, tramite le scelte giuste. Il tutto condito da uno stile accattivante e colorato, che ben si lega alla narrazione portata avanti in Dove Sono gli Umani? Carino, sebbene estremamente insensato, il brevissimo crossover con la serie Netflix, Centaurworld; probabilmente uno dei momenti più esilaranti del film.

Le nostre conclusioni su Dove Sono gli Umani?

Come già detto, non sono un fan dei prodotti interattivi di Netflix, li trovo spesso snervanti e fini a sé stessi. Tuttavia, sebbene anche in questo caso si possa provare una certa frustrazione tra una scelta e l’altra, il film/gioco di Rikke Asbjoern e Chris Garbutt risulta essere ben strutturato e capace di coinvolgere il pubblico dei più piccoli, sfruttando a dovere le scelte per veicolare un messaggio di amore fraterno, fino ad arrivare al lieto fine con il massimo del divertimento. Usare l’interattività è stata un’ottima trovata per legarsi al tema del multiverso, sebbene in certi momenti ci si è spinti verso una certa ripetitività.

Si tratta di un film di animazione dallo stile e dai colori accesi, che farà passare ai più piccoli circa due ore di divertimento, tra scene comiche, messaggi importanti e un pizzico di nonsense che non guasta mai. Per un adulto potrà essere meno divertente, ma siamo sicuri che seguendolo con i propri figli si potrà passare del tempo di qualità con loro. Poi, nel caso in cui alla fine non vogliate ricominciare per vedere le altre possibili conclusioni, sappiate che alla fine avrete la possibilità di visionarle tutte, o di ricominciare daccapo. Se la recensione di Dove Sono gli Umani? vi è piaciuta e volete leggere altro, seguiteci su Kaleidoverse.it, dove potrete trovare tante altre recensioni. Se poi avete voglia di discutere con noi e con la nostra community, vi invitiamo a iscrivervi al canale Telegram e di seguirci sui social.

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Dove Sono gli Umani? È questa la domanda a cui prova a rispondere il film. Tra una scelta e l'altra, dovremo guidare Pud e Ham, rispettivamente un gatto pigro e una cagnolina iperattiva, attraverso il multiverso per cercare di risolvere il glitch che ha eliminato l'umanità dal mondo intero. Un film interattivo che sfrutta le scelte per giocare con il multiverso e insegnare ai bambini a prendere le giuste decisioni. L'animazione dallo stile e dai colori accesi, farà divertire i i più piccoli, tra scene comiche, messaggi importanti e un pizzico di nonsense che non guasta mai. Per un adulto potrà risultare anche noioso, ma siamo sicuri che seguendolo con i propri figli si potrà passare del tempo di qualità con loro.

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Doppiatore con la passione per la scrittura e la lingua italiana, pasticcere dilettante, videogiocatore e amante della natura. Da sempre sono alla ricerca di qualcosa che possa aiutarmi a sviluppare al meglio le mie passioni legate alla lingua, così mi sono prima dedicato allo studio del doppiaggio e poi ho trovato qualcuno che mi ha accalappiato per fare il redattore (correttore di bozze) su Kaleidoverse. Chissà quali altre opportunità mi riserverà il futuro.

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