Dopo la conclusione di Game of Thrones sembrava che il mondo non avrebbe più visto una serie fantasy degna del suo nome. È vero, il filone del fantastico non si è mai davvero esaurito, e l’opera di George R. R. Martin non è certo l’unica ad aver appassionato gli amanti del genere – basti pensare a Merlin. Tuttavia, fino al 2021 non sono stati realizzati prodotti dello stesso genere che abbiano colpito particolarmente – il ciclo di Shannara ne è un esempio. Adattato in una serie TV che però è stata cancellata dopo appena 2 stagioni, a fronte dei 38 volumi cartacei, rappresentò un flop. La Ruota del Tempo, però, sembra promettere qualcosa di più. In questa recensione parleremo della stagione 2, conclusasi il 6 ottobre, e cercheremo di non esagerare con gli spoiler.
La serie TV tratta dai romanzi fantasy di Robert Jordan vede all’attivo due stagioni – più una terza confermata. In particolare, la seconda ha visto la regia di Sanaa Hamri (Something New), Thomas Napper (Jawbone) e Maja Vrvilo (Star Trek: Strange New Worlds). La sceneggiatura è stata scritta da Rammy Park (The Nevers), Katherine B. McKenna (Dirty John), Amanda Kate Shuman (Berlin Station), Dave Hill (Il Trono di Spade) e John McCutcheon (Impulse). Nel cast ritornano Rosamund Pike (Gone Girl), Daniel Henney (X-Men: Le origini – Wolverine), Zoë Robins (Shannara), Madeleine Madden (Dora e la città perduta), Josha Stradowski (Gran Turismo), Markus Rutherford (County Lines) e Fares Fares (Child 44). Diamo un’occhiata alla trama.
La Ruota del Tempo: Stagione 2
La seconda stagione di La Ruota del Tempo si apre con i protagonisti separati. Mentre Moiraine (Rosamund Pike) deve trovare un modo per continuare a servire la sua causa senza l’Unico Potere, Nynaeve (Zoë Robins) ed Egwene (Madeleine Madden) seguono il percorso da novizie nella Torre Bianca. Altrove, Perrin (Markus Rutherford) cerca insieme a dei soldati il corno di Valere, rubato alla fine della prima stagione, mentre Rand (Josha Stradowski) cerca di vivere una vita normale sotto falso nome, dopo aver inscenato la propria morte. Anche Mat (Dónal Finn) torna in gioco, prigioniero di Liandrin (Kate Fletwood). Le cose, tuttavia, si complicano in fretta, a causa dell’arrivo di nuovi nemici.
Ishamael (Fares Fares), infatti, si è fatto strada nel Continente grazie ai Seanchan, un popolo d’oltremare con idee molto diverse sull’Unico Potere e sulle donne che sanno incanalarlo. Mentre gli invasori prendono posizione a Falme, a Cahirien Rand incontra Selene (Natasha O’Keeffe), che si rivela essere una Reietta, Lanfear. Ad aiutarlo arriva poi Moiraine, sola, che gli rivela la verità e lo prende con sé per proteggerlo dalle forze politiche e magiche che si stanno muovendo. Nel corso della stagione, in maniera graduale, tutti i personaggi intraprendono il loro destino, che si compie nella città marittima durante uno scontro proprio per ottenere il suo controllo. E in quell’occasione il Drago Rinato annuncia finalmente il suo ritorno.
La Grande Caccia
La seconda stagione adatta il secondo volume della saga di Jordan. La grande caccia di cui si parla, tuttavia, non riguarda solo il corno di Valere, consegnato ai Seanchan, ma anche Rand. Il Drago Rinato, infatti, non è morto come tutti credono. E, se Moiraine si mette sulle sue tracce per fornirgli consigli e protezione, i Reietti – Ishamael e Lanfear – se lo contendono per esercitare la rispettiva influenza. Questo secondo cour della serie è molto più carico dal punto di vista delle relazioni e degli intrighi politici, realizzati conservando l’eleganza originale e mantenendo l’equilibrio tra politica e azione in modo tale da non annoiare lo spettatore.
La grande caccia si vede anche nel ritmo della stagione, che è molto più rapida e caotica della prima, tanto da risultare in alcuni punti leggermente confusionaria anche da un punto di vista registico. Vediamo l’arrivo di nuovi personaggi – come Aviendha (Ayoola Smart) – e scopriamo l’esistenza di nuovi aspetti della magia che denotano l’universo de La Ruota del Tempo. Ritornano anche alcuni brevi flashback, che sollevano molte domande sul remoto passato dal quale provengono i Reietti e su come la loro storia si intrecci con quella del Drago.
Visioni dell’Unico Potere
Questa seconda stagione ha sicuramente approfondito la magia all’interno dell’universo de La Ruota del Tempo. Mentre Rand cerca di capire fin dove può spingersi nell’incanalare, osserviamo un nuovo punto di vista sulla concezione stessa di questo potere. I Seanchan, infatti, lo usano in maniera molto diversa: le donne in grado di incanalare vengono rese schiave e assoggettate tramite un artefatto magico alla volontà delle loro padrone. Stiamo parlando delle Damane e delle Sul’dam, coppie di donne addestrate per colpire e uccidere i nemici del loro popolo.
Anche osservare le Aes Sedai dall’interno grazie a Nynaeve ed Egwene dà modo agli spettatori di apprendere molte più cose sui loro metodi e sui limiti della magia. Anche le distinzioni interne vengono spiegate, restituendo nuovi personaggi che spaziano tra le varie Ajah – di vari colori e con specializzazioni differenti – e mostrando il destino – ancora incompiuto – delle Aes Sedai che infrangono i tre giuramenti votandosi al Tenebroso. I meccanismi interni alla Torre Bianca saranno sicuramente approfonditi nella terza stagione, dal momento che la sigla della serie, svelata solo in conclusione della seconda, mostra un arazzo con tutti i colori delle Aes Sedai – molti di più di quelli che abbiamo visto finora.
Uniti, più forti
I Ragazzi dei Fiumi Gemelli – tutti protagonisti di questa storia – iniziano questa nuova stagione separati. Se da un lato questo può scoraggiarli, dalla nostra prospettiva è vero che osservarli in solitaria o in coppia – come nel caso di Nynaeve e di Egwene – ci ha dato modo di esplorare più a fondo le personalità dei singoli. È così che conosciamo un lato nascosto di Perrin, per esempio, solo accennato nella prima stagione e che qui finalmente trova uno sbocco. Ed è sempre così che scopriamo i limiti di Nynaeve e la forza di volontà di Mat.
Una cosa è certa: i 5 ragazzi che abbiamo conosciuto nelle prime puntate, così confusi e resi forti dalla loro amicizia, dimostrano di poter essere forti anche da soli. Ognuno compie un percorso di crescita, e anche se i risultati sul singolo sono diversi, è evidente come una volta riuniti diano vita a una potenza mai vista prima nella serie. L’ultima parte dell’ultimo episodio, in particolar modo, è esemplificativa di ciò, e apre la trama a nuovi, inaspettati risvolti. Per il momento, comunque, possiamo solo fare congetture – o leggere i libri mentre aspettiamo novità in merito alla storia.
La Ruota del Tempo Stagione 2: le nostre conclusioni
Rispetto alla sua prima stagione, il seguito di La Ruota del Tempo si dimostra più dinamico e ricco di avvenimenti. Se la prima parte della serie ci ha presentato il mondo fantastico e leggermente orientaleggiante ideato da Robert Jordan, la seconda stagione approfondisce non solo i luoghi, ma i personaggi e i contesti nei quali essi si ritrovano ad agire – per il meglio o per il peggio. Mentre formuliamo congetture e domande su quello che abbiamo visto e incrociamo le dita per la terza stagione – di cui al momento non sappiamo nulla – riviviamo con eccitazione le 8 puntate che ci hanno tenuto compagnia questo settembre.
E voi, cosa ne pensate? Questa seconda stagione de “La Ruota del Tempo” vi ha convinti, oppure avete qualche dubbio? Come sempre, vi invitiamo a dirci la vostra. Potete farlo commentando i post sulle nostre pagine social, o iscrivendovi ai nostri gruppi community su Facebook e Telegram. Seguite Kaleidoverse per restare sempre aggiornati sulle ultime novità, e scriveteci se avete voglia di confrontarvi con la redazione sui colpi di scena e il futuro dei prodotti in giro in questo periodo. Vi aspettiamo!
La seconda stagione di La Ruota del Tempo conferma la bellezza della storia di Robert Jordan e la bravura dei registi e degli sceneggiatori, che riescono ad adattarla per lo schermo con maestria ed eleganza. Nonostante alcune scene di combattimento appaiano leggermente confuse la stagione prosegue approfondendo personaggi, luoghi e trama della storia fantasy. Lo spettatore fa la conoscenza di nuovi personaggi e scopre nuove abilità che caratterizzano i personaggi principali. La seconda stagione oscilla costantemente tra la speranza e la disperazione, ma il finale propende senza alcun dubbio per la prima, con i destini dei protagonisti uniti e rivolti a un futuro che si fa attendere con impazienza.