Agosto è tipicamente Il mese del riposo, quello da trascorrere spaparanzati sotto un ombrellone, a spasso per i boschi, o persi per le vie di qualche città d’arte. E quale che sia la meta delle vostre vacanze estive, sfidiamo chi sta leggendo questo articolo a non cadere nella tentazione di guarnire il proprio dolce far niente anche con qualche buon thriller, per conservare quel brividino che tanto allieta la mente dal calore estivo. Sicuramente Netflix ha pensato anche ai suoi spettatori decidendo di rilasciare sulla sua piattaforma il primo agosto Come uccidono le brave ragazze, la nuova serie TV di cui Kaleidoverse vi parla in questa recensione – ovviamente senza spoiler.
Senza spoiler per quelli che, ovviamente, non hanno letto l’omonimo romanzo di Holly Jackson, che la serie adatta in 6 episodi. Alla regia troviamo Tom Vaughan (Il quiz dell’amore) e Dolly Wells (PPZ – Pride + Prejudice + Zombies), alla sceneggiatura Poppy Cogan (Red Rose), Zia Ahmed (Ajeeb Daastaans), Ajoke Ibironke (Doctor Who: Redacted) e Ruby Thomas (Wild Child) e nel cast troviamo, tra gli altri, Emma Myers (Mercoledì), Asha Banks (Il flauto magico), Raiko Gohara (The Day of the Jackal), Zain Iqbal (All Crazy Random), Jude Morgan-Collie (Here We Go), Yali Topol Margalith (Il tatuatore di Auschwitz) e Yasmin Al-Khudhairi (Ritrovarsi in Rye Lane). Diamo adesso un’occhiata alla trama.
Come uccidono le brave ragazze: la trama
Pip Fitz-Amobi (Emma Myers) è una diciassettenne brillante e intelligente che sceglie come argomento per un progetto finale molto importante il caso della scomparsa e presunta morte di Andie Bell, sua concittadina scomparsa nel nulla cinque anni prima. Intorno alla nebulosa vicenda sembra esserci un pesante velo fatto di segreti, che le persone hanno deciso di ignorare incolpando della morte della ragazza Sal Singh (Raiko Gohara), il suo ragazzo, che in seguito a una confessione si è tolto la vita.
Pip, però, non crede a questa versione e decide di intraprendere un’indagine amatoriale ma molto approfondita per scoprire la verità dietro i fatti legati a quella notte, con l’obiettivo principale di scagionare Sal. Ad aiutarla ci saranno i suoi amici e Ravi Singh (Zain Iqbal), fratello minore di Sal, da sempre convinto dell’innocenza del fratello e determinato a provarlo. Tra interviste, ricerche e momenti più spensierati, Come uccidono le brave ragazze è una tana del Bianconiglio che mostra come nessuno sia una brava persona e che tutti, anche i più insospettabili, hanno un lato oscuro pieno di segreti.
Una storia condotta dai personaggi
Dal punto di vista registico Come uccidono le brave ragazze dirige la narrazione senza distogliere la il focus dalla storia e dai personaggi che la mettono in moto: viene dato molto spazio agli ambienti vasti che caratterizzano la campagna britannica, in particolare il bosco che circonda la cittadina di Little Kilton. Per quanto riguarda la sceneggiatura, il romanzo è stato riadattato per lo schermo: i cambiamenti ci sono per quanto piccoli, e mutano nel complesso l’atmosfera generale della storia, spostando il focus dal mistero della scomparsa di Andie Bell e ponendo l’accento sui segreti e sull’evoluzione del personaggio principale.
Per quanto riguarda il cast, invece, la serie conta un gran numero di attori talentuosi e giovani che riescono a trasmettere agli spettatori Il carattere dei propri personaggi, degli adolescenti che si ritrovano invischiati in una situazione spigolosa. Se c’è da trovare una piccola pecca, forse la protagonista avrebbe dovuto mostrare più sagacia, dal momento che nel romanzo ha un carattere più equilibrato e determinato. La serie fa emergere il suo lato più insicuro e fragile, ma questo non è necessariamente un difetto se si considera che il romanzo è raccontato completamente dal suo punto di vista e dunque il lettore si fa un’idea completamente diversa e più approfondita di lei e del suo carattere.
Un thriller di formazione
Come uccidono le brave ragazze è una bella storia perché riesce a equilibrare in maniera quasi perfetta la serietà e il mistero del thriller con i toni più leggeri dei romanzi di formazione – ricordiamo che la materia prima è un romanzo young adult. E, se tra le pagine non emerge forse in maniera così evidente questo equilibrio, dal momento che il lettore è portato a seguire il filo dei pensieri della protagonista nella risoluzione del mistero intorno alla scomparsa di Andie Bell, nella serie TV questa accoppiata di generi è evidente in tutta la sua potenza.
Sì, la protagonista intraprende un’indagine amatoriale e lo fa con tutta la serietà di cui è capace, ma ciò non toglie nulla a momenti di esternazione tra amiche, di confronto tra famiglie – alcuni aggiunti di sana pianta – e di scoperta di nuovi sentimenti. Nel corso della serie TV gli sceneggiatori hanno scelto di prendere la classica dicotomia tra bene e male e applicarla al mondo degli adolescenti, giocando con il tropo della brava ragazza e ribaltandolo, mostrando come sia un concetto piuttosto riduttivo e spostando leggermente il punto focale dalla “brava ragazza scomparsa” alla “brava ragazza che investiga“.
Carta e schermo: spiriti affini?
Per quanto riguarda invece il lato thriller della trama, quello più succoso da un certo punto di vista, non possiamo non notare dei cambiamenti apportati in merito, sui quali si può discutere a lungo. In questa sede ci limiteremo a notare come l’elemento di suspense sia stato notevolmente diminuito in favore di quello drammatico. L’aura di mistero intorno alla scomparsa dell’adolescente più bella e amata di Little Kilton 5 anni prima parte fin da subito smorzata da una scena che da un lato stuzzica l’attenzione dello spettatore ma che dall’altro, come si evince in seguito, elimina già in partenza la formulazione di alcune ipotesi che invece emergono nella lettura del romanzo.
Sembra quasi che gli sceneggiatori abbiano scelto volontariamente di far seguire ai loro spettatori una determinata pista, eliminando tutte le altre in maniera sottile ma evidente. Inoltre, se è bello il modo in cui si è scelto di traslare la scoperta del vero carattere di Andie Bell su quello della protagonista, altrettanto non può dirsi per quanto riguarda il lato più sentimentale e romantico della serie, che assume forse un po’ troppa rilevanza rispetto all’indagine, che dovrebbe essere comunque il fulcro centrale della storia. Ma non possiamo lamentarci più di tanto: l’amore trova sempre posto nei cuori degli spettatori, anche accanto a cadaveri e assassini.
Le nostre conclusioni su Come uccidono le brave ragazze
Come uccidono le brave ragazze si conferma una serie TV che rinfrescherà in qualche modo i vostri pomeriggi estivi. La protagonista è carismatica, i luoghi scelti richiamano molto più l’autunno che l’estate e la storia, in 6 episodi, mostra come anche i posti più impensabili nascondono un alone non indifferente di segreti. Gli spettatori ritroveranno con gioia e familiarità alcuni membri del cast – sia quelli giovani che quelli più adulti – e si lasceranno imbarcare senza troppe rimostranze in una storia che li intratterrà da più punti di vista,
Guarderete Come uccidono le brave ragazze, lo avete già fatto o recupererete il romanzo prima, magari approfittando della nuova edizione che raccoglie l’intera trilogia di Jackson? Raccontateci tutto in un commento qui su Kaleidoverse e non dimenticate di dare un’occhiata ai nostri ultimi articoli – come la recensione di Saving Bikini Bottom, quella di The Decameron, la serie tratta dall’opera di Boccaccio, o quella di Deadpool & Wolverine, uno dei film più attesi dell’estate. Alla prossima!
Come uccidono le brave ragazze è l’adattamento seriale dell’omonimo best-seller di Holly Jackson, che racconta l’indagine amatoriale legata alla scomparsa di una giovane ragazza. La regia segue la vicenda senza disturbare e evidenziando molto bene tanto i momenti tesi quanto quelli determinanti, mentre un cast composto per la maggior parte da giovani attori mette in scena una narrazione tanto determinata quanto alleggerita dalla loro giovane età. La sceneggiatura adatta il romanzo prendendosi qualche libertà e smorzando leggermente l’aura di fitto mistero intorno alla bella e mai dimenticata ragazza scomparsa, ribaltando alcuni punti di vista e favorendo altri sviluppi – alcuni interessanti, altri meno. La serie non ne esce in ogni caso danneggiata, concludendosi con la possibilità che possa esserci una seconda stagione.