Disponibile dal 27 dicembre su Amazon Prime Video, È colpa tua? è il secondo capitolo della trilogia di libri Culpable di Mercedes Ron. Il primo film È colpa mia? (del 2023) è ancora disponibile sulla stessa piattaforma ed è indispensabile andare a recuperarlo prima di vedere quello che oggi andiamo a recensire. Il primo film ha raggiunto la top 10 in oltre 190 paesi (compreso il nostro) e risulta essere uno dei film più visti su Amazon Prime Video. Scopritelo in questa recensione.
Questo secondo capitolo sembra che riscuoterà lo stesso successo perché è già in prima posizione. L’adattamento dal libro al film e la regia sono firmati da Domingo Gonzales e Sofia Cuenca (già conosciuta per Paradise Hills). Prodotto da Amazon MGM Studios e Pokeepsie Films, racconta la storia d’amore passionale e proibita tra Nick e Noah, due fratellastri. Ma è un prodotto così valido?
La trilogia di Mercedes Ron
Mercedes Ron è l’autrice, argentina, che ha creato questa storia proibita dividendola nella trilogia di Culpable (composta da È colpa mia?, È colpa tua? e È colpa nostra) pubblicata su Wattpad. In realtà solo il primo volume è stato pubblicato sulla piattaforma, ma ha avuto un tale successo da mettere l’autrice in contatto con degli editori e poter vendere i suoi romanzi in libreria. La trilogia è di genere Young Adult, come va di moda ultimamente tra gli adolescenti, ed è riuscito a guadagnarsi due adattamenti (e probabilmente verrà adattato anche il volume conclusivo) su Amazon Prime Video.
La storia non è particolarmente innovativa: lui è un ragazzo ricco, dal passato misterioso, con tendenza all’illegalità, mentre lei è una brava ragazza, studiosa. Tra queste due persone, che non hanno nulla in comune, scatta una passione irrefrenabile, nonostante sia lui che lei provino a resistere. Insomma, il 90% dei film Young Adult dell’ultimo periodo. L’unica particolarità, se proprio vogliamo cercarla, sta nel fatto che lei non risulta totalmente passiva di fronte agli eventi della storia. Non abbiamo avuto la possibilità di leggere il libro quindi questa recensione si baserà sul film presente sul catalogo di Amazon Prime.
La trama di È colpa mia? (Il capitolo precedente)
I protagonisti della storia sono Nick e Noah, due fratellastri. I loro genitori si sono sposati in seconde nozze e loro due si sono ritrovati costretti a convivere, nonostante, inizialmente, non si trovino simpatici. Nick sembra il figlio perfetto con un futuro promettente da avvocato, ma nasconde una doppia vita, perché la notte frequenta feste in cui circolano sostanze stupefacenti, partecipare a gare e combattimenti clandestini. Noah, suo malgrado, si trova coinvolta nella vita segreta di lui, e, tra loro, scoppia una passione irrefrenabile.
A rendere la storia un po’ più dark è il background di Noah e sua madre, Rafaela. Entrambe, infatti, sono state vittime di violenza da parte del padre di Noah, Jonas, che medita vendetta dal carcere. Nel finale, i due ragazzi sono costretti ad uscire allo scoperto come amanti e tutto si conclude con un cliffhanger in cui i loro genitori dicono di non accettare la loro relazione e, insieme, progettano di separarli.
La trama di È colpa tua?
Nel secondo capitolo, quello che procediamo a recensire, Noah e Nick sono fidanzati e cercano di resistere alle avversità esterne, che cercano di separarli. È passato un anno dalla storia del film precedente, Noah sta per cominciare l’università e sta per trasferirsi in un dormitorio per poter frequentare le lezioni. Nick, dall’altra parte, sembra aver abbandonato la sua vita segreta, fatta di illeciti, per seguire la sua promettente carriera da avvocato.
Costretti a separarsi per poter costruire il loro futuro, si troveranno anche a conoscere nuove persone e nuove tentazioni. Infatti, Nick, durante uno stage, conosce la bella ed elegante Sofia, figlia del ministro, mentre Noah farà amicizia (all’università) con Briar e con il tutor Michael. In questo seguito, ci sono meno corse clandestine e la storia è più concentrata sui segreti di famiglia e sulle dinamiche di potere. La narrazione è più lenta e, risulta, ancora meno convincente di È colpa mia?.
I due protagonisti di È colpa tua?
Noah è una Mary Sue, come si chiamano le protagoniste femminili che vanno così tanto di moda ultimamente: sono ragazze che, senza nessun allenamento, risultano più brave e competenti degli altri e riescono sempre a risolvere la situazione. Per esempio, nel primo film, Noah riesce a vincere una corsa clandestina semplicemente perché, viene spiegato da Jenna, il padre era un pilota di rally e, sembra, che lui le abbia insegnato a guidare. Nonostante lei non abbia la patente, è alla pari, se non più brava di tutti gli altri concorrenti che partecipano alle gare da molto più tempo di lei.
Nick, dal canto suo, è un personaggio incoerente. Erede di un impero finanziario, di notte partecipa ad attività illecite senza nessun apparente motivo. Il protagonista maschile di After, ad esempio, è un pessimo soggetto a causa di un passato traumatico. In questa storia, è necessario ai fini di trama che Nick abbia una doppia vita, in modo tale che Noah possa guarirlo. Siamo di fronte alla classica relazione tossica, basata semplicemente sull’attrazione fisica e non sulla comunicazione o sulla conoscenza dell’altro.
Problemi di ritmo e scrittura in È colpa tua?
È colpa tua? soffre anche di problemi di ritmo e i personaggi continuano ad essere stereotipati. Avendo quasi tolto del tutto il brivido delle corse clandestine e dei combattimenti, rimangono solo le feste di lusso a cui i protagonisti partecipano e le loro discussioni. In questo caso, per non risultare ripetitivo, nel film dovrebbero intervenire dei dialoghi interessanti. Purtroppo non è così: Nick e Noah litigano per tutto il tempo, senza mai comunicare davvero, e fanno pace facendo sesso.
I personaggi secondari, Jenna e Lion, hanno poca profondità e servono solo per inserire una sottotrama, che viene risolta velocemente. Per il resto del tempo, risultano piatti e superficiali senza dare la possibilità ai due protagonisti di riflettere su loro stessi e migliorare. Tutti gli altri membri del cast sono semplicemente macchiette stereotipate ed il più evidente è l’antagonista.
La nostra opinione su È colpa tua?
Insomma, è un adattamento che non si discosta da tutte le altre storie simili, come After o Cinquanta Sfumature di Grigio. È completamente insalvabile? A livello narrativo non è peggiore di tutti i film dello stesso genere che lo hanno preceduto. In questo caso, È colpa tua? Ha potuto sfruttare un budget importante come si può notare dalla produzione di alto livello dal punto di vista tecnico e dalle splendide scenografie. Il cast a livello fisico risulta credibile: ad esempio, Noah (Nicole Wallace) riesce a passare per una diciottenne e anche Marta Hazas riesce a sembrare credibile come sua madre, Rafaela.
In generale possiamo dire che se decidete di chiudere entrambi gli occhi su tante scene poco credibili e sui personaggi privi di profondità, è un film che non ci sentiamo di bocciare totalmente. Se cercate un modo per passare due ore spegnendo il cervello, potrebbe fare al caso vostro. Se invece cercate una storia d’amore matura ma narrata in modo leggero, vi consigliamo Nobody wants this. E voi, avete già visto È colpa tua? Cosa ne pensate? Lasciateci un commento qui su Kaleidoverse e non dimenticate di leggere i nostri ultimi articoli dedicati alla recensione Cent’anni di solitudine (Parte 1) e a quelle dell’episodio 11 di Blue Box.
Basato sul secondo volume della trilogia di Culpable di Mercedes Ron, un fenomeno di Wattpad, È colpa tua? racconta la storia d’amore tra Nick e Noah. È una storia che non si discosta praticamente in nulla a tutte le altre dello stesso genere: lui, un cattivo ragazzo che nasconde un cuore ferito che incontra lei, una brava ragazza disposta a guarirlo. Nick e Noah sono quasi del tutto identici ai protagonisti di After o Cinquanta Sfumature di Grigio. In questo secondo film, la narrazione è più piatta di quello precedente, per colpa anche dei dialoghi piatti e sostanzialmente ripetitivi. La produzione dispone di un budget molto alto, come si può notare dalla bellissima scenografia, e di un cast che fisicamente risulta molto credibile. È un film che richiede una grandissima sospensione dell’incredulità da parte dello spettatore. Se non avrete aspettative troppo alte, però, è un film che potrete apprezzare comunque, nonostante i grandi problemi di scrittura.