Dopo una bella scorpacciata di cibo nei giorni della Vigilia e di Natale, il giorno di Santo Stefano non si è pensato solo a mangiare. Per chi stava aspettando la stagione 2 di Squid Game, o la nostra recensione a riguardo, non è stato solo un giorno di festa. Il successo della prima stagione, dalla mente creativa di Hwang Dong-hyuk, ci aveva lasciati con un finale il quale sicuramente ne annunciava una seconda.
Ed eccola arrivare su Netflix dopo ben 3 anni dall’uscita della prima stagione. Il cast è ovviamente quasi del tutto rinnovato esclusi Lee Jung-jae (Gi-hun), Gong Yoo (l’adescatore), Lee Byung-hun (il Frontman) e Wi Ha-joon (il poliziotto). Troviamo, tra i nuovi partecipanti, un nome di spicco nel panorama del kpop. Thanos è infatti interpretato dall’ex Big bang Choi Seung-hyun in arte T.O.P. Cos’è accaduto in questa seconda stagione? Scopriamolo insieme!
La trama di Squid Game Stagione 2
La vittoria ha portato nelle tasche di Gi-hun la cospicua somma di 45,6 miliardi di won. Un montepremi che ha risolto tutti i suoi problemi finanziari ma qualcosa non andava giù al nostro protagonista. L’averli vinti passando sulla vita di altre persone lo tormentava a tal punto da voler mettere fine ai giochi. L’occasione gli si pone davanti quando, poco prima di prendere un aereo, viene contattato dall’adescatore. Dove pensi di scappare?
Il punto di inizio della seconda stagione è proprio quella chiamata, il Big Ben della seconda di Squid Game. Gi-hun riesce a tornare nell’arena in cui vengono disputati i giochi ogni anno dopo una sfida spietata con l’adescatore. Il suo intento di salvare i partecipanti è più che lodevole oltre che a suo vantaggio. Avendo già giocato poteva salvarne il più possibile ma sarebbe stato tutto troppo facile. Chi sarà questa volta il giocatore 001?
L’etica di Gi-hun
Se nella prima stagione ci siamo concentrati sui personaggi, sui giochi e sul chi tifare, la seconda stagione ci porta a cambiare punto di vista. Questo perché, nonostante siano sempre persone disperate a giocarsi la vita, questa nuova avventura di Gi-hun ha un sapore molto più amaro della prima volta. Lui ha già giocato, lui può salvarne il più possibile e il primo gioco ci fa sperare in questo.
Non ha fatto i conti con l’oste e il fattore decisivo per la non riuscita del piano arriva nel secondo gioco e poi nel terzo. Possiamo apprezzare lo spirito combattivo e salvatore del nostro protagonista ma questo non basta se i giochi non sono come quelli che si aspettava. Gi-hun però è duro a morire, lui deve porre fine a quel massacro senza senso. Se ci riuscirà lo scopriremo solo nella terza stagione prevista per il 2025.
Nuovi volti, nuove storie
Scottati dall’esperienza passata difficilmente ci dovremmo affezionare ai personaggi di questa nuova stagione. Rimaniamo comunque degli umani e quindi inevitabilmente ci caschiamo di nuovo, stavolta consapevoli del fatto che potrebbero morire malamente. Senza dubbio proveremo empatia per la mamma finita a giocare, insieme al figlio, per sanare i suoi debiti. Possiamo davvero rimanere indifferenti davanti ad una giovane ragazza incinta la quale ha perso tutti i suoi soldi in cryptovalute?
Alcuni nuovi volti rimangono avvolti nell’ombra e di questi non sappiamo né perché siano lì né il loro nome. Tra tutti spicca un uomo dall’aria distinta il quale si farà da portavoce per le decisioni della squadra del cerchio (per capire la citazione dovrete guardarvi la stagione). A lui si affiancano il già citato Thanos insieme ai suoi scagnozzi o meglio, pedine da sacrificare per salvarsi la vita. Insomma, una platea di persone nuove ma poco background.
Tra aiuti, religione e proiettili
A dare un po’ di pepe a questa stagione 2 di Squid Game e, perché no, alla nostra recensione, ci mettiamo un paio di punti che passano inosservati. Il folle e esagitato Thanos, il quale trasporterà con sé un altro giocatore nella sua pazzia, è la componente fuori dal coro. Con l’aiuto della sua croce affronterà la morte come se fosse davvero un gioco da bambini.
Un’altra persona che farà affidamento alla sua fede è una giocatrice la quale rischierà, proprio per colpa di quest’ultima, la vita più e più volte. Le scelte sul come giocare, cosa votare ecc. ruotano attorno ai suoi fantomatici dei. E se questi venissero a mancare? Panico e paura i quali vengono però scacciati brutalmente dai suoi compagni di gioco, suoi alleati in una partita.
La seconda stagione ci prepara alla terza
La durata della seconda stagione, solo 7 episodi, può essere paragonata al funzionamento di una fionda. Se la prima ha messo il piombino da sparare, la seconda ha caricato il colpo e ci auguriamo che la terza sia il lancio epocale atteso. Se vi aspettate di vedere le sfide complete come nella prima stagione rimarrete parecchio delusi. In compenso però avrete le ultime due puntate a consolarvi buttandovi nella mischia.
Non lo consideriamo un punto carente di questa stagione perché alla fine ci prepara a quello che, presumibilmente, accadrà negli episodi futuri. Ci sarebbe piaciuto vedere approfonditi di più alcuni personaggi o capire il perché dell’intrusione di una figura inaspettata. Avremmo preferito anche capire come Gi-hun abbia potuto trascurare alcuni segnali. Forse non era del tutto lucido o appannato dall’odio verso gli organizzatori?
Le nostre conclusioni su Squid Game stagione 2
Il successo indiscutibile della prima stagione ha portato inevitabilmente a voler vedere anche la seconda. Di certo non ci si aspettava lo stesso ritmo, gli stessi giochi o una copia della prima ma qualcosa di diverso. E siamo stati più che accontentati anzi, è stato fatto di più. Si è preparato il terreno per gli eventi futuri che si prospettano davvero interessanti e all’ultimo sangue. Un po’ di monotonia in certe puntate ma possiamo chiudere un occhio.
Fateci sapere nei commenti se anche voi avete visto la stagione 2 di Squid Game e cosa ne pensate nei commenti alla recensione. Dove? Ovviamente sotto l’articolo qui su Kaleidoverse. Quante recensioni vi siete persi a causa delle abbuffate natalizie? La recensione della puntata 12 di Blue Box oppure vi siete persi Jamie Foxx – What had happened was. Correte a recuperarle e per rimanere aggiornati date un occhio al sito ogni tanto. Non ci resta che salutarvi e alla prossima!
Il successo di Squid Game nel 2021 ha creato un fenomeno mondiale il quale non poteva rimanere incompiuto. Già dal finale della prima stagione si poteva intuire che il viaggio di Gi-hun non era ancora finito. E infatti, sia per i tormenti interiori che la voglia di mettere fine a tutto, riesce a tornare in quell'arena con un unico obiettivo: salvare più persone possibili e abbattere il sistema. Con questo spirito vendicativo e battagliero affronta la prima prova, la bambola dei fiori di ibisco cinese, guadagnandosi la fiducia degli altri player. Un piccolo intoppo manda in fumo i suoi piani: i giochi successivi non sono più gli stessi. Iniziano i guai per Gi-hun e tutti i membri partecipanti alle sfide con l'unica differenza che il nostro protagonista ne è già uscito illeso una volta. Una spaccatura netta si viene a creare dal momento in cui Gi-hun prova a salvare tutti sfruttando a suo favore il regolamento da lui conosciuto. Chi vuole restare e chi se ne vuole andare con un parallelismo a chi vuole vivere e chi vuole morire. L'eterno indecisione sul saldare i debiti rischiando la morte oppure tornare a casa e farsi comunque uccidere dagli strozzini. I compagni di gioco di Gi-hun questa volta saranno anche braccia a sostegno della sua lotta, come potrete vedere nel corso della seconda stagione. Possiamo ritenere quest'ultima come di passaggio verso quella che potrebbe rivelarsi una delle serie TV più attese del 2025. La mancanza di un ritmo incalzante come nella prima è compensato dalla presenza di un aspetto più psicologico e sociale collegato ai giochi. Il 2025 è alle porte quindi l'attesa non sarà tanto lunga, non ci resta che aspettare per vedere come volgerà la situazione nell'arena del gioco del calamaro.