Finalmente l’MCU è tornato ed ha deciso di farlo riproponendo uno degli eroi più iconici di tutto il panorama Marvel. Captain America: Brave New World esce oggi nelle sale italiane e, noi di Kaleidoverse, abbiamo avuto l’opportunità di poterlo vedere in anteprima e, di seguito, troverete la nostra recensione. Il 2025 sarà un anno ricco di cinecomics e questo è soltanto l’inizio del viaggio.
Il nuovissimo film della casa delle idee vede il ritorno di Anthony Mackie nei panni di Captain America, Harrison Ford come il presidente Ross e, infine, Giancarlo Esposito che interpreta Sidewinder. I due pezzi da novanta fanno il loro debutto ufficiale sotto l’etichetta capitanata da Feige, un ottimo acquisto per spingere i prodotti anche sotto l’aspetto delle prove attoriali.
Captain America: la trama
Sam Wilson, il nuovo Captain America, incontra il neoeletto presidente Thadddeus “Thunderbolt” Ross il quale si ritrova immischiato in un incidente internazionale. Il presidente subirà un attentato che sembrerebbe coinvolgere anche l’eroe dimenticato Isaiah Bradley. Il compito del nostro eroe sarà quello di scoprire il mistero che si cela dietro questi incidenti e, soprattutto, sul coinvolgimento di Bradley.
I fatti ripartono dopo gli eventi della serie tv del 2021 che trovate su Disney+, The Falcon and The Winter Soldier. Vi consigliamo altamente la visione di questo prodotto in quanto vi servirà per comprendere meglio i fatti del film e capirete da dove arrivano certi personaggi, soprattutto Isaiah. Per i meno attenti, ricordiamo che il cambio d’attore per il presidente Ross è dovuto al fatto che William Hurt è deceduto nel 2022.
Nuovo Capitano, stessi principi con qualche vantaggio
Sebbene ci sia un nuovo Captain America, possiamo notare come i principi dell’eroe a stelle e strisce siano sostanzialmente rimasti uguali a quelli del predecessore. Sam Wilson è un ottimo erede di Steve Rogers, il suo spiccato senso del dovere e la propensione ad aiutare il prossimo lo rendono un perfetto modello da seguire sia per gli eroi che non.
Questo nuovo eroe potrebbe avere addirittura qualche vantaggio rispetto al suo mentore; ricordiamo che Steve ha ricevuto il siero del super soldato mentre Sam lo ha rifiutato. Questo piccolo particolare potrà sembrarvi inutile ma, in realtà rende l’erede dello scudo molto più vicino alle persone comuni. Rogers era un personaggio idealizzato da tutti, consci di non poterlo mai raggiungere date le sue incredibili abilità. Il Captain America di Mackie dà una speranza a tutti di poter fare la cosa giusta.
Una narrazione abbastanza lineare
Il film si presenta con una sceneggiatura che procede abbastanza linearmente. Nonostante abbiano rigirato gran parte del film sono riusciti a dare una certa solidità a quanto viene narrato. Ad alcuni potrà sembrare una trama banale ma, pensando a dove abbiamo lasciato l’universo Marvel, questo è decisamente un passo in avanti. L’approccio spionistico alla Winter Soldier si vede e in qualche modo funziona ma, in alcuni punti, si nota il “taglia e cuci” dovuto al rifacimento di alcune scene.
Un difetto che abbiamo trovato all’interno della sceneggiatura sta nel personaggio interpretato da Tim Blake Nelson, ovvero Samuel Sterns aka The Leader. Il suo personaggio ha pochissimo carisma risultando dimenticabile se non per una particolare scena. Arriva a fare cose anche abbastanza importanti, ma è un escalation un po’ troppo veloce. Avremmo voluto un villain più carismatico ma, invece, ne esce meglio il personaggio di Giancarlo Esposito che risulta ben più memorabile.
L’elefante nella stanza
Sì lo sappiamo, siete qui per leggere solo ed esclusivamente di Hulk Rosso – anche se preferiremmo chiamarlo Red Hulk – e di quanto distrugga all’interno del film. La risposta è veramente molto semplice: per spaccare spacca, ma non quanto ci aspettavamo. Il minutaggio riservato a questo personaggio è significativamente inferiore rispetto alle nostre previsioni basate su quanto visto nel trailer. secondo la nostra opinione c’è stato un enorme spreco di potenziale.
Le origini di questo Hulk non sono come quelle nel fumetto ma hanno saputo trovare un perfetto espediente narrativo per spiegarci la sua esistenza. È veramente un peccato non aver utilizzato questo personaggio per tutto il film, avrebbero potuto gestire tutto nettamente meglio. In sostanza, quello che si vede nel trailer relativo ad Hulk potrebbe bastare. Un aspetto molto positivo, invece, è il design che ci ha ampiamente convinto con solo pochi difetti di CGI da pulire.
Un confronto inevitabile
Durante tutta la visione vi verrà da fare il confronto Sam–Steve; questo già avveniva all’interno della serie e post Endgame. A nostro avviso, il nuovo Capitano si comporta egregiamente nei modi di fare e, come già detto in precedenza, nel portare avanti determinati principi. Purtroppo bisogna dire una cosa, il carisma di Wilson non è minimamente equiparabile al carisma dell’eroe della seconda guerra mondiale.
Secondo il nostro modo di vedere questo nuovo ciclo Marvel, dovremmo staccarci dall’idea di avere ancora determinati tipi di eroi e volti noti. Oggi abbiamo questi personaggi e dobbiamo valorizzare e dare una chance al nuovo corso. Va ricordato che non è una semplice invenzione di Feige ma che anche nei fumetti avviene questo passaggio di consegne. Sam Wilson è Captain America, colui che sarà una pedina principale per il futuro della Marvel e va trattato da tale.
Il comparto tecnico non è dei migliori
Partiamo subito col dire che la CGI è abbastanza buona in quasi tutto il film, ma ci sono alcuni momenti letteralmente terribili. Prestate attenzione alle scene finali del film, ci sono stati evidenti problemi in fase di montaggio. Questo, come detto in precedenza, è la conseguenza per aver rigirato gran parte delle scene. Non pretendiamo la perfezione in ogni cosa, ma che almeno non ci sia una netta differenza fra determinati momenti. Si poteva fare di più, assolutamente.
Le scene di combattimento, tutto sommato, sono buone; quelle con Hulk Rosso rubano l’occhio per evidenti motivi, ma anche il Capitano fa il suo. Le nuove mosse di Sam rendono tutto molto più spettacolare e accattivante. Sulle scene di volo non abbiamo nulla da dire, gestite bene e abbastanza immersive. Una grande nota di merito va al costume di Sam ma solo quello che vediamo nella prima parte del film; come al solito assistiamo al cambio di look con una tuta che non ci fa proprio impazzire.
Le nostre conclusioni su Captain America: Brave New World
Tutto sommato questo primo film Marvel del 2025 è un film godibile e che vi consigliamo di guardare per scoprire il futuro del MCU. Non è quello che salverà l’etichetta, ma neanche quello che la affosserà; sta esattamente nel mezzo. Proprio per questo motivo il nostro giudizio è abbastanza positivo. Soddisfatti? Sì, ma con quel qualcosa in più che avremmo voluto vedere. Vi segnaliamo che c’è una scena post credit a fine film, guardatela che se ne parlerà sicuramente!
Siamo curiosi di sapere la vostra opinione in merito a questo film e al nuovo Captain America, potete farlo scrivendoci su Instagram oppure direttamente qui su Kaleidoverse dove troverete tanti contenuti interessanti. Vi consigliamo di dare uno sguardo alle ultime recensioni di Kinda pregnant Recensione e Parthenope oppure dei nuovi episodi di Invincible. Alla prossima!
Pro:
Combattimenti avvincenti
Sguardo al futuro
Sam validissimo come Capitano
Contro:
Villain poco carismatico e dimenticabile
CGI da rivedere
Si poteva osare di più con Hulk Rosso