A quanto sembra la trilogia di Culpables di Mercedes Ron continua ad essere un successo, suo malgrado. Non è ancora terminata l’adattamento spagnolo diretto da Domingo Gonzales (a cui abbiamo dedicato una recensione del secondo capitolo È colpa tua) e già abbiamo un remake, per la precisione una versione inglese, del primo film. La regia è di Dani Girdwood e Charlotte Fassler (che aveva già diretto Pioneers, 2019) e la sceneggiatura di Melissa Ousborne.
Già la storia originale non spiccava particolarmente di originalità: lei è una brava ragazza, lui è un cattivo ragazzo che nasconde un cuore d’oro e vengono travolti da una passione che non riescono a contrastare. I due film precedenti, seguendo la scrittura dei libri, non ci avevano particolarmente colpito e, anzi, i personaggi risultavano tutti piatti. Avevamo bisogno di un remake? Sarà riuscito È colpa mia: Londra a rendere la storia più interessante?
È colpa mia: Londra una trama già sentita
La trama già la conosciamo. Noah e sua mamma, Ella, si trasferiscono dalla Florida a Londra perché Ella ha sposato il ricco William Leister. Nella bella villa, con tanto di piscina e personale di servizio, Noah incontra quello che è diventato il suo fratellastro, Nicholas. Tra i due scoppia subito una passione travolgente, ma Noah e Nick cercano di combatterla in ogni modo senza riuscirci.
Il problema è che Noah e sua madre stanno scappando dal loro passato. Le due donne si sentono al sicuro perché la casa di William è (usando le parole della protagonista) “una fortezza” Mentre Noah e Nick vivono la loro storia d’amore e cercano di risolvere i loro problemi e le loro differenze, una figura minacciosa e i suoi scagnozzi attendono il momento più propizio per attaccare e ottenere la propria vendetta.
Le differenze tra le due versioni
La differenza principale sta nell’ambientazione: Londra è un po’ più fredda e classista rispetto a quella della trilogia di Domingo Gonzales. In un certo senso è più coerente nel rappresentare la parte del film dedicata alle frequentazioni altolocate dei Leister, che risultano comunque appena accennate; dall’altra parte la parte dedicata al sottobosco di piccola criminalità frequentata da Nick non ha alcun senso. Naturalmente, in questa versione, abbiamo un cast differente.
Asha Banks (già famosa per Come uccidono le brave ragazze) e Matthew Broome (The Buccaneers), che interpretano i due protagonisti, sono attori con un certo talento, ma non riescono a trasmettere la passione che dovrebbe travolgere i loro personaggi. Un personaggio che è migliorato rispetto alla versione spagnola è Ronnie (Sam Buchanan): qui è un ragazzo invidioso, che ha puntato Nick, e non si fa problemi a minacciare Noah per colpire lui. Travis (Jason Flemyng), invece, rimane un po’ più in disparte ma risulta abbastanza inquietante da fare il suo dovere.
I due personaggi risultano comunque poco credibili, ma in questa versione inglese sono scritti leggermente meglio
È colpa mia: Londra ha personaggi migliori
Il difetto principale, nella versione spagnola, era la scrittura dei protagonisti. Noah, in particolare, risultava una Mary Sue in grado di risolvere ogni situazione con semplicità. Nick, invece, sembrava costretto a vivere una vita di lusso e, annoiato, si sfogava in un sottobosco di piccola criminalità. I due personaggi risultano comunque poco credibili, ma in questa versione inglese sono scritti leggermente meglio. Al di là della poca credibilità di un ragazzo che frequenta feste in cui girano alcol e droga, combatte per strada e partecipa alle corse clandestine, la doppia vita di Nick cerca di essere argomentata e approfondita con un rapporto difficile con la madre.
Dall’altra parte abbiamo la mamma di Nick che, ben consapevole della doppia vita del figlio e soprattutto dei rischi che corre, semplicemente si raccomanda di non farlo più. In generale, si potrebbe dire che il Nick interpretato da Matthew Broome non è un ragazzo dannato, ma più una persona che sta vivendo un periodo difficile ma che è fondamentalmente buona. Anche Noah è poco credibile, ma subisce di più gli effetti del suo passato tanto da non riuscire ad assistere ai combattimenti di Nick. Anche lei è fondamentalmente una brava ragazza che vuole aiutare Nick ad uscire dal brutto giro in cui è finito. Soprattutto nella parte iniziale del film risulta veramente antipatica senza motivo, perché questo Nick non è provocatorio come quello spagnolo.
Dei difetti ci sono
In questa versione inglese, se proprio dobbiamo dirlo, c’è un unico grande difetto. Nella versione spagnola di Domingo Gonzales i personaggi risultano molto poco credibili, sembrano delle macchiette, e le loro reazioni innaturali risaltano meno all’occhio. In questo È colpa mia: Londra, come dicevamo, i personaggi principali risultano leggermente più umani e, di conseguenza, le loro reazioni sembrano forzate dalla direzione che la storia deve prendere.
Ad esempio, Nick si rifiuta di denunciare Ronnie alla polizia perché “loro hanno delle regole” e Noah sembra comprendere perfettamente. Come in tutti i film Young Adult i genitori sono tutti estremamente superficiali, così concentrati sulle proprie vite, da non accorgersi (ad esempio) delle ferite sul viso di Nick dopo i combattimenti. Anche in questa versione, William (Ray Fearon), il papà del ragazzo, fa praticamente da comparsa fino al finale dove, finalmente, ha un po’ più di screentime.
un film leggero e che intrattiene, se non si cerca qualcosa di particolarmente impegnativo.
Le nostre conclusioni su È colpa mia: Londra
È colpa mia: Londra firmato dalla penna di Melissa Ousborne e diretto da Dani Girdwood e Charlotte Fassler, in collaborazione con Amazon MGM Studios è disponibile sul catalogo Amazon Prime Video dal 13 febbraio. Come abbiamo già detto, è un remake del primo È colpa mia: forse non era necessario, anche perché sono film abbastanza recenti, ma noi abbiamo trovato dei miglioramenti rispetto all’originale. I problemi narrativi dei film derivano dagli schemi del genere e dal poco coraggio di ideare qualche di diverso.
È colpa mia: Londra, nonostante i suoi difetti, risulta comunque un film leggero e che intrattiene, se non si cerca qualcosa di particolarmente impegnativo. Non possiamo garantirvi che sia particolarmente romantico, perché la coppia di protagonisti non riesce a trasmettere quella passione travolgente che dovrebbe provare, ma ci sentiamo comunque di premiare una scrittura più attenta. E voi avete già visto È colpa mia: Londra? Se sì, cosa ne pensate? Lasciateci la vostra opinione in un commento qui su Kaleidoverse. Se volete date un’occhiata ai nostri articoli più recenti (vi suggeriamo The Order) e di seguirci sulla pagina Instagram.
PRO
I personaggi sono scritti meglio;
Un film che risulta leggero e divertente
CONTRO
Le reazioni dei personaggi sono poco credibili