Ognuno di noi è diverso, ogni giorno ha diversi pensieri per la testa, che siano belli o cattivi. La serie di cui vi parliamo oggi va però oltre la concezione di pensiero, superando confini inimmaginabili. Bad thoughts, di cui state per leggere la recensione, esplora la mente decisamente sopra le righe di Tom Segura. Lo stand up comedian, scrittore, attore, autore e podcaster non è un novellino di Netflix con cui aveva già collaborato portando Tom Segura: Disgraceful.
Il protagonista della serie è ovviamente Tom Segura e ne è anche il creatore. I 6 episodi sono a loro volta divisi in 3 mini storie le quali compongono l’episodio lungo circa 20 minuti. Fidatevi se vi diciamo che sono abbastanza per raccontare qualcosa anche se, alcune puntate, sono collegate tra loro. Se conoscete un minimo l’autore saprete a cosa state andando incontro, per tutti gli altri vi prepariamo noi con questa recensione di Bad thoughts.
Le svariate trame di Bad thoughts
Ogni episodio ha al suo interno tre mini storie le cui trame e i luoghi variano in base alla situazione narrata. Passiamo da una residenza per anziani a un ufficio per poi finire in una piccola città inventata e un videogioco in realtà aumentata. Le varie trame esplorano temi come la comunicazione, l’amore e il rispetto delle regole tutto secondo le idee di Tom Segura. Le puntate vedono come protagonista sempre lo stand up comedian il quale ricopre sempre il ruolo principale.
I vari personaggi hanno anche caratteri e interpretazioni diverse e Segura riesce a calarsi perfettamente per creare un mood anche allo spettatore. Nel mini episodio in cui interpreta il volontario al centro anziani è capace di creare l’atmosfera di felicità dentro la serie ma anche rompendo la quarta parete. Le puntate vengono poi stravolte con un repentino cambio di registro, come quando si interrompe all’improvviso la musica suonata da un giradischi. Un effetto che colpisce per la sorpresa che crea, ma anche per il cambiamento di tono dato alla fine della vicenda.
Scene surreali tra splatter, sesso e follia
Purtroppo per voi che state leggendo la recensione di Bad thoughts dovete sapere che spesso si sfocia nella follia. Questa è poi alimentata da sketch a sfondo sessuale ma anche splatter (come la puntata con il finto Steven Seagal, per dirne una). Per chi non ama questo genere d’intrattenimento sarà un grosso scoglio da superare per andare oltre la prima puntata. Non perché siano fatti male, ma proprio per l’esagerazione a cui potrete assistere.
Tom Segura o lo ami o lo odi e su questo ci scherza anche lui in una mini storia. Consapevole di fare comicità scherzando su disabilità, malattie gravi e altro, cerca la redenzione a bordo di un aereo durante un viaggio di lavoro. Quello che succede dopo lo lasciamo scoprire a voi e non aspettatevi un lieto fine. Segura riesce a vivere con questo tipo di comicità, ha un seguito così come i suoi colleghi che fanno battute simili.
Perché piace nonostante l’umorismo politically incorrect?
Questa è una domanda che ci poniamo spesso anche riguardo a comici italiani contemporanei. Perché Eleazaro, i Pota boyz o simili riescono a far ridere nonostante facciano umorismo su temi considerati tabú? Le strade percorribili per rispondere a questa domanda sono due, una dovrete accettarla per forza.
La prima è che per sdrammatizzare, demonizzare o rendere meno pesante quelle situazioni è meglio riderci su pur parlandone in maniera seria ma con chiave ironica. La seconda è, preparatevi perché è un treno che si schianta con la realtà, il politically correct ha rotto le scatole. Se si toglie materiale su cui poter scrivere i pezzi comici, come possono fare gli artisti? Andare controtendenza rispetto alla società può portare i suoi frutti.
Si è superato il limite
Nonostante a noi, che stiamo scrivendo la recensione di Bad thoughts, la serie sia piaciuta, ammettiamo che si è superato il limite. Non ci aspettiamo che tutti ridano o tutti approvino questo tipo di humor, ovviamente, ma nemmeno dire che è un prodotto non valido per quel motivo. Sì, è vero, ha scherzato in maniera troppo, troppo pesante su anziani, morte e piloti di linea, ma lo ha fatto bene.
Per creare un prodotto graffiante, in cui le battute riescano a livello visivo oltre che concettuale, ci vuole del talento. In questo Tom è impeccabile, a costo di attirare critiche negative, andando a mettere in piedi qualcosa di assurdo ma intrattenente. Chi penserebbe mai di cercare il successo nella musica country schiavizzando i fan? O un videogioco per VR con umani e alieni che interagiscono in maniera anormale?
L’umorismo di Segura può non piacere a tutti
Arrivati a questo punto della recensione di Bad thoughts avete più o meno capito se è una serie TV che può fare per voi. Le puntate hanno dei temi di fondo i quali vengono presentati secondo la visione del creatore nonché protagonista. Il modo in cui viene fatto può risultare un po’ troppo fuori dalle righe. Proprio questo fattore però, porta gli spettatori ad avvicinarsi a questo genere di spettacoli per un intrattenimento diverso dal solito.
E questo Tom lo sa, ne è consapevole del fatto che non potrà andare a genio a tutti. Per fortuna esiste la possibilità di scegliere se guardare o no questo tipo di programmi. Il dark humor va anche capito, è un tipo di umorismo sottile che gioca sui dettagli e Segura lo gestisce alla grande. Viaggia sempre sul filo del rasoio, varcando la linea sottile tra il giusto e il troppo consapevolmente ma sempre, o quasi, senza eccedere.
Le nostre conclusioni su Bad thoughts
Bad thoughts è uno schiaffo in faccia al politically correct, un headshot all’umorismo di quel genere. Tom Segura propone un prodotto che è surreale, pieno di esagerazioni che nessuno ha mai vissuto, si spera. Questo aspetto lascia maggiore libertà creativa perché tanto non deve sottostare alle regole della realtà. La serie TV è un piacevole, esilarante e dissacrante passatempo da seguire tutto d’un fiato.
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Pro
Il dark humor è utilizzato in maniera esagerata ma è pur sempre la caratteristica di Segura;
Le vicende narrate hanno un senso nella loro follia;
La voglia di portare il proprio pensiero su determinati temi, anche se in maniera esagerata, è un format che funziona;
La concezione di alcuni episodi è davvero fuori dal normale e per questo può piacere.
Contro
Le scene a sfondo sessuale o l’esagerazione di alcune vicende potrebbe dar fastidio ai palati più fini;
Non è adatta ad essere vista in famiglia, se di mentalità chiusa;