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Home»Film/Serie TV»L’estate dei segreti perduti Recensione: il segreto dei Sinclair
Film/Serie TV

L’estate dei segreti perduti Recensione: il segreto dei Sinclair

Michela RussoBy Michela Russo21 Giugno 2025Nessun commento8 Mins Read
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L'estate dei segreti perduti
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Vi ricordate quando, da bambini, i vostri nonni o genitori vi raccontavano delle favole meravigliose e vi perdevate in mondi magici pieni di avventure? Sicuramente il mondo vi sembrava perfetto e, nelle vostre menti, voi avevate tutte le capacità di renderlo migliore, se necessario. E vi ricordate, invece, quando l’incantesimo si è rotto, e vi siete resi conto che il mondo è molto più complesso di come credevate e che cambiarlo non era così semplice? Il passaggio dalla fase infantile a quella adulta, la ribellione verso i propri genitori e le loro tradizioni, con quella giusta punta di critica sociale, è proprio ciò di cui parla la serie di cui vogliamo parlarvi oggi.

L’estate dei segreti perduti è una serie disponibile su Amazon Prime Video dal 18 giugno 2025. Composta da 8 puntate, lunghe circa un’ora ciascuna, scritta da Julie Plec (già famosa per aver ideato la famosissima The Vampire Diaries) e Cara Adly MacKenzie (ideatrice e scrittrice di Roswell, New Mexico e The Originals) è basata sul libro omonimo di E. Lockhart. Il libro, di genere young adult, ha avuto un così grande successo tra il pubblico che Amazon MGM Studios ha deciso di produrre la serie insieme alla Universal Television.

Un gruppo di amici contro il mondo degli adulti

La trama de L’estate dei segreti perduti

La storia ruota attorno a un gruppo di adolescenti: Cadence, Gat, Mirren e Jhonny, che, insieme, si fanno chiamare “i Bugiardi”. La loro particolarità sta nel fatto che Cadence, Jhonny e Mirren sono cugini ed eredi della famiglia Sinclair. I Sinclair sono una famiglia bianca, che ha costruito la propria sfavillante ricchezza grazie alle vendite dei giornali e ha una tradizione: ogni estate la famiglia al completo si riunisce sulla propria isola privata (Beechwood). Gat, invece, è un ragazzo di origini indiane e di estrazione umile, che si ritrova con i Sinclair per una coincidenza.

Tutto procede come sempre a Beechwood, che sembra un luogo distaccato dal mondo, finché nell’estate dei loro 16 anni, Cadence e Gat si innamorano e due mesi dopo lei avrà un incidente dalle dinamiche sospette. L’estate seguente, affetta da amnesia, Cadence torna a Beechwood (come da tradizione di famiglia) per capire cosa le è successo. Il problema? La sua famiglia e i suoi migliori amici, “i Bugiardi”, non vogliono aiutarla a svelare il mistero. Cosa è successo per davvero?

Nessun antagonista, solo personaggi spaventati dal cambiamento

Un cast che rappresenta il conflitto generazionale

L’Estate dei segreti perduti vanta un cast, molto ampio, che è stato in grado di trasmettere la complessità dei personaggi. A Beechwood si riuniscono ben tre generazioni di Sinclair: nonno Harris (David Morse) e nonna Tipper; le loro figlie Penny (Caitlin Fitzegerald), Carrie (Mamie Gummer) e Bess (Candice King già famosa per la sua interpretazione in The Vampire Diaries); la prima generazione di nipoti Cadence (Emily Alyn Lind), Jhonny (Joseph Zada) e Mirren (Ester McGregor), con l’aggiunta di Gat (Subham Maheshwari) e la seconda generazione di cugini, i loro fratelli e sorelle che hanno un ruolo molto marginale.

Ognuno di loro ha le proprie motivazioni per comportarsi in un certo modo. Dal nonno, dispotico e manipolatore, abituato a sfruttare il proprio privilegio; alle figlie, abituate a compiacerlo in tutto per non perdere il suo consenso; dai ragazzi che, persi nei loro problemi adolescenziali, si ritrovano a cercare di capire le dinamiche interne della propria famiglia e decidere se fare parte del sistema oppure prendere la propria strada. Se avete visto Encanto (il film della Disney) troverete delle dinamiche simili: non c’è un vero e proprio cattivo, ma solo persone prigioniere delle proprie abitudini e tradizioni.

Due linee temporali distinte dal colore dei capelli di Cadence

Il trucco è guadare i capelli

Sembrava una storia d’amore proibita, quelle tipiche degli Young Adult, che spesso ha delle dinamiche forzate e poco credibili. Una storia che, sulla carta, non ha niente di speciale e non si distingue dalle altre se non per la presenza di uno specifico attore piuttosto che un altro. Invece, grazie all’aggiunta del misterioso incidente e dell’amnesia di Cadence, diventa una storia quasi noir con un pizzico di critica sociale. La serie è ambientata principalmente nell’estate numero 17 (quella seguente all’incidente), e per tutte le 8 puntate assistiamo a dei flashback, spesso sconnessi, che lo spettatore e Cadence devono cercare di riordinare e comprendere.

È facile capire se la scena a cui stiamo assistendo è accaduta nell’estate numero 17 o in quella numero 16 grazie al colore dei capelli della protagonista: Cadence, infatti, dopo l’incidente, si è tinta i capelli di nero. Una scelta che può essere considerata un espediente narrativo per facilitare lo spettatore oppure anche un gesto simbolico: tutti i Sinclair hanno ereditato degli splendidi capelli biondi e Cadence, dopo l’incidente, non è più sicura di volerne far parte.

Un po’ di critica sociale un po’ di conflitto generazionale

Critica sociale ma quanto basta

Parlavamo della critica sociale, che viene affrontata tramite gli sguardi di Gat e di suo zio Ed, il compagno di Carrie. I due personaggi, quando non si trovano a Beechwood, vivono nel mondo reale e subiscono l’effetto del privilegio bianco, essendo di etnia indiana. Gat trova il coraggio di esprimere le sue idee sulla vita che conducono i Sinclair ai Bugiardi e, piano piano, i ragazzi si rendono conto delle differenze di trattamento che Gat ed Ed subiscono.

È l’amore verso Gat che convince Cadence a mettere tutto in discussione e ad interrogarsi sulle dinamiche che coinvolgono i Sinclair. Nessuno dei personaggi affronterà mai apertamente Harris (il patriarca dei Sinclair) perciò la critica sociale non verrà mai particolarmente approfondita, ma viene accennata abbastanza da mettere in evidenza il conflitto generazione e mettere in moto gli eventi che porteranno all’incidente di Cadence.

Una traduzione italiana fuorviante

Da We Were Liars a L’estate dei segreti perduti

Il titolo originale del libro è “We were liars”, un titolo interessante considerando il nome che ha il gruppo dei protagonisti (i Bugiardi). Rispetto al titolo italiano “L’estate dei segreti perduti” lo troviamo un po’ fuorviante. È chiaro che nella storia le bugie e la verità ricoprono un ruolo centrale: il gruppo dei protagonisti sono i Bugiardi; i Sinclair sono ossessionati dalle apparenze e sono pronti a mentire per mantenere la loro facciata di perfezione; c’è il mistero che deve svelare Cadence riguardo alla dinamica del suo incidente e persino nella sua decisione finale deve accettare una bugia o affrontare la verità.

Il titolo italiano mette al centro della vicenda l’estate piuttosto che la contrapposizione tra verità e bugia ed è un peccato perché rischia di essere ignorata dal pubblico. Come dicevamo, sembra una serie Young Adult senza nulla di speciale, ma ha una vicenda interessante, non è scontata e porta anche lo spettatore a chiedersi cosa avrebbe fatto al posto dei protagonisti.

Non è un capolavoro imperdibile, ma un prodotto diverso dal solito con i suoi difetti

Le nostre conclusioni su L’estate dei segreti perduti

L’estate dei segreti perduti, come abbiamo già detto, è un prodotto che rischia di passare in sordina tra tutti i vari prodotti del catalogo Amazon Prime più o meno dello stesso genere. Non stiamo parlando di un capolavoro imperdibile, sia chiaro, ma di un prodotto che finalmente non rappresenta le classiche dinamiche forzate del genere. Mette al centro della storia un segreto che deve essere svelato, le dinamiche di potere della famiglia e il conflitto generazionale. Il cast è riuscito a rendere tridimensionali i personaggi e a catturare l’interesse dello spettatore.

Gli unici due difetti che abbiamo notato sono le dinamiche un po’ ripetitive per continuare a nascondere l’incidente per tutte le otto puntate, e i minuti finali della serie che interrompono troppo bruscamente l’atmosfera di tensione. Se vi piacciono le serie Young Adult e siete alla ricerca di un prodotto un po’ più particolare, L’estate dei segreti perduti è quella che fa per voi: sarà una bella avventura scoprire cosa è successo a Cadence. Nel frattempo l’avete vista? Se sì, fateci sapere cosa ne pensate in un commento qui sotto su Kaleidoverse. Se cercate altri prodotti in uscita questo periodo, vi rimandiamo ai nostri ultimi articoli su F1 e Deep Cover. Non dimenticate di seguirci su Instagram! Al prossimo articolo!

PRO
  • Cast azzeccato e capace di rendere i propri personaggi sfaccettati;
  • Una rivelazione finale sconvolgente;
  • Non è il classico Young Adult con una storia d’amore impossibile e dinamiche scontate;
  • Un amore impossibile condito con un po’ di critica sociale alla fascia più benestante dell’America e al privilegio bianco;
CONTRO
  • Gli ultimi minuti della serie rovinano l’atmosfera che ha creato;
  • Alcune dinamiche si ripetono e risultano ridondanti, forse sarebbero state meglio 6 o 7 puntate;

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