Il campionato di Serie A è ricominciato e di pari passo anche il gioco direttamente collegato a questo sport, il fantacalcio. Ogni maledetto fantacalcio è il nuovo film italiano su Netflix che prova a unire il calcio e l’amore, di cui troverete la recensione nelle prossime righe .
Ogni maledetto fantacalcio promette di attirare i più appassionati di questo tema ma anche chi non ha mai preso parte a questo torneo tanto in voga da anni e anni. La nostra curiosità riguardava proprio l’inserimento di un tema come il fantacalcio all’interno di un prodotto cinematografico e sulla spiegazione di tutte quelle dinamiche che si vengono a creare in un gruppo di amici che ne prende parte. Saranno riusciti a raccontare ciò che avevano pensato? Scopriamolo subito.
La trama di Ogni maledetto fantacalcio
Un gruppo di amici si risveglia dall’addio al celibato di uno dei componenti e scoprono con estrema sorpresa che costui è scomparso. Da quel preciso istante iniziano le indagini e in parallelo il racconto degli eventi che li hanno portati fino a lì. Il fantacalcio è uno dei motivi che li unisce e proprio questo gioco sarà presente negli aneddoti che raccontano ala polizia.
Le vicende vengono descritte principalmente attraverso un grande e unico flashback con il quale si tenta di spiegare il motivo di determinate azioni compiute dai protagonisti. Il risultato è una narrazione piuttosto veloce e lineare con il fantacalcio che funge solo da timido sfondo durante tutte le scene. Il film si concentra principalmente sulla questione amorosa che non dispiace ma non è ciò che ci aspettavamo da questo prodotto.
Una salvezza tranquilla
Ogni maledetto fantacalcio ha scelto di portare a schermo una classica commedia tutta all’italiana raccontando intrighi amorosi e tradimenti. La tematica l’abbiamo trovata abbastanza interessante e fa il suo intrattenendo lo spettatore per 1 ora e 30 ma a metà ci siamo chiesti se non fosse la brutta copia di Una notte da leoni. L’addio al celibato, una persona scomparsa e amici scatenati ci hanno ricordato molto la famosa trilogia che però è decisamente più memorabile di Ogni maledetto fantacalcio.
Sembra che gli autori non abbiano voluto strafare e osare parlando della tematica che più ci interessava: il fantacalcio. Ogni maledetto fantacalcio ha avuto una prestazione sicura che fa il minimo indispensabile per portare a casa il risultato e non essere relegato a film brutto e inguardabile. Il risultato è una trama estremamente banale e troppo prevedibile. Insomma, la classica stagione da Udinese.
Ogni maledetto fantacalcio si è salvato facendo proprio 66, bonus compresi.
Titolari all’altezza del compito
Sebbene in Ogni maledetto fantacalco ci sia una storia molto poco attraente dobbiamo dire che ci sono momenti molto divertenti resi tali dagli interpreti. Infatti all’interno del film ci sono Francesco Russo, Enrico Borello e Giacomo Ferrara i quali sorreggono il film completamente da soli. Tutti e tre sono stati molto bravi secondo il nostro parere, ma li abbiamo trovati un po’ sprecati per questo genere di prodotto.
I tre citati nel paragrafo qui sopra sono gli unici insieme al personaggio di Silvia D’amico ad aver avuto una sorta di esplorazione e minutaggio. I rimanenti sono stati delle comparse dimenticabili il minuto dopo averli visti in scena, avrebbero potuto gestirla meglio. In Ogni maledetto fantacalcio la comicità utilizzata è perfetta e in alcuni casi si è discostata totalmente dal solito pilitically correct che ormai viaggia di pari passo con qualsiasi uscita Netflix. Non parliamo di battute clamorose ma hanno raggiunto ampiamente il loro obiettivo strappandoci più di qualche risata.
Come un gol a porta vuota… sbagliato
In ogni maledetto fantacalcio la tematica centrale che ci saremmo aspettati di vedere viene abbozzata in malo modo. La spiegazione del funzionamento del fantacalcio è sembrata più una promozione dell’applicazione che un’esposizione dei fatti ai neofiti. Avremmo voluto vedere le dinamiche che si vengono a creare durante l’asta e durante tutto il campionato con sfottò fra amici e momenti che solo i veri appassionati del gioco potrebbero comprendere.
Tutte le nostre speranze sono andate in fumo visto che tutto ciò non c’è o è raccontato in maniera così sufficiente da risultare assente. Non basta citare qualche giocatore di tanto in tanto oppure mostrare qualche cammeo appartenente al mondo del calcio per essere giudicato come un film su questo sport. Ogni maledetto fantacalcio è stato come sprecare un occasione al 90′ minuto della finale di Champions League: presupposti bellissimi, titolo accattivante ma finalizzazione che termina in curva.
Le nostre conclusioni su Ogni maledetto fantacalcio
Dopo aver visto questo film ci siamo sentiti come quando abbiamo assistito al rigore di Graziano Pellé contro Neuer agli Europei del 2016. Ci siamo fomentati pensando di ricevere un lungometraggio ideato per appassioanti di questo sport e delle sue evoluzioni ma siamo rimasti molto delusi. Ogni maledetto fantacalcio è una commedia italiana che si prende il suo 6 come quel centrocampista pagato ben 30 crediti all’asta che però non porta mai bonus.
Se anche voi avete visto Ogni maledetto fantacalcio lasciateci un commento qui oppure direttamente su Instagram. Mentre schierate il vostro 11 titolare fate un salto sulla home di Kaleidoverse dove troverete numerosi articoli come la recensione su Eenie Meanie, quella su Butterfly oppure su La mappa che mi porta a te. Buon campionato a tutti, ci sentiamo a maggio per i risultati!
Pro:
gli attori protagonisti offrono una buona interpretazione sorreggendo tutto il film
la storia intrattiene ed è abbastanza lineare
la comicità è un elemento molto positivo di questo prodotto che si allontana tanto dal solito copia e incolla degli ultimi tempi
sono presenti citazioni e camei al mondo del calcio che i più appassionati apprezzeranno sicuramente
Contro:
il fantacalcio è abbozzato sullo sfondo
la trama è banale e molto prevedibile
occasione sprecata per raccontare dinamiche reali che accadono ogni anno in tantissimi gruppi di amici
l’effetto promozione dell’applicazione non hanno nemmeno provato a nasconderlo
brutta copia di Una notte da leoni
