I’m done hidin’, now I’m shinin’ like I’m born to be, non potete non cantarla tutta ora che avete letto questa strofa. Sappiamo bene che è ovunque, che avete visto centinaia e centinaia di reel e video a riguardo. Non a caso è il fenomeno del momento, il film più visto di Netflix surclassando Red notice del 2021 con oltre 314 milioni di visualizzazioni. Stiamo parlando ovviamente di KPop Demon Hunters e questo è il nostro approfondimento al riguardo.
Spesso si parla del KPop come qualcosa da demonizzare, da evitare per la tossicità del fandom dei vari gruppi di idol. Non è questo il caso visto che la pellicola ha unito milioni e milioni di fan e non, dai bambini agli adulti. Una vera e propria bomba è esplosa dopo l’uscita di questo film su cui nemmeno Sony ci avrebbe scommesso. Ebbene sì, la produzione è targata proprio dalla casa produttrice di Spider-man Into the multiverse ma ne parleremo più avanti.
Cos’ha di tanto speciale questo prodotto?
Lo sappiamo che ora starete pensando ha fatto successo solo perché è pieno di invasati con il KPop e potremmo darvi ragione. Questo non spiega però come sia effettivamente arrivato dov’è ora anche tra chi di KPop non sa niente. L’approfondimento su KPop Demon Hunters punta a un’epifania che speriamo di riuscire a darvi. Risulta difficile anche per noi credere che abbia ottenuto così tante visualizzazioni un prodotto che avrebbe dovuto essere di nicchia.
L’Hallyu è particolarmente presente in Italia e rimane un movimento in continua espansione come abbiamo visto con i manhwa. Parlando in termini musicali c’è molto seguito ma è sempre una fetta circoscritta rispetto a tutti gli altri generi presenti in Europa. Qui però stiamo parlando di animazione unita alla musica e quindi cambiano le regole del gioco. L’unione dei due mondi è andata oltre le aspettative di chiunque creando un prodotto godibile, da guardare e riguardare per coglierne tutti i particolari.
La trama è un punto forte di KPop Demon Hunters?
Di certo non basta aver messo delle canzoni KPop e delle animazioni fluide per creare questo successo. La trama ha il suo giusto spazio ed è stata sviluppata di pari passo con il resto dei compartimenti, grafici e musicali che siano. Non vogliamo dirvi molto ma una boyband di demoni che vuole annientare le protettrici della Terra con la loro stessa arma, la musica, può interessarvi?
I Saja boys gli uni e le Huntrix le altre vi daranno parecchie soddisfazioni nel vederli entrambi animati oltre alle loro canzoni. Pur essendo un prodotto d’animazione, anche il doppiaggio in lingua ha i suoi volti noti e non sono pochi. Ken Jeong come Bobby, Yunjin Kim (Sun in Lost), Gwi-ma è Lee Byung-hun di Squid Game e Daniel Dae Kim che interpreta il dottor Han. Voci di attori famosi per altre serie i quali ora possono dire di aver doppiato un prodotto di successo planetario.
Tutta questione di musica
A farla da padrona, non nel nostro approfondimento ma in KPop Demon Hunters, è senza dubbio la musica. Il KPop rimane un genere che o piace o non piace, un mondo in cui o si entra o non ci si avvicina nemmeno. Ciò che probabilmente ha portato ad essere un fenomeno mondiale questo prodotto è proprio il comparto musicale e coreografico. E qui entrano in gioco i produttori musicali e un gruppo femminile molto conosciuto.
Se vi dicessimo Teddy Park vi direbbe qualcosa? Probabilmente no ma se invece vi nominiamo 2NE1 e Blackpink la lampadina vi si accende per forza. Non a caso Park è il produttore e mente creativa dietro ai due gruppi e quindi era inevitabile il successo del lungometraggio. Per non parlare delle Twice le quali hanno prestato la loro voce per la canzone Takedown. E poi ancora Andrew Choi, Ejae, Audrey Nuna, Rei Ami e tanti altri artisti del panorama musicale coreano.
Come se la passa Sony dopo questo boom?
Se state pensando che Sony si stia crogiolando nel denaro, rispondendo alla domanda, vi dobbiamo dare un brutta notizia. Non credendo fermamente nel prodotto da essa stessa creato, ha deciso di appoggiarsi a Netflix per la pubblicazione. Per soli 20 milioni di dollari, Sony ha quindi ceduto quello che poteva essere un pilastro del suo catalogo di produzioni. Contando che ora vale circa un miliardo, non è stato un affare vero e proprio, anzi.
Ma almeno sta guadagnando dalla musica che sta andando forte e anche qui vi sbagliate. L’etichetta discografica che ha in mano la soundtrack del prodotto è di proprietà della Universal quindi i soldi li sta facendo la concorrenza. Una serie di scelte sbagliate ha portato pochi spiccioli a Sony ma tanti soldi a tutti gli altri. Non vorrei essere nei panni di chi ha preso la decisione di non far pubblicare direttamente il film.
Quale sarà il futuro di KPop Demon Hunters?
Visto l’esimio, insignificante trionfo Netflix ha ben pensato di mettere in produzione un secondo film dove, si pensa, verrà approfondito il passato delle Huntrix. Per ora non si sa ancora nulla di certo sulla trama e su cosa vedremo, l’unica cosa sicura è che è già in produzione. Speriamo che la fretta di portare il nuovo contenuto non lo renda una produzione sottotono rispetto al suo predecessore. Attorno a KPop Demon Hunters si è creata una bolla davvero fuori misura e inaspettata.
Dopo solo una settimana, su Instagram e TikTok, erano già milioni i video condivisi con Golden in sottofondo e, successivamente, anche Soda pop. A cascata, man mano che sempre più persone ne parlavano, si sono diffusi reel con Your idol, Free, What it sounds like e le altre. KPop Demon Hunters, di cui state leggendo l’approfondimento, ha praticamente monopolizzato i social per settimane e continua a farlo con nuovi contenuti giornalmente.
Cosa ci piacerebbe vedere?
Curiosando sul web sono tante le teorie sulla prossima produzione, oltre alle congetture sull’attuale prodotto. C’è chi vorrebbe vedere approfondito il background di Jinu, chi della mamma di Rumi, altri vorrebbero vedere le tre protettrici del passato. Sono tutte idee che potrebbero tranquillamente essere sviluppate quindi chissà che qualcuno non ci abbia preso nell’ipotizzare una trama. Intanto tra una speculazione e l’altra il merchandising è già ricercatissimo tra i fan e chissà quanti cosplay vedremo nelle fiere.
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