Siamo già arrivati a metà della prima stagione di The Old Man con l’episodio 4. La serie, con protagonista Jeff Bridges (Dan Chase) si sta lentamente sviluppando tra passato e presente. Abbiamo visto che il protagonista era un agente C.I.A. di stanza in Afghanistan, per via di un conflitto contro la Russia (guerra davvero avvenuta). Qui Chase, mentre è impegnato ad aiutare il Paese, incontra una donna, moglie e braccio destro del Signore della Guerra locale Faraz Hamzad. Tra i due scatta qualcosa e insieme scappano negli U.S.A., coperti da Harold Harper (John Lithgow).
Nel precedente episodio abbiamo scoperto l’identità dell’agente Angela, la quale altri non è che Emy, figlia di Chase. Questo comporta non pochi problemi per la donna, in quanto c’è il rischio concreto di essere scoperta. Abbiamo poi lasciato l’ex agente che, dopo aver raccontato tutto a Zoe, prova a convincerla di doverlo seguire, ma con scarsi risultati. Intanto, l’uomo viene assalito da un sicario mandato da Harper, il quale non aveva messo in conto che la donna avrebbe potuto aiutare Chase. Infatti l’assassinio fallisce, così come fallisce l’assalto degli SWAT.
L’inizio della fine
Si capisce subito che questo episodio 4 è il punto di svolta della stagione, il momento dal quale si parte per arrivare verso il finale. Prima di tutto Hamzad inizia a muoversi, per così dire, facendo intervenire la sua portavoce, la quale però non rende chiare le sue intenzioni. Questo finché Harper non le dice delle cose di suo interesse. Poi Chase, alle prese con Zoe, non se la cava granché bene; infine Angela/Emy ha paura che qualcuno possa sospettare di lei, così si infila in situazioni sconvenienti. In linea generale l’episodio si mantiene sullo stesso livello dei precedenti, ma l’azione qui viene ridotta ancora di più. Si limita soltanto al Flashback su Chase, nel quale il giovane agente compie una missione fuori dall’ordinario per dimostrare qualcosa a qualcuno. Tuttavia l’azione dei flashback è molto meno memorabile del presente.
Probabilmente è per via del fascino di Jeff Bridges, il quale riesce a incarnare alla perfezione la figura dell’ex agente ormai lontano dall’azione da troppo. Al contrario, Bill Heck (il giovane Chase), pur essendo molto capace e affascinante, non riesce a coinvolgere troppo. Sembra essere stato preso più per la somiglianza con il vecchio attore che per la parte in sé. Si muove bene nella scena, ma i flashback, pur essendo apprezzabili come metodo di racconto, non riescono a trasmettere il pathos che si dovrebbe sentire. Ad ogni modo, c’è solo una vera critica (se così la vogliamo definire) da muovere contro l’episodio 4: il cambio di comportamento di un paio di personaggi (evitiamo di dire chi), i quali d’un tratto sembrano non essere più animati dalle stesse motivazioni delle puntate precedenti.
Le nostre conclusioni su The Old Man episodio 4
Anche questa volta la serie non delude le nostre aspettative. Certo, una o due situazioni ci fanno storcere il naso e i flashback, pur essendo utili, hanno perso un po’ di mordente, ma tutto sommato l’asticella della qualità non è scesa così tanto rispetto alle puntate precedenti. Abbiamo sempre ottime performance da parte del cast, il quale riesce a dar vita ai personaggi in maniera ottimale. Ormai la metà della stagione è stata superata, d’ora in avanti bisogna costruire tutto per il finale di stagione. Non ci resta che aspettare e vedere l’evolversi delle situazioni messe in scena.
Finora nessuna delusione (se non per minime sbavature su cui si può sorvolare), la serie resta ancora molto interessante e noi non vediamo l’ora di arrivare al finale. Se anche voi volete sapere come va a finire la storia di Dan Chase non vi resta che seguirci su Kaleidoverse.it. Per restare sempre aggiornati e non perdervi i nostri articoli e le recensioni, vi consigliamo di iscrivervi al canale Telegram. Per tutto il resto, veniteci a trovare sui vari social, dove troverete tutti gli aggiornamenti sulle serie e i film del momento.