Ci siamo: finalmente è arrivato aprile e, con esso, il ritorno del Romics – in questo caso, Romics 2025 – una delle fiere del fumetto più famose e attese del nostro Paese. Divisa in due tranche – una dal 3 al 6 aprile e l’altra in programma per ottobre – l’edizione 2025 celebra come sempre icone animate e cartacee che si sono imposte nell’immaginario collettivo. Kaleidoverse ha avuto il grande onore di partecipare alla giornata del 5 aprile e, in questo articolo, vi racconteremo gli eventi più succosi a cui abbiamo assistito, così come gli annunci più attesi che promettono di sconvolgere l’anno appena iniziato.
Il Romics è nato nel 2001 e da allora non si è più fermato, diventando un punto di riferimento per appassionati, collezionisti e cosplayer. La manifestazione ospita mostre, anteprime, incontri con autori italiani e internazionali, premiazioni – come il Romics d’Oro – e una vasta area espositiva dove acquistare fumetti, gadget, action figure e molto altro. Oggi il Romics, però, non è più solo una fiera del fumetto, bensì un vero e proprio punto d’incontro per tutti gli appassionati dei mondi di fantasia, che trovano per i padiglioni della Fiera di Roma una seconda casa.
Romics 2025: Tom, Jerry e Dylan Dog
I punti focali di questo Romics 2025 sono 2: Tom & Jerry, che celebrano il loro 85° anniversario e Dylan Dog, oggetto di una mostra dedicata a Barbara Baraldi, curatrice del fumetto dal 2023. Un Romics a metà tra il divertimento dell’infanzia e atmosfere più cupe e bizzarre, degne dell’indagatore dell’incubo, cosa che abbiamo riscontrato nell’ampio spazio dedicato ai bambini e ai giochi – aree dedicate al gioco da tavolo aperte a tutti – e una particolare attenzione per il brivido, rafforzata dall’annuncio dell’uscita al cinema di Until Dawn, adattamento cinematografico dell’omonimo videogioco capostipite della Dark Pictures Anthology.
Particolare attenzione meritano anche le mostre presenti nel Padiglione 8, tutte da mozzare il fiato. Abbiamo Paolo Barbieri, artista concentrato sui classici come l’Odissea, la Divina Commedia e Dracula, dal tratto potente ma estremamente evocativo e originale, per poi passare all’esposizione dedicata a Dylan Dog e in particolare alla sua curatrice – e scrittrice – Barbara Baraldi e a quella dedicata all’ultima opera – in anteprima assoluta – del mangaka Furuya Usamaru, Shinjū – Una storia d’amore. Altri evento che sicuramente non è passato inosservato è, infine, il K-Pop Contest.
Questo Romics è all’insegna del divertimento, ma con un pizzico di brivido.
Barbara Baraldi, creatrice di sogni
Uno degli eventi più interessanti a cui abbiamo assistito è stato senza dubbio la consegna del Romics d’Oro a Barbara Baraldi, scrittrice e sceneggiatrice, nonché attuale curatrice di Dylan Dog. Durante l’incontro, Baraldi ha raccontato la propria storia, l’incontro con Tiziano Sclavi (padre del personaggio) e la collaborazione con gli attuali disegnatori della serie: i fratelli Raul e Gianluca Cestaro che hanno, inoltre, ripercorso la propria carriera fumettistica in casa Bonelli, andando a tracciare un interessante parallelismo tra le storie di Dylan Dog e quelle di un altro grande pilastro fumettistico italiano: Tex, che riscopre il proprio lato sovrannaturale grazie a Mefisto.
Baraldi si è invece soffermata sul potere curativo ed espressivo della scrittura, profondamente connesso al suo essere e al personaggio di Dylan Dog, che grazie alla sua penna muta, andando ad accogliere nell’oscurità e nella bizzarria del suo universo borderline anche un livello più intimo e oscuro, che si collega alla depressione. E nel parlare di questo Baraldi non può non citare una delle storie che ha scritto per Dylan Dog, Jenny (2021), ispirata all’omonima canzone di Vasco Rossi.
Storie di sigle e di animazioni
Nel Padiglione 8 del Romics 2025 abbiamo invece seguito l’evento dedicato all’uscita della nuova sigla dedicata alla serie animata Skyhawks, cantata da una super band composta da nomi storici del panorama delle sigle italiano: Manuela Cenciarelli, Douglas Meakin, Roberta Petteruti, Patrizia Tapparelli e i Raggi Fotonici. Nomi che, ben prima dell’ascesa dei 2 super cantanti Cristina D’Avena e Giorgio Vanni, hanno dato voce a sigle iconiche, che hanno cantato con il pubblico: Sampei, Arale, Candy Candy, Mazinga Z e Fairy Tail.
Sempre nel Padiglione 8, un altro momento memorabile è stata la premiazione di una leggenda non dei fumetti, ma del cinema: Hal Hickel, animatore e specialista degli effetti speciali, premio Oscar per Pirati dei Caraibi – La maledizione della prima luna, nonché firma storica del franchise di Star Wars. Con il suo intervento ha conquistato il cuore dei fan, raccontando la sua esperienza nella famiglia Lucas, dal lavoro sulla trilogia prequel fino a The Mandalorian.
Nel Padiglione 8 abbiamo cantato le sigle di cartoni storici e ripercorso la storia dell’animazione e della CGI con un artista del campo.
Romics 2025: Star Wars, tra artigianato e CGI
Hal Hickel ha approfondito il suo lavoro a cavallo tra arte e artigianato digitale, ripercorrendo la sua straordinaria carriera nata dall’amore per Star Wars e sbocciata proprio grazie a questo franchise, che lo ha portato, nel corso degli anni, a Baby Yoda, vero e proprio fenomeno mediatico. Il suo racconto semplice ma dettagliato sulle tecniche d’animazione e sul suo contributo sia alla trilogia prequel che a The Mandalorian affermano quanto il cinema, pur digitalizzato, mantenga un’anima artigianale che non può essere sostituita.
Alla fine dell’intervento Hickel è stato insignito del Romics d’Oro, premio meritatissimo per un uomo che è entrato in scena scortato proprio da un gruppo di cosplayer di Star Wars, appartenenti allo Yarvin Group, gruppo polacco che, nel Padiglione 5, ha allestito una mostra, From a Galaxy Far Far Away, interamente dedicata a Star Wars, con modelli in scala di alcune delle scenografie e dei veicoli più iconici della saga, come il Millennium Falcon, la casa di Luke Skywalker e una riproduzione del maestro Yoda.
Romics 2025: un’edizione giocosa e divertente
Possiamo dire con certezza che questa edizione del Romics ci ha entusiasmato. In particolare abbiamo apprezzato l’area dedicata ai bambini: scenografie spettacolari, stand tematici ispirati a saghe come Stranger Things e Harry Potter, ma soprattutto una grande affluenza di piccoli nerd che giravano felici in cosplay. Un’immagine bellissima per chi ha visto crescere una cultura un tempo considerata puramente “da nerd“. Infine, vogliamo sottolineare quanto questa edizione sia stata improntata allo scambio e alla partecipazione, con la presenza di tantissimi stand dedicati non solo alla vendita di fumetti, ma anche allo scambio di carte collezionabili di tutti i tipi.
Ci auguriamo che chi potrà andrà a godersi l’ultimo giorno di Romics d’aprile e che darete un’occhiata alle opere stupende che abbiamo citato in questo articolo. Come sempre, vi invitiamo a lasciare un commento qui su Kaleidoverse o sulla nostra pagina Instagram, che potete seguire per restare sempre aggiornati sulle ultime novità in campo cinematografico, seriale, videoludico e d’animazione. Vi lasciamo, prima di salutarvi, i rimandi ai nostri ultimi articoli: le recensioni di The Bondsman, Blue Box e Un film Minecraft. Alla prossima!